Dokument-Nr. 19373
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 15. Juni 1929

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Firma del Concordato colla Prussia
Come compii già il dovere di comunicare telegraficamente all'E. V. R., ebbe ieri luogo la firma della solenne Convenzione fra la Santa Sede e la Prussia.
Alle ore 11 mi recai, accompagnato dal Consigliere di questa Nunziatura, Revmo Mons. Centoz, e dal mio Segretario particolare, Rev. P. Gehrmann S. V. D., nel Ministero di Stato prussiano, ove erano convenuti, oltre il Ministro Presidente Dr Braun, il Ministro del Culto Prof. Dr Becker, il Ministro delle Finat Finanze Dr Höpker Aschoff, i Segretari di Stato Dr Weismann e Dr Lammers, il Direttore ministeriale Trendeled Trendelenburg ed il Prof. Heyer. Dopo lo scambio dei pieni poteri, si procedette alla firma del Concordato in doppio originale. L'E. V. troverà qui unito quello destinato alla S. Sede. Quindi il Ministro Presidente pronunziò un breve discorso di circostanza, al quale risposi colle
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parole, che l'E. V. parimenti mi permetto di inviare parimenti qui accluse.
Nel mio [rispettoso] ossequioso Rapporto N. 41603 del 29 Maggio scorso richiamai rispettosamente l'attenzione dell'E. V. sulla [nota] interpretazione delle pa della frase "Unter Würdigung dieser Listen" dell'articolo 6 relativo alla elezione dei Vescovi, e mi permisi di rilevare come essa, ed ancor più l'espressione del testo italiano "Tenendo presenti queste liste", escludevanoa già per sé stesse  [sic] chiaramente che la S. Sede sia sia vincolata alle medesime,. ciò che risulta inoltre indubbia Aggiungevo che il Governo preferiva che si facesse a meno di una Nota formale [nel senso] nei termini già conosciutio dall'E. V. ("Coll'espressione 'Tenendo presenti queste liste' s'intende che la S. Sede sceglierà il più possibile dalle liste le persone da designarsi al Capitolo, senza però essere vincolata alle medesime"), per poter [dire] affermare dinanzi al Parlamento [che] che non vi è alcun atto segreto. – Malgrado ciò, il Ministro del Culto Dr Becker mi comunicò in seguito che il Governo Ministero prussiano accettava di
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procedere ad una dichiarazione formale su tale anche su tal punto; infatti, se la S. Sede teneva alla clausola "senza essere vincolata alle medesime", il Governo aveva da parte sua interesse a stabilire che la S. Sede avrebbe scelto il più possibile (möglichst) dalle liste le persone da designarsi al Capitolo. Si convenne così che sarebbe stato firmato il relativo testo insieme documento, egualmente in doppio originale, nel testo italiano e tedesco, insieme al Concordato ed al Protocollo finale. Ma all'ultimo momento, vale a dire immediatamente prima della firma, allorché già mi trovavo nel Ministero di Stato prussiano, il Dr Becker, abbastanza agitato, mi chiamò a parte abbastanza agitato e mi disse che ora resta una il Ministro Presidente aveva difficoltà di firmare quell'atto, perché temeva di essere accusato di fare della "diplomazia segreta". Mi pregò quindi di rinunziare al medesimo, ripetendomi assicurandomi che rimaneva inteso che la S. Sede non era legata alle liste, ma avrebbe scelto soltanto soltanto nach Möglichkeit ([ein Wort unlesbar] (frase alquanto più debole del möglichst) da esse i tre fra i nomi in esse contenuti i tre
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candidati da designarsi al Capitolo: aggiunse mi assicurò anzi che avrebbe spiegato dichiarato ciò apertamente anche in pubblico. innanzi al la pubblica opinione. Parlamento. Poiché nelle istruzioni impartitemi col venerato Dispaccio telegramma cifrato N. 92 non si esigeva la Nota in questione, considerai che, qualora questa venisse a cadere ad omettersi, sarebbe stato piuttosto <a vantaggio della S.<anta> Sede; infatti> a danno dello Stato; infatti, rimaneva sempre il indubitato ao il lato la disposizione vantaggios ao <il principio> la massima vale a dire non essere Essa Questa vinconon essere Essa vincolata alle liste, mentre che, d'altra parte, la Santa Sede Essa non assumeva più alcun l' alcun altro impegno di fronte al Governo, all'infuori di salvo quello generalissimo ed assai vago di "tener presenti" le liste stesse. stesse. Il Governo, invero, il quale infatti, che aveva [chiesto] pubblicamente della ora chiesto [ch] che si tralasciasse la Nota an anzidetta, non poteva più esigere che la Santa Sede scegliesse "il il più il più possibile (" möglichst) dalle liste medesime la terna da rimettersi designarsi al Capitolo. Ma, nell'acconsentire alla domanda del Dr Becker, dichiarai al medesimo che riservavo esplicitamente alla S. Sede il diritto di esprimere, il – ad
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esempio, mediante una annotazione al detto articolo, allorché il Concordato sarà pubblicato ufficialmente negli Acta Apostolicae Sedis, il – il più volte menzionato concetto, principio; ed a dirsi non essere Essa legata alla lista; diritto che il Signor Ministro riconobbe pienamente. Debbo aggiungere che – come rilevo dal numero di oggi del dal Reichsbote, giornale protestante di Berlino, N. 143 di oggi – il Ministro Dr Becker avrebbe già mantenuto la sua promessa nelle dichiarazioni fatte alla stampa; ivi infatti si legge: "Del tutto pericoloso è il modo dellae nominae dei Vescovi, che sono messe completamente nelle mani della Curia romana. Il Ministro del Culto Dr Becker ha dichiarato espressamente che Roma nella formazione delle sue liste non è legata alle proposte del Capitolo o dei Vescovi tedeschi, ma si atterrà al ad esse soltanto in quanto sia possibile (nach Möglichkeit)".
Chinato
330r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 15. Juni 1929, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19373, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19373. Letzter Zugriff am: 17.05.2024.
Online seit 20.01.2020.