Betreff
Circa residenza in Berlino del Sac. Ivan Tchekiteheff
Mi pervenne regolarmente il venerato Dispaccio dell'E. V. R. N. 16139/25 del 7 corrente circa la residenza
in Berlino del Sac. Ivan Tchekiteheff.
Trovandomi in questo momento lontano da Berlino,
quella Capitale, mi sono rivolto al Rev Rev.
P. Rauterkus S. J., il quale, dopo aver interrogato anche il Revmo
Mons. O'Rourke, Amministratore Apostolico di Danzica, di passaggio
per Berlino, e la Signora von Oettingen, mi ha inviato la risposta, che
l'E. V. troverà qui acclusa. Da essa risulterebbe che un Bulg
S
sacerdote bulgaro riuscirebbe men
grato ai Russi; - che i pochi cattolici russi dimoranti in Berlino si sono abituati al rito
latino,
;
né domandano altro - che non si può contare su conversioni
numerose di adulti russi; - che, essendo egli il Tchekiteheff
straniero, sarebbe ben difficile di oc
cupare un
ecclesiastico
cupare
impiegar<lo>e
in una
scuola406v
od in un'altro Istituto,
, perché straniero,
il detto Sacerdote,
perché straniero, il quale
perché straniero,
e quindi si troverebbe senza sufficiente occupazione; - che i mezzi
finanziari necessari per il di lui sostentamento potrebbero più
utilmente adoperarsi a favore di fanciulli russi, essendosi
avendo l'esperienza dimostrato come
che uno dei migliori modi
metodi di azione per i Russi
in questo campo è il collocamento dei med
fanciulli medesimi in scuole
cattoliche ed istituti cattolici di educazione<;> cattolici;
ecc.; - che colla venuta a Berlino del S
sac. Tchekiteheff si avrebbero in
Berlino due ecclesiastici per l' destinati per
alla cura spirituale dei Russi e, sebbene il campo del loro rispettivo lavoro potrebbe teoricamente assai bene del
delimitarsi, pure in praticamente
potrebbero facilmente aversi sorgerebbero
dif
discordie
difficoltà ed attriti. sembra come se lo
stesso Rev. Prof. Berg abbia cambiato il suo primitivo avviso circa la
opportunità dell'invio a Berlino di un sacerdote di rito orientale.
Per quanto sarebbe
sia vivamente desiderabile che
la
si celebrasse
zione in Berlino la liturgia
delle sacre funzioni in rito slavo, sembrami tuttavia che le
subordinatamente che [ein Wort unlesbar] delle <le>
anzidette considerazioni407r
non manchino di serio fondamento e che mi permetto quindi di sottoporre
al superiore giudizio dell'E. V. se non sarebbe converrebbe forse piuttosto di attendere che cotesta S. Congregazione abbia disponibile
un degno, colto e zelante sacerdote di origine
origine russa, il quale potrebbe, se non erro, con maggior f
speranza di successo s svolgere la sua opera a vantaggio dei propri
connazionali.
Come, poi, mi feci
poi,
già un dovere di riferire
prevenire
all'
l'E. V. co
nel mio rispettoso Rapporto
N. 32935, a partire dall'8 Giugno u. s. ho <dovuto>
cominciato<re> a pagato
re per mezzo del summenzionato
sullodato P. Rauterkus alla Superiora delle
Marienschwester [sic] un Marco marco al giorno per
come <quale prezzo di> affitto della camera riservata
rimasta da quel giorno riservata per il più
volte [ein Wort unlesbar] menzionato sac. Tchekiteheff.
Chinato
406r,
links oberhalb des Briefkopfes hds. in blauer Farbe von unbekannter Hand, vermutlich von
einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Tacci, Giovanni vom 23. Juli 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17702, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17702. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.