Dokument-Nr. 19440
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
Berlin, 12. Februar 1928
Regest
Pacelli teilt dem Sekretär des Heiligen Offiziums Merry del Val mit, dass er den Kölner Erzbischof Kardinal Schulte umgehend vertraulich darüber informierte, dass sein Ordinariat die Schriften des Kölner Religionsphilosophen Hessen verurteilen soll. Aufgrund seiner langen Krankheit konnte Schulte diese Weisung nicht ausführen und Pacelli konnte ihn deshalb auch nicht dazu drängen. Im Dezember teilte der Münsteraner Bischof Poggenburg dem Nuntius mit, dass sich Hessen, der aus seiner Diözese stammt und dort inkardiniert ist, an ihn wandte. Poggenburg führte an, dass Hessen 18 Schriften veröffentlichte, von denen manche seiner Meinung zu beanstanden sind, andere wiederum nicht. Deshalb setzte der Bischof eine Expertenkommission ein, die sich mit den fraglichen Schriften auseinandersetzen soll. Pacelli nahm die Weisung Merry del Vals vom Januar zum Anlass, um Schulte und Poggenburg erneut auf eine rasche Behandlung der Angelegenheit zu drängen und auch mögliche neue Veröffentlichungen Hessens zu beachten. Der Kölner Generalvikar Vogt versicherte anstelle des erneut erkrankten Schultes, dass er dieser Aufforderung nachkommen werde. Er wies allerdings darauf hin, dass Hessen seine Werke außerhalb der Erzdiözese drucken ließ, weshalb es unmöglich ist, seine neuen Schriften zu begutachten, wohingegen Poggenburg dies als Ortsordinarius gemäß Kanon 1386 CIC/1917 zusteht. Pacelli zitiert aus einem Schreiben des Münsteraner Bischofs, der Hessen eindringlich dazu aufforderte, die genannten kirchenrechtlichen Bestimmungen einzuhalten und sich vor der Publikation jeglicher Schriften im Voraus zu vergewissern, dass der Bischof keine Einwände hat. Hessen reagierte auf diese Aufforderung nicht, weshalb Poggenburg davon ausgeht, dass er keine neuen Veröffentlichungen plant. Der Münsteraner Bischof kündigte darüber hinaus an, Pacelli die Ergebnisse der oben genannten Expertenkommission mitzuteilen, sobald die vorliegen. Des Weiteren informierte er darüber, dass das Buch Hessens "Die Absolutheit des Christentum" im Jahr 1917 aus Nachlässigkeit des Zensors die Imprimatur des Kölner Oridnariats erhielt, dass der damalige Erzbischof Kardinal Hartmann das Buch aber umgehend aus dem Verkehr ziehen ließ. 1926 sandte Poggenburg das Buch zusammen mit einer strengen Kritik des Bonner Dogmatikers Esser an den Heiligen Stuhl.Betreff
Sugli scritti del Sac. Dr. Giovanni Hessen, libero docente nella Facoltà
filosofica della Università di Colonia
Non appena mi pervenne il venerato Dispaccio N. 944,26 del 28 Luglio s. a., mi diedi premura di indirizzarmi in via riservata all'eminentissimo Sig. Cardinale Schulte, Arcivescovo di Colonia, nel senso ordinatomi dall'Eminenza Vostra Reverendissima. Pur troppo la grave e lunga malattia, da cui in quell'epoca il sullodato Signor Cardinale era afflitto, impedì la pronta evasione dell'incarico affidatogli e rese anche a me difficile di tornare ad insistere presso di lui a tale scopo.
In seguito, con Foglio in data del 20 Dicembre p. p. il Revmo Mons. Poggenburg, Vescovo di Münster, mi comunicò che, essendo il Sac. Dr. Giovanni Hessen, originario della sua diocesi ed incardinato alla medesima, l'Eminentissimo si era a lui rivolto al riguardo. Aggiungeva che, avendo il sunnominato Sacerdote pubblicato dal 1916 non
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meno di
18 scritti e recentemente un libro di preghiere, e poiché, a suo
parere, alcune di dette opere sostenevano opinioni difficilmente conciliabili colla dottrina
cattolica, mentre altre non erano censurabili, egli aveva ritenuto necessario, prima di
procedere contro di esse, un accurato esame degli scritti in discorso, al quale scopo si
proponeva di nominare una Commissione di periti1.L'ossequiato Dispaccio dell'Eminenza Vostra del 29 Gennaio u. s. mi ha fornito l'occasione di richiamare ancora una volta sull'argomento l'attenzione sia dell'Eminentissimo Arcivescovo di Colonia, come del Vescovo di Münster, insistendo per un sollecito disbrigo dell'affare e pregandoli altresì di vigilare sulle altre pubblicazioni, che il Sac. Hessen si dice abbia intenzione di dare alla luce.
In luogo del Sig. Cardinale Schulte, di nuovo infermo, mi ha risposto in data dell'8 corrente il Vicario generale, Mons. Vogt, assicurandomi che farà tutto il possibile, finché l'Eminentissimo non sarà in grado di occuparsi personalmente della cosa, per soddisfare a quei desideri; ha soggiunto tuttavia che il menzionato Sacerdote ha fatto
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sinora stampare le sue opere fuori di
Colonia2, di guisa che sarà impossibile alla
Curia3 arcivescovile di esaminare previamente i relativi
manoscritti, mentre che il Revmo Vescovo di Münster, alla cui diocesi l'Hessen
appartiene, ha diritto a norma del Can. 1386 § 1 di
esigere che gli vengano anticipatamente presentati i libri, che egli intendesse
pubblicare.4Il Revmo Mons. Poggenburg, alla sua volta, mi ha significato in data di ieri l'altro, 10 corrente, questo [sic] segue:
"1.) Con lettera del 19 Luglio 1926, la Curia vescovile ha richiamato l'attenzione del Rev. Dr. Hessen sulla prescrizione del canone 1386 § 15 del Codice di Diritto Canonico, secondo la quale i sacerdoti secolari anche per la pubblicazione di scritti profani, come eziandio per la collaborazione a giornali o periodici o per la direzione dei medesimi, abbisognano del permesso del loro Ordinario.
'Noi abbiamo speciali motivi - così dicesi inoltre nell'anzidetta lettera - di esigere dalla S. V. R. la rigorosa osservanza di questa norma, ed aspettiamo che in avvenire, prima
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dell'edizione anche di quegli scritti,
i quali per sé non sono sottoposti alla censura, Ella si assicuri che da parte del Suo
Ordinario non vi siano obiezioni'.Non avendo finora il Dr. Hessen fatto qui pervenire alcuna comunicazione in proposito, credo di poter supporre che non siano da attendersi da lui in un prossimo tempo nuove pubblicazioni.
2.) - Subito dopo di aver inviato a Vostra Eccellenza la mia ultima lettera del 20 Dicembre 1927 relativamente a questo affare, ho pregato alcuni ecclesiastici di compiere un serio esame degli scritti del Dr. Hessen, che mi sembrano pericolosi. Tale esame richiede naturalmente un certo tempo. Appena sarà terminato, la Commissione, di cui è parola nella citata lettera del 20 Dicembre, discuterà i detti pareri e comunicherà il risultato.
3.) - Mi permetto inoltre di osservare che il libro del Dr. Hessen "Die Absolutheit des Christentums", uscito nell'anno 1917, per disattenzione del censore ottenne l'Imprimatur della Curia arcivescovile di Colonia, ma subito dopo in seguito all'intervento del Cardinale Arci-
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vescovo von Hartmann fu ritirato
dal commercio. Nel 1926 ho trasmesso a Roma insieme alle opere del Dr. Hessen copia
della severa critica pronunziata allora su quel libro dal Prof. Dr. Esser."Riservandomi di riferire all'Eminenza Vostra sull'ulteriore svolgimento della questione, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora, e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"necessario [...] Commissione di
periti" am linken Rand des Textes hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger,
durch eine senkrechte Linie hervorgehoben; "nominare una Commissione di periti" hds. von
unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, unterstrichen.
2↑"fuori di Colonia" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger,
unterstrichen.
3↑"impossibile alla Curia" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom
Empfänger, unterstrichen.
4↑"sarà impossibile [...] intendesse di pubblicare" am linken Rand
des Textes hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, durch eine senkrechte
Linie hervorgehoben.
5↑"canone 1386 § 1"
hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, unterstrichen.