Dokument-Nr. 17106
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 30. Juni 1928

Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistCentozCentozPacelliPacelli
Betreff
Viaggio a Rottenburg per le feste centenarie della erezione della diocesi - Visita al Convitto teologico di Tübingen - Sulla  [sic] possibilità di future trattative concordatarie col Württemberg
Il 26 Giugno corrente hanno avuto luogo in Rottenburg solenni feste per a commemorazione del 1º Centenario della fondazione di quella diocesi, eretta in virtù delle Bolle "Provida solersque" del 16 Agosto 1821, e "Ad Dominici gregis custodiam" dell'11 Aprile 1827.
Accogliendo il cortese invito ripetutamente rivoltomi da quel Vescovo, Rev.mo Mons. Giovanni B.attista Sproll, sono intervenuto alle suddette feste, insieme a al Consigliere della Nunziatura, Revmo Mons. Centoz, ed al Rev. P. Gehrmann, mio Segretario particolare.
A Stuttgart, ove si giunse alle ore 9 antim. del 25 corrente c. m., erano a ricevermi alla stazione S. E. il Sig. Bolz, distintissimo ed ottimo cattolico, Presidente dello Stato del di Württemberg, ed il Rmo Mons. Kaim, Canonico della Cattedrale di Rottenburg e Deputato al Landtag Würtemberghese [sic].
Il sullodato Sig. Bolz, il quale è anche Deputato al Reichstag, venuto poco tempo prima a trovarmi a Berlino in Nunziatura, mi aveva espresso il desiderio significato che, attesa l'incerta e difficilissima situazione di quel dell'attuale Governo, non avrebbe württemberghese, di cui egli è capo, il tale ricevimento in Stuttgart non avrebbe, per motivi di prudenza, avuto alcun carattere ufficiale, ma solamente privato
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ed intimo.
Dopo aver celebrato la S. Messa nell'Istituto delle Figlie della Carità, si visitòai, sotto la guida del direttore medesimo, il museo recentemente allestito in un'ala dell'antico Palazzo reale di Stuttgart e consistente specialmente in pitture e sculture di arte cristiana regionale dei secoli XV e XVI.
Il Sig. Bolz ci invitò quindi gentilmente a colazione nella sua villa; ad essa partecipò anche il Sig. Beyerle, attuale Ministro della Giustizia nel Württemberg.
Alle ore 17.30 venne pure ad incontrarmi a Stuttgart Mons. Sproll, che mi accompagnò quindi in automobile fino alla sua sede vescovile.
Verso le 19.40 arrivammo a Rottenburg, graziosa cittadina sul Neckar di circa 8.000 abitanti, le cui vie, piazze e case erano riccamente addobbate con archi di verdura, festoni e ghirlande, e pavesate a colori pontifici, regionali e nazionali. Nel portico della Duomo Cattedrale, dedicatao a S. Martino, Vescovo di Tours, eransi radunatio il Capitolo cattedrale. Erano pure presenti il Rmo Mgr. Arcivescovo di Friburgo nel Baden, metropolitano, ed il Rmo Mgr. Vescovo di Magonza. Dopo calde parole di cordiale benvenuto rivoltomi dal Rmo Mgr. Sproll Vescovo, si entrò nel Duomo, stipato di fedeli. Dette le orazioni rituali, impartii la benedizione.
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Erano giunti intanto il Rev.mo Mons. Arcivescovo di Friburgo nel Baden, metropolitano, i Rev.mi Vescovi di Magonza e Mgr. Vescovo di Spira, (quelli di Fulda e di Limburgo, impediti, eransi fatti rappresentare da membri del loro capitolo cattedrale), gli Abati di Beuron, Weingarten, Welttingen-Mehrerau, Weisenhau [sic], Bronnbach, ed il Vicario generale di Würzburg.
Alle ore 21, si svolse attraverso le principali vie una ben riuscita fiaccolata, mentre tutti gli edifici, principalmente la torre e la facciata del Duomo, il palazzo vescovile, il municipio, erano artisticamente illuminati. Una gran folla, giunta dalle varie parti della diocesi, gremiva la piazza prospiciente la Cattedrale. Eseguiti alcuni canti e pezzi di scelta musica, il borgomastro della città, Sig. Schneider, fervente cattolico, pronunziò dal balcone del municipio – ove mi ero recato insieme agli altri Rev.mi Prelati ed al Clero –, un breve discorso, esprimendo la con lla colla viva soddisfazione e gratitudine della cittadinanza di Rottenburg nel ricevere il Nunzio Apostolico, sensi di devoto, filiale attaccamento alla S. Sede ed invitando gli astanti ad un triplice "hoch" all'Augusto ed amato Sommo Pontefice.
Risposi, ringraziando per la festosa
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accoglienza avuta e facendo i migliori voti per il successo delle feste, per la città Rottenburg e l'intera popolazione del Würtemberg [sic]. (Allegato I).
L'indomani, 26, sin dalle prime ore del mattino, i fedeli giunti anche da varie parti della diocesi, riempirono le chiese, accostandosi in gran numero ai SS. Sacramenti.
Verso le ore 9 si andò processionalmente in Cattedrale dove celebrai un solenne Pontificale. Assistevano in posti riservati, oltre i Rev.mi Vescovi ed Abati, tutti i Professori della Facoltà teologica di Tübingen, in uniforme, i prelodati Signori Bolz e Beyerle, il Sig. Bazille, Ministro del Culto nel Württemberg, il Ministro Sig. Dehlinger, il Presidente del Landtag, Sig. Pflüger (social-democratico e protestante),, S. A. R. il Duca Filippo di Württemberg, (il quale in una visita fattami più tardi mi pregò di umiliare all'Augusto Pontefice i sensi di fedeltà e di devozione di tutta la sua Famiglia), il summenzionato borgomastro, Sig. Schneider, nonché molte altre notabilità. Assistevano parimenti in bancate riservate nel non vasto Duomo, ma in verità troppo angusto per la circostanza, numerosi parroci e sacerdoti della diocesi, religiosi e rSuore, gli alunni della suddetta Facoltà teologica, una piccola schiera di studenti universitari cattolici nei [sic] loro smaglianti uniformi e colle loro bandiere, le associazioni cattoliche etc...
Prima del Pontificale Mons.  Vescovo Sproll
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tenne dal pergamo un elevato ed appropriato discorso. Tanto la musica come il canto gregoriano furono perfettamente eseguiti Terminata la S. Messa, durante la quale la musica come le parti in gregoriano furono molto bene eseguiti fu cantato il Te Deum in fervente ringraziamento al Signore per i favori benignamente elargiti alla diocesi durante il primo secolo della sua esistenza. Valendomi poi della facoltà contenuta nel N. 21 dell'"Index facultatum" dei Rappresentanti Pontifici, impartii la Benedizione Papale.
Quindi s Seguendo lo stesso itinerario, si svolse nel ritorno una imponente processione tra due fitte ali di popolo devotamente raccolto.
All'1 pom. Mons. Vescovo offrì nel vasto palazzo vescovile un pranzo, cui parteciparono cento invitati all'incirca.
Affine di dar agio ad un buon numero di intervenuti di ripartire la sera stessa, si tenne alle ore 15 nella "Festhalle" della città una grande assemblea od accademia.
Dopo opportune parole di benvenuto del Rev.mo Mons. Kottmann, Vicario generale, pronunziai un discorso, che mi permetto di qui accludere e nel quale... (Allegato II).
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Parlarono poscia egregiamente il Rev.mo Mons. Arcivescovo di Friburgo, il , il più volte menzionato Sig. Bolz, il borgomastro di Rottenburg, il presidente del Landtag, ed infine Mons. Sproll, ringraziando le Autorità religiose e civili, clero e popolo, per il loro numeroso intervento, alle feste, per il numeroso intervento alle feste giubilari per l'unanime consenso di tutti i cuori, per la cooperazione al buon esito delle feste giubilari medesime, e pregandomi di trasmettere al Santo Padre l'espressione dei sentimenti di profonda devozione, ed di filiale ubbidienza ed indefettibile attaccamento del Pastore e della diocesi alla Sede di Pietro, all'Augusta Persona del Vicario di Gesù Cristo. Negli intermezzi fu eseguita scelta musica.
Il giorno seguente, alle ore 9, Mons. Vescovo Sproll celebrò nella Cattedrale un solenne Pontificale per i Vescovi, sacerdoti e fedeli defunti della diocesi.
Alle ore 11 visitai il cosiddetto "Priesterseminar", [ove] in esso ove i chierici vi trascorrono compiono l'ultimo anno del corso di teologia in p immediata preparazione al presbiterato. Mi recai Ebbe quindi luogo Seguì la visita allo "Knabenkonvikt" diocesano, specie di Seminario minore, [ove] in cui oltre cento ragazzi e giovani della diocesi compiono i primi corsi del
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ginnasio, e dei quali un buon numero suole poi abbracciare lo stato ecclesiastico.
Alle 14.30, accompagnato dal Rev.mo, Mons. Vescovo e dal Vicario generale, mi recai a Tübingen, affine di visitare il Convitto teologico (Wilhelmsstift), destinato per i giovani, i quali frequentano la Facoltà teologica presso quella Università dello Stato. Radunatisi tutti gli alunni in una gran sala dell'Istituto, il Rettore, Rev.mo Mons. Stauber, alla presenza dell'intiero Collegio dei professori e degli altri Superiori, mi rivolse calde parole di benvenuto, cui risposi dicendomi lieto di trovarmi in mezzo ad essi ed esortando vivamente gli alunni medesimi a prepararsi con ogni cura al sublime stato ecclesiastico mediante un profondo studio delle sacre discipline, e l'acquisto di una solida pietà e delle virtù, che devono essere il degno e necessario ornamento del sacerdote. In considerazione poi delle ben note deficienze nella formazione dei giovani chierici presso la detta Facoltà teologica, insistei particolarmente sulla necessità che nel programma degli studi sia dato, conformemente alle istruzioni della S. Sede, il debito posto alla filosofia e teologia scolastica secondo il metodo e la dottrina dell'Angelico Dottore. Seguì la visita ai locali del Convitto e mi intrattenni infine a parlare fami-
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liarmente coi sunnominati professori circa i loro lavori scientifici ed i bisogni dell'insegnamento teologico.
Alle ore 19.30, Mons. Sproll volle gentilmente accompagnarmi di nuovo in automobile sino a Stuttgart; alla stazione venne anche ad ossequiarmi il Presidente dello Stato, Sig. Bolz.
Così ebbe termine il mio breve viaggio nel Württemberg, dal quale ho riportato la migliore impressione, tanto per l'unanime partecipazione di tutte le classi alle feste centenarie come per la fede e pietà del clero e del popolo.
Ho profittato altresì della occasione per discutere confidenzialmente coi due sullodati Ministri cattolici, Bolz, Presidente dello Stato, e Beyerle, circa le eventuali trattative per un Concordato col Württemberg. Da tale colloquio è risultato che la conclusione di una simile Convenzione è bensì sen senza dubbio assai difficile, dato il tradizionale fanatismo anticattolico di una gran parte della popolazione protestante e l'attuale confusa situazione politica e parlamentare, ma non impossibile, massime se si giungerà ad un risultato favorevole nei pendenti negoziati colla Prussia.
Chinato ...
64r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 30. Juni 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17106, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17106. Letzter Zugriff am: 17.05.2024.
Online seit 20.01.2020.