Betreff
Sul Sac. Dr Paolo Schwamborn, Vicario Generale del
Vicariato castrense
Coi miei rispettosi Rapporti N. 31652 del 26 Novembre 1924
(riscontrato coll'ossequiato Dispaccio dell'E. V. R. N. 417/19 del
30 Dicembre s. a.), N. 32334 del 12 Marzo 1925 e N. 37213 del
4 Aprile scorso1927 ho avuto l'onore di riferire intorno alla giurisdizione ed alle
facoltà del Rev. Dr Paolo Schwamborn,.Vicario generale del Vicariato Castrense. La questione
generale dell'assistenza generale
special religiosa dei militari in Germania non ha potuto,esserecome è senza dubbio noto a V. E., essere anancora risolta, essendorientrando essa compresa nelle materie
da trattarsi in un eventuale Concordato col Reich.
Intanto però
sono giunti recentemente a questa Nunziatura alcunivari
reclami ricorsi contro il sunnominato Sacerdote Schwamborn. EssiI lamenti ivi espressi si possono ridurre ai seguenti:
1º) La sua eccessiva severità riguardo
all'abito
deEgli si mostrerebbe eccessivamente severo riguardo al vestire delle
donne, che egli, a quantoalle quali,
301v
si afferma, spesso negherebbe di
somministrarepubblicamente la S. Comunione, pretermettendole
che pretermettendole anche allorché il loro vestitoabito nulla presenterebbepresenterebbe di meno decente. Ciò provocherebbe vivoamalcontentoeccitazione fra i fedeli.
2º) Il Sac. Schwamborn avrebbe fattofarebbe chiudere laeportae della chiesa, mentre egli celebra la S. Messa, impedendo così l'ingresso ai
fedeli che giungono più tardi.
3º) Avrebbe proibitoProibirebbe che si ascoltino le confessioni durante la celebrazione
della Messa.del S. Sacrificio.
4º)Egli vVisiterebbe spesso una donna separata dal marito, dando
così occasione a dicerie e commenti.
Ho quindi inviato i
suddettidetti ricorsi alla Delegazioneal Revmo Delegato vescovile di Berlino, Mons.
Deitmer, con preghiera di prendereassumere e comunicarmi poi sicure informazioni intorno alle
surriferite accuse. La risposta della summenzionata
Delegazionedel prelodato Monsignore è stata in
sostanza la seguente:
Ad 1um - Secondo l'opinione dei fedeli,
il modo di procedere del Sac. Schwamborn nell'applicazione della ordinanza vescovile
relativamente al302r
vestire delle donne
è esageratamente rigoroso.
Ad 2um) La questione della chiusura delle
porte della chiesa durante la celebrazione della S. Messa è cessata in seguito ad
intervento dell' della polizia.
Ad 3um) È
vero che iIl Sac. Schwamborn proibisce che si ascoltino le
confessioni, mentre egli celebra il S. Sacrificio.
Ad 4um) È
vero che egli il più volte nominato Sacerdote visita ordinariamente una volta la
settimana, fra le due allee le sei pom. all'incirca, una certa Signora Götte, nata Dora
Stoiber, la quale vive, [sola] separata dal marito, ad
eccezione del sabato e della domenica., separata dal marito. Essa afferma di avere a ciò diritto, avendo il maritoperché questo ha violato la fedeltà
conjugale
conjugale.
Primamatrimoniale.conjugale. Prima chedel dissidio conjugaleche scoppiasse tale dissidio, vari altri ecclesiastici solevano
frequentare la casa Götte; lo Schwamborn ha continuato a farlo anche dopo, per aiutare e
consigliare la donna ed i figli. Una persona, che già da lungo tempo conosce la Signora
Götte ed il Sac. Schwamborn ha dichiarato di ri-302v
tenere come
assolutamente escluso che vi siano fra i due rapportirelazioni sconvenienti. E parimenti un ecclesiastico, il quale
conosce esattamente la situazione, ha detto: "La gente parla [senza
veli] didi quelle frequenti visite, ma non sembra che siano mai accadute
od accadano cose sconvenientiillecite fra la Signora Götte ed il Sac. Schwamborn". Se,Per decidere, così conclude Mons. Deitmeer,
se <se,> malgrado l'età e la poca vistosità o piuttosto bruttezza della donna, sia il caso di
opportuna <espediente> una proibizione a norma del
can. 133 § 3, dipende daoccorrerebbe appurare, <prima accertare,> mediante una
più accurata inchiesta, sela quale dovrebbeverificare
appurarese vi sia nel caso vi siauno scandalo.
D'altra parte, come secondo che mimi ha comunicatosignificato l'Emo Sig. Cardinale Bertram, da me
pure interpellato, non è possibile (rimanendo tuttora pendente
la suaccennata questione generale) né a lui stesso né alla Delegazionetion vescovile di Berlino d'intervenire nella cosa o pre di rimediareriparare ai lamentati inconvenienti, a causa della esenzione gelosamente reclamata dal Vicariato castrense. Qualora quindi
l'E. V. nel suo superiore giudizio stimasse una
ammonizionealDrSac.Schwamborn, necessaria od opportunautileuna ammonizione al Sac. Schwamborn od altro simile rimedio, massime per
ciò che riguarda il quarto punto,
occomisembrerebbe subordinatamente che
sembra checiò dovrebbe aversembrerebbemi subordinatamente opportuno che ciò abbia luogo a nome
e per incaricospeciale mandato della S. Sede.
Chinato
301r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem
Nuntiaturangestellten, in blauer Farbe notiert: "C"
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an De Lai, Gaetano vom 26. Oktober 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19172, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19172. Letzter Zugriff am: 01.04.2025.