TEI-P5
Dokument-Nr. 18052
Insieme all'Esposto dell'Emo Sig. Cardinale Vescovo di Breslavia circa
le cosiddette "Bestimmungsmensuren" in uso nelle Università della Germania, mi
pervenne il che qui accluso compio il dovere di
ritornare all'E. V. R.,qui accluso, mi pervenne il venerato Dispaccio N. 2341/22 del
19 Dicembre s. a., col quale l'l'E. V.R. mi ordinava di riferire su
tale argomentomateria a cotesta S. Congregazione, esprimendo in pari tempo il
mio umile avviso al riguardo.
Prima di entrare nell'argomento, sarà forse conveniente di far precedere qualche notizia sullacaratterenatura ed i caratteri della "Bestimmungsmensur".
1º) Quanto al nome si dice "Bestimmungsmensur" ossia duello obbligatorio, perché in Germania tutti i membri delle corporazioni
2º) L'arma, che si adopera comunemente nella "Bestimmungsmensur" chiamasi "Schläger" o "Haurapier" (secondo la terminologia dei moralisti "parvus quidam culter") ed ha la forma di una spada diritta e sottile colla impugnatura circondata da un guardamano. La lama, il cui peso è molto minore di quello di una spada comune, è lunga 80-90 cm., larga 1 cm., - presenta nella sezione trasversale la forma di un cuneo, con superficie supe-
In questi combattimenti per lo più non vi è pericolo di ferite gravi, essendo la parte inferiore del corpo, le braccia, le ascelle, il collo, spesso anche gli occhi, gli orecchi, il naso, il mento, la gola ben protetti per mezzo del cosiddetto "Pauckwichs" [sic]. Così l'arma, sebbene per sé atta a ferire gravemente, tuttavia di fatto nelle circostanze concrete è inabile a produrre tale effetto. D'altra parte, manca anche l'intenzione di uccidere o di ferire gravemente. Ciò a cui si mira è di sfregiare eo di essere sfregiato e di educare i giovani al coraggio ed al sangue freddo. Se
Nel duello di "contrahage" invece il corpo rimane senza il "Pauckwichs", indifeso o in tutto o in parte, e quindi naturalmente la medesima arma può allora causare gravi ferite. Alcune volte poi si adoperano anche armi per sé stesse più pericolose.
3º) Quanto al numero degli studenti delle Università (e delle rimanenti alte scuole), che esercitano la "mMensur", può notarsi:quanto
Le corporazioni degli studenti universi-
Associazioni cattoliche: contrarie ad ogni genere di duello (esse contano attualmente 15.000 studenti e 30.000 antichi universitari),.
Associazioni cristiane: in teoria interconfessionali; praticamente ne fanno parte quasi soltanto protestanti. Anch'esse respingono ogni duello.
Associazioni dette "Satisfaktionsverbindungen": non esercitano la "Bestimmungsmensur", ma esigono il vero e proprio duello di "contrahage", qualora se ne presenti il caso (vale a dire se lo studente sia offeso egli stesso eo venga sfidato).
Associazioni duellanti ("Schlagende Verbindungen") nel senso stretto: esse impongono un obbligo assoluto riguardo alla "Bestimmungsmensur", condizionato (come sopra)riguardo rispetto al duello di
"contrahage".benché sebbene in realtà più numerosi di quel che comunemente si creda,
ed entrandovio a farne parte sia per antica tradizione di
alcune famiglie, sia anche perché lo ritengono necessario od utile per farela loro carriera.
Ciò premesso, tutti i cattolici sono d'accordo sui tre seguenti punti:
1º) Tutti indistintamente i duelli, i quali importano pericolo di morte, di
2º) Anche il duello, il quale importa per sé soltanto il pericolo di ferita leggiera, - quale è per lo più la "Bestimmungsmensur" - non è illecito.lecito. Ciò deriva a) dalla natura stessa di tale azione, la quale violaè contro il quinto comandamento, e b) principalmente dalla relazione della "Bestimmungsmensur" col duello grave. Lo studente, infatti, come si è già sopra accennato, entrando in un'associazione duellante, si obbliga alla "Bestimmungsmensur" assolutamente, al duello grave condizionatamente, di guisa che la prima è quasi una preparazione al secondo, comeebbefuvenne
già sapientemente a
rileva
re
to
cotesta S. Congregazione nella "Disceptatio Synoptica" premessa alla
risoluzione di cotesta S. Congregazione del 9 Agosto 1890:
3º) L'ingresso di studenti cattolici nelle associazioni duellanti è non solo illecito,non è lecito, come apparisce dalle suesposte considerazioni, ma è anche gravemente nocivo, in quanto che, dominando in esse l'indifferentismo religioso ed il libertinaggio,iquelli, icoloro, i quali entrano a farne parte, secondo che prova la universale esperienza, perdono quasi sempre la fede ed i buoni
costumi.
Ma qui sorge il quesito proposto dall'Emo Sig. Cardinale Bertram a nome dei Vescovi della Germania, se cioè anche la "Bestimmungsmensur", che si fa con pericolo soltanto di ferita leggiera, sia, in quanto tale, un vero duello nel senso del can. 2351 e per conseguenza cada sotto laecensura.pene ivi comminate. A questa domanda rispondono diversamente due opposte sentenze.
La prima sentenza risponde affermativamente in base al seguente argomento:
Contro tale ragionamento così invece argomenta la seconda ed opposta sequenza:
1º) Secondo la risoluzione della S. Con-
Ora la maggior parte dei più rinorinomati Canonisti e Moralisti,l anche dopo la più volte
citata risoluzione del 1890, richiedono per il vero duello che nel caso
concreto vi sia pericolo di ferita grave (cfr., fra gli altri,Ballerini-Palmieri, Opus theologicum morale, II pag. 688
n. 927 (1); Wernz, Ius
decretalium (1913), VI pag. 376 nn.n. 377 e e [sic] pag. 379 n. 379;
Bucceroni, Institutiones,Theol. Mor., I n. 746; Génicot-Salsmans, Theol. Mor., I,
nn. 379 e 381; Vermeersch, Theol. Mor., II n. 610; Billuart, Summa S. Thomae, III pag. 681;Prümmer, Manuale, II pag. 113 n. 124; Lehmkuhl,
ArreggArregui, Summarium, n. 244; Laurentius, Institutiones iuris ecclesiast.,
n. 554, ecc. ecc.). Se invece vi è pericolo soltanto di ferita
leggiera, i succitati Autori affermano che, sotto questo punto di vista, il duello è
soltanto peccato veniale e non cade sotto la censura.
D'altra parte, - proseguono i sostenitori di questa seconda sentenza, - non si può supporre che la S. Congregazione del Concilio abbia voluto riprovare la dottrina comune di tutti questi Autori. Si deve dunque ammettere che la medesima S. Congregazione sia partita dal presupposto trattarsi di duelli con pericolo di ferita grave. -2º)CiòTale supposizione sembra,anzi potersi dedurredel resto, [apertamente] dedurreconfermata dalle parole stesse della "Disceptatio Synoptica"
(l. c. pag. 238). In essa infatti si adotta espressamente
la definizione del duello data dal P. Lehmkuhl: "Duellum
come presupposto il pericolo di ferita grave e che, essendo
questa
consideruna
ladottrinaincontestata,
comune
quindi non abbia quindi neppur toccato la questione della ferita
leggiera.
D'altra parte, la risoluzione della S. Congregazione del Concilio del 10 Febbraio 1923 afferma soltanto "nihil per Codicem iuris canonici esse de valore resolutionis Sacrae Congregationis Consilii 9 augusti 1890 detractum". Il problema quindi rimane immutato.non si possano con
pericolo di ferita soltanto leggiera non potrebberopossono, in quanto tali, dirsi sottoposte allaecensurapene del can. 2351 senza una interpretazione estensiva della
legge penale, contrariamentela qualeil che tuttaviaperò contraddicerebbe alla disposizione del canone 2219 §§ 1 e 3. LaEssi ammettono tuttavia che la Chiesa potrebbe ben
tuttaviabendecretaredecretare tale estensione, sia perché le "Bestimmungsmensuren", come
si è veduto, viam ad graviora duella sternunt, sia per ragione dello
scandalo e per tener lontani i giovani cattolici dalle Associazioni duellanti.
Non sarà infine inutile di qui citare qualcuno dei degli Autori, i quali,
anche dopo la risoluzione del 9 Agosto 1890, tengono questa seconda
sentenza
Da quanto si èciò, che si è sopra riferito, sembra,parmipota mio subordinatoamenteparere, potersi concludere quanto appresso:
1º) Circa la questione, se anche le quelle "Bestimmungsmensuren",conchele quali escludono per sé ogni pericolo di grave ferita, siano veri
duelli, disputano i Dottori, gli argomenti peri Cattolici in Germania e la
, sia per
la fraz
il valore intrinseco
de
gli argomenti,
che vengono per essa adotti [sic],
adotti in suo favore sia per l'autorità degli Autori, che la sostengono, non sembrano privea di ogni probabilità.
2º) StanteAmmesso questo dubium iuris, sembra dubbia,e quindi praticamente nullasarebbero dubbie, e quindi praticamente nulle, anche laecensurapene sancitae nei canoni 2351, 984 n.
5,e 1240-1241., nonché la irregolarità proveniente dall'infamia iuris a norma del can. 984 n. 5.
3º) Ciò però non esclude, anzi parrebbe, a mio modesto avviso, opportuno che la S. Sede, almeno per i gravi motivi estrinseci suaccennati, proibisca positivamente ed esplicitamentee chiaramente anche le anzidette "Bestimmungsmensuren" con pericolo di ferita soltanto leggiera, decretando che cadono anche esse pure sotto le pene suindicate.
Chinato
61r, oben links hds. in blauer Farbe von unbekannter
Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Online seit 24.06.2016.
Dokument-Nr. 18052
Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele
[Berlin], 15. Februar 1925
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Sulle "Bestimmungsmensuren" in uso nelle Università della Germania
Prima di entrare nell'argomento, sarà forse conveniente di far precedere qualche notizia sullacaratterenatura ed i caratteri della "Bestimmungsmensur".
1º) Quanto al nome si dice "Bestimmungsmensur" ossia duello obbligatorio, perché in Germania tutti i membri delle corporazioni
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di studenti, ove essa è in
uso, debbono compierne un certo numero. Si battono in duello nella "Bestimmungsmensur" per
lo più amici con amici. Sotto questo rispetto la "Bestimmungsmensur" trovasi in opposizione
al cosiddetto duello di "contrahage" ("Kontrahagemensur" o "Schwere Mensur"), in cui
l'offeso sfida l'offensore per ottenere soddisfazione.2º) L'arma, che si adopera comunemente nella "Bestimmungsmensur" chiamasi "Schläger" o "Haurapier" (secondo la terminologia dei moralisti "parvus quidam culter") ed ha la forma di una spada diritta e sottile colla impugnatura circondata da un guardamano. La lama, il cui peso è molto minore di quello di una spada comune, è lunga 80-90 cm., larga 1 cm., - presenta nella sezione trasversale la forma di un cuneo, con superficie supe-
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riore larga 3 mm., - è quasi per tutta la
lunghezza ottusa ed ha soltanto verso la punta un corto taglio vivo. Gli accademici
impiegano quest'arma, secondo determinate regole, per dare colpi non di punta, ma di
taglio.In questi combattimenti per lo più non vi è pericolo di ferite gravi, essendo la parte inferiore del corpo, le braccia, le ascelle, il collo, spesso anche gli occhi, gli orecchi, il naso, il mento, la gola ben protetti per mezzo del cosiddetto "Pauckwichs" [sic]. Così l'arma, sebbene per sé atta a ferire gravemente, tuttavia di fatto nelle circostanze concrete è inabile a produrre tale effetto. D'altra parte, manca anche l'intenzione di uccidere o di ferire gravemente. Ciò a cui si mira è di sfregiare eo di essere sfregiato e di educare i giovani al coraggio ed al sangue freddo. Se
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Se quindi in qualche caso isolato (come di fatto è talvolta
avvenuto) si hanno a deplorare gravi ferite od anche la morte, ciò è per accidens. Con
questo nondimeno non si vuole affermare che tutte assolutamente le "Bestimmungsmensuren"
siano senza pericolo di grave ferita. Così, per esempio, a quanto mi è stato riferito da
alcuni, in talune corporazioni di studenti le tempie non sarebbero protette se non dopo che
sono state ferite una volta.Nel duello di "contrahage" invece il corpo rimane senza il "Pauckwichs", indifeso o in tutto o in parte, e quindi naturalmente la medesima arma può allora causare gravi ferite. Alcune volte poi si adoperano anche armi per sé stesse più pericolose.
3º) Quanto al numero degli studenti delle Università (e delle rimanenti alte scuole), che esercitano la "mMensur", può notarsi:
Le corporazioni degli studenti universi-
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tari in
Germania comprendono complessivamente forse un quinto di tutti coloro, che frequentano le
alte scuole, e si dividono inAssociazioni cattoliche: contrarie ad ogni genere di duello (esse contano attualmente 15.000 studenti e 30.000 antichi universitari)
Associazioni cristiane: in teoria interconfessionali; praticamente ne fanno parte quasi soltanto protestanti. Anch'esse respingono ogni duello.
Associazioni dette "Satisfaktionsverbindungen": non esercitano la "Bestimmungsmensur", ma esigono il vero e proprio duello di "contrahage", qualora se ne presenti il caso (vale a dire se lo studente sia offeso egli stesso eo venga sfidato).
Associazioni duellanti ("Schlagende Verbindungen") nel senso stretto: esse impongono un obbligo assoluto riguardo alla "Bestimmungsmensur", condizionato (come sopra)
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Queste associazioni duellanti formano i due
terzi di tutte le corporazioni universitarie e quindi comprendono circa un settimo di tutti
gli studenti. - Gli studenti cattolici o non appartengono a nessuna simile corporazione
("Freie Studentenschaft") o sono iscritti alle associazioni cattoliche o alle associazioni
duellanti. In queste ultime essi sono bensì relativamente pochi,
tuttavia
Ciò premesso, tutti i cattolici sono d'accordo sui tre seguenti punti:
1º) Tutti indistintamente i duelli, i quali importano pericolo di morte, di
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mutilazione o di grave ferita, - siano essi
"Bestimmungsmensuren" o duelli di "contrahage" - cadono sotto laecensurapene del can. 2351.2º) Anche il duello, il quale importa per sé soltanto il pericolo di ferita leggiera, - quale è per lo più la "Bestimmungsmensur" - non è illecito.lecito. Ciò deriva a) dalla natura stessa di tale azione, la quale violaè contro il quinto comandamento, e b) principalmente dalla relazione della "Bestimmungsmensur" col duello grave. Lo studente, infatti, come si è già sopra accennato, entrando in un'associazione duellante, si obbliga alla "Bestimmungsmensur" assolutamente, al duello grave condizionatamente, di guisa che la prima è quasi una preparazione al secondo, come
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"Haec effera certamina...viam ad gravira duella cum periculo
occisionis et mutilationis sternunt" (Acta S. Sedis, vol. 23
pag. 238). 3º) L'ingresso di studenti cattolici nelle associazioni duellanti è non solo illecito,non è lecito, come apparisce dalle suesposte considerazioni, ma è anche gravemente nocivo, in quanto che, dominando in esse l'indifferentismo religioso ed il libertinaggio,
Ma qui sorge il quesito proposto dall'Emo Sig. Cardinale Bertram a nome dei Vescovi della Germania, se cioè anche la "Bestimmungsmensur", che si fa con pericolo soltanto di ferita leggiera, sia, in quanto tale, un vero duello nel senso del can. 2351 e per conseguenza cada sotto laecensura.pene ivi comminate. A questa domanda rispondono diversamente due opposte sentenze.
La prima sentenza risponde affermativamente in base al seguente argomento:
65r
La S. Congregazione del Concilio nelle
risoluzioni del 9 Agosto 1890, (Acta S. Sedis, vol. 23
pagg. 234-243) e del 10 Febbraio 1923 (Acta Apostolicae Sedis vol. 15
pagg. 154-156) ha dato una decisione per tutte le "Bestimmungsmensuren", quindi anche
per quelle, - e tali, del resto, esse sono di fatto nella massima parte dei casi, - che
importano soltanto un pericolo di lesioneferita leggiera (cfr. la citata Disceptatio Synoptica,
l. c. pag. 235). Ora la prelodata S. Congregazione ha equiparato dette
"Bestimmungsmensuren" ai veri duelli nel senso canonico (Acta S. Sedis,
l. c. pag. 242). Dunque tutte le "Bestimmungsmensuren", e per conseguenza anche
quelle con pericolo soltanto di ferita leggiera, sono veri duelli nel senso canonico e
cadono perciò sotto laecensura.relative pene.Contro tale ragionamento così invece argomenta la seconda ed opposta sequenza:
1º) Secondo la risoluzione della S. Con-
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gregazione del Concilio del 9 Agosto 1890,
perché si abbia un vero duello non è necessario che esso sia fatto per ira o vendetta, né
che importi pericolo di morte o di mutilazione, ma, qualunque possa essere la intenzione dei
duellanti, basta che vi sia pericolo di ferita. Tutto dunque dipende dalla questione se al
concetto di vero duello sia essenziale il pericolo di ferita grave o se invece sia
sufficiente soltanto quello di ferita leggiera.Ora la maggior parte dei più rinorinomati Canonisti e Moralisti,
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Theol. Mor., I (12 ed.),
I, nn. 1014 e 1017; Noldin, De praeceptis, II n. 347; D'altra parte, - proseguono i sostenitori di questa seconda sentenza, - non si può supporre che la S. Congregazione del Concilio abbia voluto riprovare la dottrina comune di tutti questi Autori. Si deve dunque ammettere che la medesima S. Congregazione sia partita dal presupposto trattarsi di duelli con pericolo di ferita grave. -
66v
dicitur pugna singularis, ex condicto, armis ad occidendum
sive graviter vulnerandum aptis", e si aggiunge: "Ceterum haec definitio in re est
communis inter auctores...iamvero cuncta huius definitionis elementa in casu, de quo agimus,
verificantur. Licet enim non adsit periculum occisionis nec proprie dictae mutilationis,
adest tamen certum vulneris periculum: quod sufficere videtur ut duellum proprie dictum haec
scholariorum pugna censeatur". Queste parole, - sempre a giudizio dei difensori della
seconda sentenza, - non sembranomesse in rapporto colla surriferita definizione del duello, non
sembrano lasciare alcun dubbio che la S. Congregazione del Concilio abbia
D'altra parte, la risoluzione della S. Congregazione del Concilio del 10 Febbraio 1923 afferma soltanto "nihil per Codicem iuris canonici esse de valore resolutionis Sacrae Congregationis Consilii 9 augusti 1890 detractum". Il problema quindi rimane immutato.
67r
Per questi motivi i fautori
della seconda sentenza ritengono che le "Bestimmungsmensuren" Da quanto si èciò, che si è sopra riferito, sembra,parmi
1º) Circa la questione, se anche le quelle "Bestimmungsmensuren",
67v
sentenza negativa,
2º) StanteAmmesso questo dubium iuris, sembra dubbia,
5,e 1240-1241., nonché la irregolarità proveniente dall'infamia iuris a norma del can. 984 n. 5.
3º) Ciò però non esclude, anzi parrebbe, a mio modesto avviso, opportuno che la S. Sede, almeno per i gravi motivi estrinseci suaccennati, proibisca positivamente ed esplicitamentee chiaramente anche le anzidette "Bestimmungsmensuren" con pericolo di ferita soltanto leggiera, decretando che cadono anche esse pure sotto le pene suindicate.
Chinato
(1)↑"...Si non sit periculum nisi levis vulneris, non
erit censendum huius modi duellum (veniale, quatenus duellum) prohibitum sub
excommunicatione, quae requirit culpam gravem."