Dokument-Nr. 16688
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 05. Februar 1927
Regest
Gasparri teilt mit, dass er unmittelbar nach Erhalt zweier Berichte Pacellis zur Lage der katholischen Kirche in der Sowjetunion sowie zu den diesbezüglichen Verhandlungen zwischen dem Heiligen Stuhl und Moskau beim Vorsitzenden der Päpstlichen Kommission Pro Russia Sincero anfragte, welche Instruktionen er dem Nuntius in der Angelegenheit erteilen sollte. Der Kardinalstaatssekretär legte ihm zudem einige von Pacellis Berichten vor. Sincero erwiderte, dass er schon immer der Meinung gewesen sei, dass man mit einer Antwort auf die vom Geschäftsträger der Sowjetunion in Berlin Bratman-Brodowski vorgelegte Note nicht lange zögern, sondern eine Anerkennung der Rechte der Kirche fordern solle. Da der Rektor des Päpstlichen Orientalischen Instituts d'Herbigny eine Antwort auf die Note jedoch nicht für angebracht hielt, habe Sincero zunächst davon abgesehen zu reagieren. Gasparri übergab deswegen alle das Thema betreffenden Dokumente an d'Herbigny und bat ihm darum, ein Votum zu erstellen.[Kein Betreff]
Appena ricevuti i pregiati Rapporti della Eccellenza Vostra Reverendissima n. 36756 del 15 p. p. gennaio e n. 36837 del 30 dello stesso mese, ho fatto insistenti premure presso l'E.mo Card. Sincero, Ponente della Commissione per gli Affari dei Russi per avere da lui una risposta che mi mettesse i [sic] grado di impartire alla Eccellenza Vostra le istruzioni domandate.
Infatti avevo rimesso il 13 o 14 ottobre 1926 al sullodato Card. Sincero i tre Rapporti di Vostra Eccellenza nn. 35975, 36063 e 36067, come mi diedi premura di far conoscere alla stessa Eccellenza Vostra il giorno medesimo con mio dispaccio n. 2252/26.
Ora S. E. Mgr. Papadopulos [sic], Assessore della S. C. Orientale con ufficio n. 164/27 del 24 u. sc. gennaio restituiva i Rapporti di Vostra Eccellenza n. 35975 e n. 36067 informando che ne era stata presa copia per l'archivio della Commissione per gli affari dei Russi.
Oggi poi ricevo dall'E.mo Card. Sincero un ufficio del 3 corrente n. 267/27 nel quale è detto quanto segue:
127v
"L'E. V. Rev.ma con foglio n. 2252 del
14 ottobre 1926 rimetteva per visione a questa Commissione per gli affari dei Russi
alcuni documenti, fra i quali (sotto il n. 2251/26) un Rapporto di Mgr. Pacelli,
Nunzio di Berlino, (Prot. di quella Nunziatura n. 36063 in
data 11 settembre 1926) relativo alla situazione della Chiesa
Cattolica in Russia.Lo scrivente Card. Ponente fin da principio era d'avviso che non si dovesse indugiare a far seguito alla Nota del Rappresentante dei Soviety, riaffermando i diritti della Chiesa Cattolica e richiedendo che siano conosciuti. Avendo però il Consultore speciale, Mgr. D'Herbigny, espresso il suo parere che non era opportuno rispondere lo scrivente Card. Ponente cedette ad un tale parere, e la risposta non fu mandata."
Stando così le cose mi affretto a inviare i documenti del caso a Mgr. D'Herbigny, domandandogli di formulare un voto in proposito.
E intanto con sensi di ben distinta e sincera stima mi raffermo
Di Vostra Eccellenza Reverendissima
Servitore
P. Card. Gasparri