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                            Dokument-Nr. 18025
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Ieri ebbe luogo al Reichstag la discussione della interpellanza del partitosocialista contro il
        Concordato bavarese.Oratoredel partito fu il deputato Sänger, il quale motivò la  interpellanza, sostenendo che il detto Concordato ha violato la
        Costituzione del Reich. Egli affermò che il socialismo combatte il Concordato per
            motivi generali politici e nazionali, e non per ostilità contro il sentimento
        religioso o contro la Chiesa in quanto tale; ed a questo proposito, paragonando la situazione della
        Chiesa cattolica nella
        attuale Repubblica e sotto il regime
                            mona la cessata  Monarchia, ricordò - violentemente interrotto dalla destra - varie manifestazioni  di personaggi dell'antico regime, fra le quali [ein
            Wort unlesbar] la famosa lettera dell'Im-
Il Segretario di Stato Zweigert rispose a nome del Governo, ricordando che il Governo bavarese prima della firma delConcordatolo sottopose al Governo del Reich. "Il Cancelliere d'allora (egli soggiunse), dopo averlo fatto esaminare dai Ministeri dell'Interno e della Giustizia, dichiarò a nome del Governo del Reich che contro il Concordato non vi eranoobb obbiezioni in base alla Costituzione del Reich. La questione, se il
        Concordato bavarese abbisognasse avesse bisogno del consenso del Reich, fu
        risoluta negativamente. È ben vero infatti che secondo l'articolo 78 i trattati dei
            Paesi degli Stati particolari della Germania con Stati esteri
        abbiso-
A favore del Concordato si espresseroglioratori del partito tedesco-nazionale, Sig. Wallraf, il quale anzi [sug] manifestò il voto "che quanto prima si
        inizino trattative per un Concordato delil i deputati Dr Bell del Centro e Dr Pfleger del
        partito popolare bavarese. Contro il Concordato parlarono invece l'oratore comunista, il
        democratico Dr Schücking (pur riconoscendo la grande importanza  nel tempo attuale), ed l'ultr il razzista o
            voelkische Dr Fricke. Il deputato 
        Prof. Kahl a nome della Deutsche Volkspartei dichiarò è be che il Concordato è
        bensì in opposizione colla Costituzione bavarese, giacché esso impone allo Stato una nuova
        prestazione, per la quale sarebbe stata necessaria l'approvazione delma che dal punto di vista del Reich non può contestarsi la
        competenza della Baviera di concludere un Concordato né il testo del medesimo sitrova talmente in opposizione colla Costituzione
            del R germanica, das sarebbe contrario a che il Concordato bavarese fosse preso per modello di un
        Concordato per il Reich. Un tale Concordato  sarebbe ben desiderabile, ma dovrebbe venire effettuato soltanto in questo modo,checioè
                            le i singoli Stati particolari o provincie ecclesiastiche
        concludano i loro Concordati e questi vengano poi inquadrati in una legge  (Mantelgesetz) del Reich.
La discussione, la quale non ha condotto ad alcun risultato pratico ed ha così liquidato la inutile ed inopportuna interpellanza, è tuttavia istruttiva,per ciò che riguarda perché ha dimostrato la orientazione dei vari partiti di fronte alla
        questione di un Concordato col Reich. È rimasto infatti Pur riconoscendo,
        infatti, la collaborazione prestata già dal partito socialista
        nell'Assemblea nazionale di Weimar (1919),provato dimostrato che non può contarsi ora né su di essi né sui democratici per la conclusione di un Concordato
        favorevole alla S. Sede, ma che questo potrà essere possibile soltanto cercando di intendersi coi
        tedesco-nazionali, i quali, - malgrado il furor protestanticus anticattolico ed
        antiromano, da cui molti di loro sono dominati, - sono
                            tunondimeno, più accessibili ad un simile regolamento sulla base della
            parità.
Chinato 
                        781r, unterhalb der Datumszeile hds. von unbekannter Hand,
            vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C". 
                        
                             
                        Online seit 24.06.2016. 
                    
    Dokument-Nr. 18025
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 18. Juni 1925
                        Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Interpellanza dei socialisti al Reichstag contro il Concordato
        bavarese
                        781v
peratore
        Guglielmo alla Principessa Anna di Prussia, Landravia di Essen, la quale, per essersi convertita alla religione cattolica, si
        trovò esposta alla collera di lui.Il Segretario di Stato Zweigert rispose a nome del Governo, ricordando che il Governo bavarese prima della firma delConcordatolo sottopose al Governo del Reich. "Il Cancelliere d'allora (egli soggiunse), dopo averlo fatto esaminare dai Ministeri dell'Interno e della Giustizia, dichiarò a nome del Governo del Reich che contro il Concordato non vi erano
782r
gnano del consenso del Reich, ma il Papa non
        deve essere considerato come uno Stato estero nel senso di questo articolo. Per conseguenza
        la facoltà degli Stati particolari della Germania di concludere trattati con la Curia non è
        limitata dalla Costituzione del Reich. Questo concetto fu affermato già nel 1920
        sotto il Ministero dell'Interno del Reich, Koch. Il Governo del Reich non può
        quindi immischiarsi nella questione della opportunità delle Convenzioni ecclesiastiche; esso
        deve soltanto esaminare se sono in contraddizione colla Costituzione del Reich. Ora,
        dopo accurato esame, non si è riscontrata una tale contraddizione". A favore del Concordato si espresseroglioratori del partito tedesco-nazionale, Sig. Wallraf, il quale anzi [
782v
Reichnello spirito di parità di fronte alle due
        confessioni cristiane per la conservazione ed il rafforzamento della pace confessionale". In
        senso favorevole si pronunziarono pure (com'è naturale), a nome dei rispettivi partiti,
            783r
rendere, almeno per ora,
        necessario un intervento del Reich. Egli, però, per motivi giuridici e politici
            La discussione, la quale non ha condotto ad alcun risultato pratico ed ha così liquidato la inutile ed inopportuna interpellanza, è tuttavia istruttiva,
783v
per rompere delle catene, che vincolavano già così duramente la libertà della Chiesa cattolica, sembra
        tuttavia Chinato
