Dokument-Nr. 16689
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 14. Februar 1927
Regest
Gasparri teilt Pacelli mit, wie er nach Meinung des Rektors des Päpstlichen Orientalischen Instituts d'Herbigny in den Verhandlungen mit der Sowjetunion zur Besserung der Lage der katholischen Kirche ebendort vorgehen sollte. D'Herbigny geht davon aus, dass eine eher zufällige und improvisierte Unterredung mit dem sowjetischen Volkskommissar für Auswärtige Angelegenheiten Tschitscherin Auskünfte über die aktuelle Haltung der Sowjets zutage bringen könnte. Der Jesuitenpater rechnet damit, dass Tschitscherin sich über die Ernennungen, die ohne die Zustimmung der Sowjetregierung erfolgten, sowie über seine eigenen Aktivitäten beschweren wird. D'Herbigny hält es für ratsam, mit Beschwerden über die schlechte Behandlung der Katholiken im Land sowie der dort inhaftierten Gläubigen zu kontern und dann einen erneuten Austausch von Noten vorzuschlagen, wobei auf die Mängel der Note Bratman-Brodowskis vom 11. September 1926 hinzuweisen ist.[Kein Betreff]
Facendo seguito mio [sic] dispaccio 5 corrente N. 373 mi pregio significare a Vostra Eccellenza Rev.ma che Monsignor d'Herbigny ha dato il seguente parere: "penso che da un colloquio 'fortuito, improvvisato' di S. E. Monsignor Pacelli con il Signor Cicerin potrebbe utilmente dar informazioni sulle disposizioni attuali dei Sovieti [sic].
È da prevedersi che il Commissario russo si lagni molto delle nomine fatte senza avvisare il governo e dell'attività svolta da me. Sarebbe forse occasione di sapere, dopo avere ribattuto i rimproveri con lagnanze sulle condizioni fatte ai cattolici, ai prigionieri, e sull'indifferenza mostrata alle buone disposizioni di Monsignor d'Herbigny, d'interrogare sull'utilità di una ripresa delle note scritte, indicando le deficienze della risposta dell'11 Settembre 1926.
128v
Così si potrebbe giudicare delle opportunità
attuali".Profitto dell'occasione per raffermarmi con sensi di distinta e sincera stima
di Vostra Eccellenza Rev.ma
Servitore
P. Card. Gasparri