Dokument-Nr. 15811
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 30. September 1920

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Colloquio col Cancelliere del Reich
Iersera ho pranzato in casa del Sig. Conte von Zech, Incaricato d'Affari di Prussia,in Monaco, col Sig. Fehrenbach, Cancelliere del Reich, di passaggio per Monaco.
Dopo il pranzo, mi sono intrattenuto alquanto in colloquio con lui. NellaCirca la situazione generale della Germania il Sig. Fehrenbach vede in essa alcuni sintomi consolanti: l'ordine tornasi viene a poco a poco ristabilendo dopo gli sconvolgimenti, che hanno così profondamente turbato la Nazione; nel popolo torna lentamente, ma progressivamente, l'amore al lavoro. D'altra parte, però, altri elementi rendono assai oscuro l'avvenire: la disastrosa situazione finanziaria; il crescente rincaro dei viveri, della vita;, che mette le classi medie (non gli operai, i quali percepiscono alt alti salari) in una condizione sempre più penosa; la mancanza di carbone; la disoccupazione; la questione gravissima del disarmo, resa tanto più pericolosa dal fattodalla circostanza che, mentre i radicali ed i comunisti la imposta consegna delle armi avviene da parte degli uomsi effettua su larga scala da parte soltanto della borghesia,e degli uomini d'ordine, mentre che i [rossi] radicali ed i comunisti si rifiutano di farlacompierla e conservano o nascondono le loro armi, peronde valersene per i loro piani rivoluzionari, allorché gli uomini d'ordine saranno rimasti disarmati
11v
e senza difesa. – L'attuale Governo, il quale, (come è già noto all'E. V. R. in (cfr. Rapporti NN. 17150 e 17653 rispettivamente in data del 26 Giugno,e del 18 Agosto p. p.), ha attualmente una base assai ristretta, spera che i socialisti maggioritari si risolveranno alla fine ad entrare nuovamente nella coalizione; il che, a parere del Cancelliere, avverrà assai probabilmente, allorchéquando dovrà attuarsi la "socializzazione" delle miniere, che i so essi non possono lasciare compiere se contro o senza di loro. – Il Sig. Fehrenbach mi ha fatto grandi elogi deldell'attuale Ministro del lavoro, il quale è un sacerdote, il Dr. Brauns di München-Gladbach [sic], aggiungendo che frache il lo stesso Sig. Ebert, Presidente del Reich, il socialista Ebert, ad che lo propose a quell'ufficio ed insistette perché pe in tal senso a causa della sua specialissima straordinariaeccezionale competenza nella materia, nonostante in tal sensoinsistendo, a tal fine, nonostante le difficoltà opposte dalle Autoritàdai Superiori ecclesiastichei (1). Il Brauns ha acquistato ora nel Gabinetto tanta autorità, che, qualora coll'event entrata dei socialisti maggioritari nel Governo dovesse cedersi a questi il Ministero del lavoro, lo si pregherebbe di restare come Ministro senza portafoglio.
Il Sig. Cancelliere mi ha chiesto poi con molto interesse informazioni sull e'andamento dellecirca le trattative per il Concordato bavarese, ed io l'ho messo al corrente desull'andamento delle medesime, esponendogli lo stato dell delle varie questioni e le difficoltà, che detto Conesse presentano.presenta la loro soluzione. Avendogli aa tale riguardoproposito espresso altresì il mio rincrescimento che i negoziati non procedano con quella sollec per il lungo tempo notevole, che detti negoziati richiedono[eranno], e l'assicurazione che da parte mia nulla trascuro[erò], perchéaffinché essi procedano[eranno] con sollecitudine, il Sig.
12r
Fehrenbach in termini assai cortesi e lusinghieri mi ha rispostoe che,, per quanto eglimalgrado ciò, in vista dell'a straordinaria grande importanza del Concordato medesimo, egli desiderava vivamente che io lo conducessia sino a termine, aggiunse soltanto che, qualora fosse possibile, sarebbe graditoaggiungendo tuttavia peraltro(senza, però, tuttavia, insistere menomamente sulla cosa) che, gradirebbe, qualora ciò sia possibile, riuscirebbe cosa graditoa, se, ad esempio verso la fine del mese di Ottobre,od in altra epoca, facessi,(come già nello scorsomese di Giugno), una breve visita a Berlino per mantenerepoter prendere di nuovo personale contatto personale col Governo e cogli uomini politici di quella Capitale. Da parte mia, dDal canto mio lol'ho assicurato che,come di dovere, comecome di dovere, non avrei mancato di riferire tali quanto sopra all'E. V.
Dopo di ciò, chinato

[Fol. 11v] (1) Mons. Arcivescovo di Colonia mi diede a suo tempo comunicazione dei telegrammi da lui scambiati al riguardo nello scorso Giugno col Governo di Berlino, e conei quali egli espressemanifestò ripetutamente la sua sua contrarietà alla nomina suddetta, lasciando però infine,infine, in seguito alle rinnovate e pressanti insistenze del Cancelliere, al lo stessoal medesimo sacerdote Brauns di prendere la una la decisione al riguardo.
11r, oberhalb des Textes hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 30. September 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 15811, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/15811. Letzter Zugriff am: 27.12.2024.
Online seit 10.03.2014, letzte Änderung am 29.09.2014.