Betreff
Provvedimenti per la diocesi di Ratisbona
Insieme alla lettera
all'Esposto dell'Emo Sig. Cardinale Frühwirth, che qui torno
compio il dovere di ritornare qui accluso, mi è regolarmente pervenuto il venerato Dispaccio
dell'E. V. R. N. 40974 del 14 Aprile u. s.
Mi sia permesso di
ricordare che intorno ai contrasti esistenti nella diocesi di Ratisbona ho
ebbi già avuto occasione di riferire
all'E. V. nel mio rispettoso Rapporto N. 28005 del 14 Luglio 1923
(riscontrato coll'ossequiato Dispaccio N. 20366 del 28 s. m.). Mi asterrò
quindi
per conseguenza dal ripetere qui [ora]
quanto già allora esposi, valendomi
altresì dei documenti concernenti
della Nunziatura del sullodato Eminentissimo. - È indubitato che in
quella diocesi esiste una grave e dannosa scissione, trovandosi da un lato il Vescovo Mons.
de Henle,51v
il Vicario
generale, Mons. Schegelmann, ed il Decano del Capitolo
cattedrale Dr Kiefl, nominato dalla
S. Sede
nel
il 1º Febbraio dello scorso anno Prelato Domestico,
ed
ed il Canonico
Rev. Gschwendtner, nominato Canonico della
Catt
or sono due anni, e dall'altro il Vescovo Ausiliare Mons. Hierl, il resto
del Capitolo ed una grande parte del Clero.
L'Emo Frühwirth propone nel prelodato
menzionato
succitato
Esposto tre provvedimenti:
52r
Mons. Henle, già Vescovo di Passavia (1901-1906), e da
quella Sede trasferito poi a Ratisbona, è, malgrado i suoi 74 anni di età,
ancora in forze e buon lavoratore. È
m
Molto geloso della sua dignità<,> e
si mostra sensibile alle adulazioni ed
alle lusinghe. In ciò egli ha trovato una persona
un soggetto di sua
sua piena soddisfazione nel suo Vicario generale,
ecclesiastico senza dubbio dotto e meritevole, sommamente amabile verso Mons.
Vescovo e le persone a lui grate, ma duro verso coloro che non gli vanno a garbo, di
indole alquanto eccentrica, temuto piuttosto che amato dal
Clero, contrario, per ciò che riguarda le cose politiche, al partito popolare
bavarese. Ad essi è strettamente legato il sunnominato
suddetto Decano Mons. Kiefl, nominato dalla S. Sede il
1º Febbraio dello scorso anno Prelato Domestico, già Professore di dommatica nella
Universi Università di Würzburg,<,> collega
ove fu collega ed amico del<lo>
famoso
del famoso
Dr
Schell, meno colto (il che gli procurò grandi lodi da parte
52v
dei protestanti - cfr. Handbuch d. Kirchengesch.
herausgegeben von Gustav Krüger 4, 1909, 204); è ancora, sebbene
ora
abbia quasi perduto la vista, a causa di una [einWort unlesbar]
dei reni, attivo - per quanto io sappia, attualmente in modo incensurabile
dal punto di vista teologico - come scrittore, massime nel campo politico e
ed in senso monarchico; uomo, come a quel che si dice,
animato dal desiderio di dominare, di fare opposizione e di turbare la pace.
Per rinforzare
nel Capitolo cattedrale la posizione di questo suo partito, Mons. Vescovo
ottenne dal Governo la nomina a Canonico del menzionato sacerdote Gschwendtner,
sebbene il Governo fosse sul principio ad essa sfavorevole e la
maggior parte del Capitolo (secondo che mi è stato riferito)
avesse fatto osservare che essere qu egli candidato non
del
idoneo, debole di forze e
, almeno
a quanto,
sembra,
alcuni dicono,
non senza macchie per il passato. Per l'istesso motivo Mons. Henle ha
nominato nominò Rettore del Seminario maggiore un
il Rev. Massimiliano
53r
Reger,
intimo amico del Vicario generale, il Rev. Massimiliano Reger, meno
ecclasiastico, a quanto mi è stato riferito,
sec si afferma, meno adatto a tale ufficio e mancante di lealtà e di
carattere.
Ciò premesso, vengo ai tre provvedimenti proposti dal menzionato Esposto
dell'Eminentissimo Frühwirth:
1º) trasferire
"promuovere Mons. Hierl ad una Sede
Sede residenziale". - Il Governo bavarese e
lo stesso Sig. Held, allora Capo della frazione del partito popolare bavarese al
Landtag ed intimo amico del suddetto Prelato, chiesero insistentemente nel 1923
che egli venisse proposto alla diocesi
eletto Coadiutore cum iure successionis del Vescovo di Würzburg
(cfr. citato Rapporto N. 28005); ma il S. Padre non giudicò opportuna tale nomina
(cfr. citato Dispaccio N. 20366), giacché e fu decisione sapientissima, giacché
ora a quella importante e vasta Diocesi, in cui ha la sua sede
trovasi altresì una Università 54r
dello
Stato con facoltà teologica, è preposto,
, - invece di Mons. Hierl, settuagenario e non particolarmente
versato nelle scienze teologiche, - un valido, dotto ed attivo Pastore. D'altra parte,
nessuna altra Sede vescovile della Baviera è attualmente
vacante, di guisa che attualmente al presente questo primo provvedimento non può essere
è effettuato
bile e resterà anzi pur sempre, discutibile, a mio
subordinato avviso,
ben dubbio se convenga, in occasione di una futura vacanza, scegliere per
Vescovo un soggetto di età già così avanzata.
2º) "obbligare il Vescovo, affinché...sia
dato al Vescovo ausiliare l'esercizio della potestà vescovile per le funzioni pontificali,
come l'ebbero già altri Vescovi ausiliari in Baviera". - È un fatto innegabile che Mons.
Henle fin dal 1912 ha messo man mano il suo Ausiliare
Mons. Hierl in disparte, non affidando a lui se non assai poche
funzioni, anche per ciò che riguarda la Cresima.54v
Qualora la
S. Sede giudicasse di poter suggerire al menzionato
Vescovo di volere volersi valere maggiormente dell'opera del suo Ausiliare, ciò, a mio umile parere, non togliereb
toglierebbe,
basterebbe a togliere
a mio umile parere, il penoso e profondo dissidio, ma potrebbe
varrebbe almeno a diminuirlo, eliminando una delle principali
lagnanze contro Mons. Henle.
3º) "obbligare il Vescovo, affinché la diocesi abbia un
altro Vicario generale". - Tale provvedimento, sotto forma di
Una simile imposizione da parte della
S. Sede
sembrami, se non m'inganno, alquanto duro e
sembra
forse potrebbe sembrare un provvedimento forte e straordinario, tanto più
che Mons. Henle è
è, come si è accennato, di natura assai
piuttosto
piuttosto
singolare <difficile> e suscettibile; di guisa che parrebbe
forse più opportuno
di proporre a lui la cosa per via tuttavia, in considerazione della penosa situazione
della diocesi, la cosa potrebbe essere a lui proposta dalla S. Sede per
a modo di benevolo consiglio alla no per il bene della pace e
della concordia,
ed è e è da sperare che egli si piegherebbe dinanzi ad un desiderio espresso
dal San nel Nome augusto del S. Padre.
nella diocesi.
Di Mons. Scheglmann
si dice
viene accusato di
in generale
essere
egli
un
uomo di carattere duro ed eccentrico; ignoro tuttavia se vi siano
contro di lui addebiti speciali e concreti nell'amministrazione diocesana.
Il fatto, del resto, che egli sia ritenuto, almeno dai suoi avversari, come di
idee
strane,
singolari,
non prova
per sé
che queste siano sempre false, giacché, ad esempio, allorché
durante le trattative concordatarie
i Capitoli cattedrali della Baviera inviarono suppliche alla Nunziatura affinché
fosse loro concesso il diritto di elezione dei Vescovi, egli ed il Kiefl scrissero
invece manifestando il parere che la nomina dei Vescovi fosse
riservata alla S. Sede.
Sembrami nondimeno incerto
55r
Non so, del resto, se il suo eventuale
allontanamento produrrà
durrà tutte
i
quelle conseguenze
quei vantaggi, che se ne s attendono, giacché il Vescovo probabilmente eleggerà un
molto dipenderà dal soggetto che il Vescovo sceglierà per suo nuovo
Vicario generale,
dello stesso partito e le cose rimarrebbero allora più o meno allo
status quo ante.
a meno che la S. Sede non giudicasse di
non stimasse di dover giungere sino ad inculcare al
Vescovo alla designazione del medesimo. Un vero
e pieno riordinamento della diocesi non potrà,
si avrà, se non m'inganno, aversi che
allorquando a Mons. Henle (il quale conta ora 74 anni)
potrà succedere un nuovo Pastore, scelto al
eletto preferibilmente al di fuori della diocesi stessa, alieno alle fazioni
estraneo ai partiti che ora la turbano, atto a ricondurre la concordia
unione e la fiducia nel Clero e nei fel fedeli.
Nel più
volte citato Esposto dell'Emo Frühwirth si parla "degli ultimi deplorevoli eventi, che fanno
temere pubblicità e scandalo". Suppongo che si voglia alludere al recente conflitto fra il
Vicario generale ed il Dr
Heim. È da premettere che questo ben noto uomo
politico,55v
appartenente al partito popolare bavarese ed amico
dell'Held, è,
uomo malgrado le i suoi meriti e la sua passata
attività, assai
(attualmente egli versa in cattive condizioni di salute), uomo anch'egli non poco
originale ed impulsivo;
,
basta a provarlo, ad esempio,
il recente
come sembra provare<,> anche, ad esempio, il qui accluso
unito manifesto per la elezione del Presidente del Reich, nel
quale egli attacca vivamente il
Marx
Marx, concludendo:
giunge sino ad esclamare: <(a mio umile avviso, con evidente esagerazione)
conclude:> "Uomini e donne, se non volete distruggere la cultura cristiana, se
non volete dare la scuola cristiana in mano ai nuovi
neo-pagani, non votate per Marx".
Checché sia di ciò, circa
verso lo scorso mese di Dicembre, il Vicario generale, parlando
nella sua camera stanza di ufficio con un giovane sacerdote della diocesi, eletto
recentemente Consigliere comunale di Ratisbona, mosse critiche contro il partito popolare
bavarese. Il menzionato sacerdote affermò poi - (ciò che sembra invece negare
ciò che invece nega lo Scheglmann in una lettere a me diretta
l'8 Gennaio scorso) - che questi usò a riguardo
del56r
partito medesimo parole assai offensive, come "Saubande",
"Verräter an der kath. Kirche", "Gesindel von Lumpen". La notizia si diff venne a
diffondere ed l'H il Dr
Heim minacciò di sporgere querela contro il Vicario generale dinanzi
al tribunale civile, per il che ott chiese ed ottenne anche il permesso
la licenza del Vescovo. Al tempo stesso si rivolse con ripetute e vivaci lettere anche a me, insistendo perché io intervenissi onde rimuovere lo scandalo ed indurre lo
Scheglmann a ritirare le espressioni ingiuriose. Sebbene fosse per me cosa ben delicata di
entrare in simili contese di partiti politici, pure, pregato
interessato vivamente anche dal Presidente del Consiglio dei
Ministri Dr Held, scrissi due volte, in termini tuttavia circospetti,
e delicati, al Revmo Vescovo, pregandolo nell'interesse della causa cattolica, di adoperarsi, nell'interesse della causa cattolica, affinché il penoso incidente venisse
risolto pacificamente. D'altra parte, avendo incontrato il Vescovo Ausiliare,
Mons.56v
Hierl
, amico del Dr
Heim,
presso il Dr Held in occasione del pranzo da lui offerto per la
conclusione del Concordato bavarese il 19 Gennaio c. a., lo interessai
sollecitai caldamente a
di persuadere il Dr Heim, suo amico, a rinunziare al
processo. Non si comprende del resto bene come
Il Vicario generale afferma, del resto, nella succitata lettera che
una tale querela non avrebbe potuto fondarsi,
muoversi giudizialmente, trattandosi di parole che
pronunziate a quattr'occhi senza altri testimoni dirette
n
e dirette non contro la persona del querelante, ma contro un partito
politico, che non ha personalità giuridica. Ad ogni modo l'Heim
non ha eseguito la sua minaccia ed il processo non ha avuto più
luogo.
Chinato
51r, links oberhalb des Empfängers hds. von unbekannter Hand,
vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 08. Mai 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18226, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18226. Letzter Zugriff am: 27.07.2024.