Dokument-Nr. 17918
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 03. April 19251

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Proteste del Governo prussiano contro il Concordato fra la S. Sede e la Polonia
Stamane il Consigliere ministeriale Sig. Denk, Incaricato d'Affari di Prussia in Monaco, mi ha consegnato una Nota (St. M. N  I 4242) in data del 2 corrente, nella quale il Governo prussiano muove rimostranze contro il Concordato recentemente concluso fra la S. Sede e la Polonia.
Confesso all'E. V. R. che sono stato un qualche momento in dubbio, se respingere puramente e semplicemente simile Nota; [siccome] tuttavia un tale atto avrebbe costituito una potuto essere considerato come un affronto verso il Governo e rendere così ancor più difficili le i già tanto delicati rapporti colla Prussia, non ho osato di compierlo senza l'autorizzazione di V. E. Ho nondimeno fatto notare al Sig. Denk che io non sono compe-
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tente in questo argomento e non avrei quindi potuto accettare una discussione al riguardo.
La Nota pretende di affermare che il nuovo Concordato colla Polonia non è d'accordo colla Bolla De salute animarum del 16 Luglio 1821. "Come la S. Sede (ag giunge poi) ripetutamente e propriamente in tempo recentissimo ha solennemente dichiarato, – i Concordati conchiusi fra e ssa ed i Governi costituiscono Convenzioni bilaterali, che obbligano le due Parti per sé e per i successori e non possono in alcun modo essere rotte ad iniziativa di una uno solo dell dei contraenti. In piena conformità con d tale principio il Governo prussiano ha sempre considerato come le disposizioni della Bolla concordata De salute animarum come giuridicam un vincolo giuridico e, anche nelle più difficili circostanze del temp periodo dei tempi dopo la guerra, si è adoperato ha fatto ogni sforzo per adempiere gli obblighi assunti, in particolar modo
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le dotazioni, così come esse erano fissate nella Bolla e venivano richieste dalla S. Sede". Non ho bisogno di mostrare all'E. V., quanto poco fondata esatta sia una tal siffatta af asserzione e quanto numerose siano invece state le inadempienze del Governo prussiano, come è – trattandosi di cosa ben nota a V. – essendo cosa ben risaputa e che trovasi, del resto, anche accennata nella Nota da me diretta al Ministro del Culto in Prussia, Sig. Boelitz in data del 25 Giugno 1924 (cfr. Rapporto N. 30734 del 26 s. m.)., Il Sig. Ministro Presidente continua – di mostrare all'E. V. quanto poco esatta sia una siffatta asserzione e quanto numerose notevoli siano invece state, nel corso di un [sol] nel corso di oltre un secolo, le inadempienze del Governo prussiano, il quale ora invece si atteggia a così scrupoloso esecutore e vindice degli obblighi concordatari.
"Che Il Sig. Ministro Presidente prosegue osservando che, se la S. Sede, per regolare la situazione ecclesiastica nel nuovo Stato polacco, desiderava di dipartirsi dalle anzidette vigenti Convenzioni, il Governo prussiano avrebbe atteso
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che Essa, prima della conclusione delle trattative già da tempo iniziate colla Polonia, avrebbe dato modo al Governo prussiano di pronunziarsi al riguardo. Questa attesa sembra al Governo prussiano tanto più giustificata, in quanto che i confini diocesani stabiliti nella Bolla De salute animarum non coincidono in nessun modo colle frontiere dello Stato prussiano, e, che i mutamenti delle frontiere medesime verificatisi durante un secolo dalla emanazione della Bolla, non avevano dato alla S. Sede motivo ad una modificazione della medesima.
La Nota passa poi a muovere obbiezioni contro la diocesi di "Slesia", e si diffonde più specialmente circa l'articolo 26 del Concordato colla Polonia, in virtù della quale i la questione dei beni ecclesiastici situati in Polonia, e appartenenti a persone giuridiche estere, deve [essere] riservata ad una speciale Convenzione. "La struttura della diocesi di Breslavia [ein Wort unlesbar] è basata, secondo gli accordi
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della Bolla De salute animarum, sulla mutua integrazione, da una parte, di beni ecclesiastici situati della massima parte al di fuori della Prussia e, dall'altro, di dotazioni dello Stato. Qualsiasi turbamento di questa connessione mette necessariamente in pericolo la capacità di esistenza della diocesi e della del suo esteso territorio di Diaspora. Lo Allo Lo Stato prussiano deve quindi dare importanza decisiva a ciò che tali situaz condizioni, come esse [ven] vennero già stipulate, rimangano immutate, e dovrebbe del pari rifiutarsi a supplire agli eventuali deficit finanziari, i quali possono sorgere da un nuovo unilaterale regolamento ordinamento. Di fronte a ciò sembra al Governo prussiano che la riserva prevista nell'articolo 26 non offra sicura garanzia, essendo evidente che lo Stato polacco, una volta in possesso del Concordato, ha un interesse notevolmente minore di prima di togliere il regolamento di
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questo punto dal campo dell'arbitrio. La conclusione del Concordato colla Polonia senza aver reg sistemato i beni ecclesiastici appartenenti a persone estere sorprende tanto più, in quanto che la S. Sede di fronte al Governo cecoslovacco ha respinto in massima l'adattamento delle diocesi ai confini dello Stato fino a che non fossero fosse accuratamente regolata la situazione dei beni ecclesiastici dell'archidiocesi di Strigonia. Dall'attitudine presa ora rispetto alla Polonia il Governo cecoslovacco potrà cercare di valersi, come precedente, a danno della Prussia". – La Nota termina rinnovando l'espressione delle rimostranze del Governo prussiano contro il Concordato in discorso ed esprimendo la fiducia, in vista delle suoi amichevoli rapporti colla S. Sede, che q uesta provvederà a rimediare ai lamentati inconvenienti.
Chinato
52r, links oberhalb der Betreffzeile hds. in roter Farbe von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert:"C".
1Ursprünglich angegebenes Datum "3 Aprile 1925" hds. von Pacelli korrigiert.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 03. April 19251, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17918, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17918. Letzter Zugriff am: 17.06.2024.
Online seit 24.06.2016.