Dokument-Nr. 16400
Centoz, Luigi an Pizzardo, Giuseppe
Berlin, 04. Januar 1927
Regest
Der Auditor der Berliner Nuntiatur Centoz berichtet auf Pacellis Geheiß, dass der Nuntius seit fünf Tagen an einer Grippe erkrankt ist, sich aber dennoch zum Reichspräsidenten von Hindenburg begab, um dort am Neujahrstag eine Rede zu halten. Ferner lässt Pacelli den Erhalt eines Schreibens des Sekretärs der Kongregation für die Außerordentlichen Kirchlichen Angelegenheiten Borgongini-Duca bestätigen, in dem dieser ihn im Auftrag des Papstes fragte, wie das Deutsche Reich zu den nach dem Ersten Weltkrieg entstandenen Staaten Ostmittel- und Südosteuropas steht. Diesbezüglich wird der Nuntius Informationen einholen und sich beizeiten melden. Centoz übersendet zudem die Protestnote des SPD-Politikers Otto Braun bezüglich einer im Osservatore Romano erschienenen Meldung über die Annahme des Gesetzes zur Bewahrung der Jugend vor Schmutz- und Schundschriften durch den Reichstag sowie einen Bericht, in dem Pacelli vorschlägt, wie damit umgegangen werden kann.[Kein Betreff]
S. E. Rev.ma Mons. Nunzio mi ha oggi affidato l'incarico di partecipare all'Eccellenza Vostra Rev.ma ciò che prima mi aveva detto di tacere, cioè che egli è a letto da cinque giorni, colpito da influenza, fortunatamente benigna.
Tornato a Berlino il 29 mattina, con un forte raffreddore, fu costretto il 31, dalla sopraggiunta bronchite e conseguente febbre, a starsene a letto. Fece uno sforzo l'indomani, dietro permesso però del medico, per recarsi nel palazzo del Presidente del Reich per il discorso di Capodanno.
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Ciò non ostante, mediante
speciali cure alla Kneipp, egli va meglio, grazie a Dio, e da ieri la
febbre è quasi cessata. Non ha mai cessato di dirigere il lavoro della Nunziatura ed oggi
incomincia già a scrivere sul letto.Questa mattina egli ha ricevuto la speciale lettera raccomandata-espresso dell'Eccellentissimo Mons. Segretario degli AA. EE. SS., e mi ha detto di significarLe che già si è interessato della cosa, ma che ciò richiederà naturalmente alcuni giorni.
Oggi viene spedito, insieme ad altri, il Rapporto di accompagno della protesta del Sig. Br., alla quale si riferisce la rispettosa lettera in data del 31 Dic. p. p., che ho creduto di dover inviare a Vostra Eccel-
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lenza per mia tranquillità e per il
vero.Nel trasmettere copia di tale Nota, Mons. Nunzio propone in pari tempo subordinatamente la risposta da darsi. In essa non è fatto alcun accenno a rettifica né nella sostanza né nella forma. Io sarei dell'umile e subordinato parere che si dovrebbe tenere fermo per una semplice risposta nel senso indicato dall'Ecc.mo Mons. Nunzio, e non acconsentire, possibilmente, che si pubblichi un articolo per quanto breve sull'Oss. R.
Mi si dirà che avrei dovuto prevedere ciò. Mi permetto umilmente e rispettosamente di rispondere che se non l'ha intuito il Cancelliere, Sig. Marx, tanto meno il povero scrivente.
Pregherei poi V. E. e Le sarei partico-
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larmente grato ed obbligato di voler
compiacersi di dare comunicazione all'Emo
Superiore del contenuto della suddetta mia lettera del
31 Dicembre, e di unirla poi al suddetto Rapporto di accompagno di Mons. Nunzio, a
giustificazione di quello che, per quanto poveramente ho fatto in esecuzione delle
istruzioni contenute nel ven. telegramma
dell'8 Dicembre p. p.Confesso che di questo ho sofferto e ne soffro ancora.
Con i rispettosi e cordiali saluti di Mons. Nunzio, prego l'E. V. a voler gradire i sensi di profonda venerazione ed i saluti cordialissimi
del suo
umo, devmo ed affmo
sac. Luigi Centoz