Dokument-Nr. 18762
Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele
[Berlin], 19. Juli 1926

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sulla sepoltura dei fedeli in Germania
Mi è regol pervenuta [sic] il venerato Dispaccio N. 2991/26 in data del 21 Maggio c. a., col quale l'E. V. R. mi ordinava di riferire u e di esporre il mio umile parere relativamente all'istanza del Revmo Mons. Schreiber, Vescovo di Misnia, che qui accl compio il dovere di ritornare qui acclusa.
Mi sia in primo luogo permesso di rilevare che, secondo le informazioni da me assunte, riservatamente, la consuetudine di trasportare i cadaveri direttamente al cimitero, senza condurli prima in chiesa a norma del can. 1215, non è ristretta in Germania alla sola diocesi di Misnia, ma vige in molte altre regioni, non soltanto sia della cosiddetta Diaspora (vale a dire ove i cattolici sono in piccola minoranza) minoranza)), sia anche prevalentemente cattoliche. Così, ad esempio,
13v
nella stessa Baviera, sarebbe, a quanto dicesi, affermasi, in in forza di prescrizioni vietato dalla prescrizion per decreto dell'Autorità civile di trasportare portare i cadaveri [(] in chiesa; essi vengono quindi ad ad eccezione di quello del Vescovo; essi vengono, dalla sono massime nelle città, dalla casa condotti alla stanza mortuaria (Leichenhaus), ove [van] vengono benedetti e poi sepolti secondo il rito ecclesiastico, generalmente nel pomeriggio; la Messa funebre di Requiem viene celebrata il più spesso nei o nello stesso giorno o nei giorni seguenti.
Lo stesso si dice deve dirsi pure delle diocesi di Breslavia, di Colonia, di Friburgo nel Baden (ove sarebbe vigerebbe pure una simile proibizione da parte dello Stato), di Fulda, di Hildesheim, di Limburgo, di Colonia, di Magonza, di Münster, di Osnabrück, di Paderborn, di Rottenburg, , di Paderborn. , <e> della parte prussiana dell'Archidiocesi di Praga (Glatz). Anche in esse i cadaveri, - ad eccezione, nella maggior parte dei casi, degli ecclesiastici -, vengono trasportati dalla casa al cimitero, ove ha luogo la d'ordinario nel pomeriggio. ; la Messa di Requiem è celebrata nei <ha luogo generalmente <comunemente> il> giorno seguente. Non di rado, tuttavia, anche in alcune delle summenzionate diocesi, vige nelle piccole città, nei villaggi e nelle campagne l'uso di condurre
14r
prima la salma in chiesa, ove hanno luogo le esequie, e poi al cimitero; così, ad esempio, nella Slesia (diocesi di Breslavia), e nella parte prussiana dell'Archidiocesi di Praga (Glatz). La prescrizione del can. 1215 viene invece, almeno più o meno generalmente, osservata, nella diocesi di Ermland, nell'Amministrazione Apostolica di Tütz, nella parte prussiana della Archidiocesi di Olmütz (Brunitz) [sic] e nella città di Treviri. Può dunque affermarsi che nella massima parte dei luoghi vige in questa Nazione una consuetudine contraria al canone succitato.
Tale consuetudine trovasi anche consacrata in vari Rituali diocesani, ad es. in quelli della e diocesi di Breslavia, di Colonia (approvato dalla S. C. dei Riti con decreto del 30 Aprile 1900), di Friburgo (approvato con decreto della medesima S. Congregazione del 14 Dicembre 1888), di Limburgo (parimenti approvato con decreto del 26 Luglio 1916), di Münster (approvato con decreto del 2 Luglio 1893), di Osnabrück (approvato con decreto del 24 Gennaio 1906). Or Mi sia permesso lecito di aggiungere che quasi tutte le persone
14v
da me interrogate in proposito, fra le quali anche alcuni Revmi Vescovi, afferm hanno affermato essere un mutamento di tale costume in Germania, massime <specialmente> nella Diaspora e nelle grandi città, assai difficile, per non dire ed anzi quasi per non dire impossibile, per i motivi esposti simili a quelli esposti nella istanza di Mons. Schreiber.
Qualora quindi cotesta S. Congregazione giudicasse che il suddetto uso non possa tollerarsi perm ulteriormente approvarsi, Essa potrebbe forse, a mio modesto e subordinato avviso, raccomandare ai Revmi Vescovi della Germania di adoperarsi, per affinché , in quanto non ostino troppo gravi difficoltà, l'osservanza del succitato canone sia cominci ad essere prudentemente introdotta anzitutto nelle regioni cattoliche, <cattoliche,> ove non si oppongano difficoltà, <incontrino troppo gravi difficoltà, colla speranza che essa venga quindi estesa, nei limiti del possibile, ne ai territori della Diaspora.
Nel sottoporre quanto sopra all'alto senno dell'E. V., m'inchino
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele vom 19. Juli 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18762, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18762. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 10.09.2018.