TEI-P5
Dokument-Nr. 20026
Strettamente riservato
Il Signor Conte von Zech-Burkersroda, di questo Ministero degli Esteri,
venuto a visitarmi, mi ha dato confidenzialmenteconfidenzialmentein modo strettamente riservato lettura (non copia) di un telegramma testé diretto al Ministero stesso dal
Sig. Conte Brockdorff-Rantzau, Ambasciatore di Germania in Mosca, circa i rapporti tra la
S. Sede e la Repubblica dei Sovieti, e la situazione della Chiesa Cattolica in
Russia.
Compio pertanto il dovere di riprodurre qui appresso, il più fedelmente possibile, il senso del telegramma medesimo.:
Il Sig. Conte Brockdorff-Rantzau ha comunicato che"ilIl P. d'Herbigny, gesuita, comunica il Signor Conte Brockdorff-Rantzau, trovavasi a Mosca durante i giorni di Pasqua per predicare ai fedeli e dar loro l'assoluzione, confessarli. Lo stessoIl menzionato Signor Conte ebbe con lui un lungo colloquio, nel quale l'Ambasciatore gli dichiarò che, fin dove,in quantofino a quando gli interessi Ttedeschi venissero in questione, egli era sempre disposto a difendere gli interessi,la causaquelli della Chiesa Cattolica. Il P. d'Herbigny disse all'Ambasciatore che egli non era in Mosca in missione ufficiale,; cheil lo stesso Padre supponeva tuttavia che Cicerin dovesse essere
consapevole dell'importanza internazionale di tale questione, il che l'Ambasciatore poté
anche confermare,gli.del che l'Ambasciatore pure convenne.
Frattantol' il Sig. Conte Brockdorff-Rantzau parlò dettagliatamente di tutto questosull'argomento
col con Litwinow e con Cicerin. Quest'ultimoidichiarò di poterapprezzare,misurarepienamenteche egli si rendeva pienamente conto dell'l'importanza,la portata internazionale di una intesa col Vaticano; nell'ultima
particolareggiata conversazione che ebbeavutacon lui, coll'Ambasciatore, il Commissario del popolo gli manifestò
Ppopolopartecipòdisseconfidenzialmenteall'Ambasciatore che,l'autunno scorso, in occasione di un pranzo dpresso suo
fratello nell'autunno scorso in Berlino, si era intrattenuto
diffusamente di [sic] tale questione col Nunzio Mons. Pacelli.
Di un accordo col Vaticano,scrivecomunicail sullodato Conte Brockdorff-Rantzau, e di
Il Governo dei Sovieti desidera tuttavia un' intesa col Vaticano, e spera nel consenso della Curia RomanaS. Sede per ciò che riguarda la "Circolare" in vista.in discorso. L'Ambasciatore ha consigliato istantemente Cicerin,(che egli crede avere maggiore interessepropensione che non Litwinow a stringere rapporti col Vaticano), di fare qualche passo in proposito.mostrarsi conciliante.
Se ho capito bene, prosegueiva il menzionato Sig. Conte Brockdorff-Rantzau,nel suo telegramma, l'Ambasciatore Krestinskyi sarà incaricato prossimamente di fare al Nunzio Mons. Pacelli le comunicazioni riguardanti la suddetta Circolare.
Mi sono sforzato, aggiunge concludeva l'Ambasciatore,di Germaniatedescoa Mosca,per quantoal
M a Cicerin gli interessi della Curia Romana, per quanto
si collegano, sono compatibili con gli interessi della Germania
all'estero."
Chinato...
37r, links neben dem
Adressaten hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
notiert: "C".
Online seit 29.01.2018.
Dokument-Nr. 20026
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 15. Juni 1926
Schreiber (Textgenese)
StenotypistCentozPacelliBetreff
Circa i rapporti fra la Santa Sede e la Repubblica dei Sovieti
Compio pertanto il dovere di riprodurre qui appresso, il più fedelmente possibile, il senso del telegramma medesimo.:
Il Sig. Conte Brockdorff-Rantzau ha comunicato che"ilIl P. d'Herbigny, gesuita, comunica il Signor Conte Brockdorff-Rantzau, trovavasi a Mosca durante i giorni di Pasqua per predicare ai fedeli e dar loro l'assoluzione, confessarli. Lo stessoIl menzionato Signor Conte ebbe con lui un lungo colloquio, nel quale l'Ambasciatore gli dichiarò che, fin dove,in quantofino a quando gli interessi Ttedeschi venissero in questione, egli era sempre disposto a difendere gli interessi,la causaquelli della Chiesa Cattolica. Il P. d'Herbigny disse all'Ambasciatore che egli non era in Mosca in missione ufficiale,; che
37v
anzi,
quando egli cercò in via privata di prendere contatto col
Commissariato degli Esteri, gli fu significato esserechecome i rapporti tra i Sovieti della
Russia col Vaticano erano un affare esclusivamente di
politica interna; Frattanto
Di un accordo col Vaticano,scrivecomunicail sullodato Conte Brockdorff-Rantzau, e di
38r
relazioni dirette col medesimo il Governo di GovernoMosca non vuol saperenenulla; il Commissario del popolo sta però preparando una Nota oCircolareCircolare, che sarà prossimamente inviata a Mons. Pacelli.
Il Governo dei Sovieti non ha in mentepensal'intenzione di nominare un rappresentante russo presso il
Vaticano, e tanto meno ha l'intenzione di ammettere un Delegato
Apostolico in Russia.Il Governo dei Sovieti desidera tuttavia un' intesa col Vaticano, e spera nel consenso della Curia RomanaS. Sede per ciò che riguarda la "Circolare" in vista.in discorso. L'Ambasciatore ha consigliato istantemente Cicerin,(che egli crede avere maggiore interessepropensione che non Litwinow a stringere rapporti col Vaticano), di fare qualche passo in proposito.mostrarsi conciliante.
Se ho capito bene, prosegueiva il menzionato Sig. Conte Brockdorff-Rantzau,nel suo telegramma, l'Ambasciatore Krestinskyi sarà incaricato prossimamente di fare al Nunzio Mons. Pacelli le comunicazioni riguardanti la suddetta Circolare.
Mi sono sforzato, aggiunge concludeva l'Ambasciatore,di Germaniatedescoa Mosca,per quanto
38v
mi fu
possibile di difendere nelilimitei del
possibile di fronte Chinato...