Betreff
Sul Concordato della S. Sede colla Baviera
Polonia
È per me u
Un assai penoso dovere obbligo è per me il dover riferire all'E. V. R. circa il la
crescente malcont
agitazione,
, sebbene <per quanto> senza dubbio ingiusta,
eccitazione, che si viene qui manifestando nei riguardi
del nuovo Concordato colla Polonia. Al Ministero degli Esteri, alla cui testa si trova un
protestante framassone [sic], il Sig. Dr
Stresemann, ed ove i
sentimenti predominano disposizioni assai poco favorevoli
benevole verso la Chiesa cattolica, non mi è stato celato
nascosto dai funzionari incaricati degli affari Vaticani il vivo
malcontento, che hanno suscitato specialmente gli articoli relativi:
a Danzica alla libera città di Danzica, alla quale sono stati al cui
territorio il Concordato estende le facoltà
la giurisdizione della Nunziatura Apostolica di Varsavia; – alla
diocesi di Slesia, chiamata
denominata
per nazione, non dal nome della città, in cui risiede il Vescovo, il cui nome
(desunto per eccezione non dalla città, in cui risiede il Vescovo, ma dalla regione)
cost e la cui dipendenza dalla Sede metropolitana di Cracovia sembrano offendere
e ferire6v
la ipersensibilità
il sentimento nazionale germanicoa; – agli ecclesiastici, i quali, se di nazionalità
tedesca, si credono
stimano
minacciati
nei loro diritti
ed esposti alla ostilità
dei polacchi,
dei Polacchi,
senza difesa esposti al
agli arbitri alle ostilità dei Polacchi. Non ho mancato da mia parte di rispondere a
ribattere tali accuse, e di mostrare
dimostrando la loro infondatezza,
giuridica,
al per quanto era possibile di farlo a me,
me, che non conosco né il l'origine, i motivi, anzi nemmeno
il testo autentico del Concordato. Di fronte agli argomenti da me addotti è stato riconosciuto
si è dovuto riconoscere che dal punto di vista
strettamente
giuridico nulla può obbiettarsi, ma si è tanto più
insistito circa ta
l'agitazione l'irritazione, che nella opinione pubblica
in Germania produrranno quelle disposizioni, non appena
la stampa
massime allorché se ne impadronirà la stampa nazionalista.
Deputazioni sono già giunte da Danzica e dalla Slesia; deputati del Centro (l'ex-Cancelliere
Wirth, Schulte, Wechmann [sic], Mons. Schreiber) hanno sc
inviato7r
interrogazioni scritte al Ministero degli Esteri per
chiedere spiegazioni. I suddetti funzionari non mi hanno nemmeno celato che l'atmosfera di
diffidenza, verso la S. Sede, che creerà
che ne deriverà, che verrà a crearsi deriverà da una simile
tale situazione, creerà un ambiente assai sfavorevole per
alle
già così ardue trattative per un Concordato col Reich e colla
Prussia.
Non ho bisogno di assicurare V. E. che continuerò a fare ogni sforzo per
dal canto mio ad adoperarmi con ogni <sforzo> per tentar di
paralizzare la
tale
siffatta
<simile>
agitazione, sebbene non
possa farsi ben poco
abbia ho dovuto convincermi che ben scarso assegnamento può farsi sulla ragionevolezza della pubblica
opinione, massime
del pubblico ed anzi degli stessi uomini del Governo, soprattutto
nel momento attuale in cui è così acuta la questione dei
sono così appassionate le discussioni sui confini orientali della
Germania e,
ed in cui, d'altra parte, si nota qui
dovunque una
notevo preoccupante
riripresa
della lotta
degli attacchi dello spirito aggressivo dei protestanti
contro la Chiesa cattolica.
Chinato
6r, unterhalb der Datumszeile hds. von
unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert:"C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 14. März 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17917, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17917. Letzter Zugriff am: 18.05.2024.