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                            Dokument-Nr. 20106
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        La condanna di varie opere dei Sacerdoti Professori Hehn e Wittig,
        pronunciata nel Luglio dello scorso anno da cotesta Suprema S. Congregazione, ha
        suscitato in Germania un timore, del resto ben salutare, di nuove proscrizioni.
Una delle opere, per le quali ciò maggiormente sit paventa, è il libro del Sac.
            Dr Carlo Adam, Professore di teologia dommatica nella Facoltà teologica
        della Università di Tübingen, intitolato "Das Wesen des Katholizismus". La prima
        edizione apparsa in Augsburg coll'Imprimatur di quella Curia vescovile, per cura della Casa
        editrice Haas e Grabherr, come [volume] della parte della collezione Aus
            Gottes ReichpubblicatadalVerband der Vereine katholischer Akademiker zur Pflege der katholischen
            Weltanschauung. Esso era una raccolta di pubbliche lezioni tenute dal detto Professore in Tübingen, e che, a
        quanto mi è stato riferito, fecero allora profonda impressione su cattolici e protestanti e
        vennero considerate come la più potente manifestazione di intellettuale cattolica,
        che si fosse avuta da decenni in quella Università protestante Una, destando e ha destato - così si afferma -  amore entusiastico per la Chiesa,
        producendo inestimabili frutti di bene. Una seconda edizioneLa nota Rivista dei PP. Gesuiti Stimmen der Zeitnelfascicolo dell'Ottobre 1924ne fece in un articolo del P. Przywara
                (pag. 58 e
        segg.)  un'ampia recensione del libro in discorso,
        in sostanza assai(salvo
                            lievi
                            osservazioni)qualche osservazione secondaria)
                            assai
                            lusin molto favorevole e lusinghiera. Una seconda edizione  dell'opera,
                            subrapidamente esaurita
                            e venne curata dalla Casa editrice L. Schwann di Düsseldorf nello scorso anno ed
        è dedicata al Revmo Mons. von Keppler, Vescovo di Rottemburg, in occasione del
        venticinquesimo anniversario della sua consacrazio consacrazione
        episcopale.teologicamente non profondo,
                            né
                            una trattazione bensì scritto con stile attraente, con calore e con indubbio desiderio di ispirare amore verso la Chiesa.
        ed intenzione di bene; il che  spiega il favore da esso incontrato.Non mancanotuttavia, a mio umilissimo avviso, inesatteod anche falseconcezioni,
                            delletra le quali mi permetto di notare le seguenti: 1º) Anche nell'opera in discorso si riscontrano le
        traccie [sic] della singolare teoriadell'Adam circa la fede di una
        immediata comprensione di Dio rivelante (cfr. pag. 64), sebbene corretta in altri passi,e massime nel quarto capitolo("Die Stiftung der Kirche im Licht der Verkündigung
            Jesu"). 2º) A pag. 61  sembra quasi porre sullo equiparare la rivelazione
            coll'atosmistischer [sic] Seinseindruck" dello Scholz e colle
        "rivelazioni" delle altre religioni. 3º) A pag. 248-249 egli scrive che "la Chiesa
        crede ad un processo di evoluzione della conoscenza della verità soprannaturale.
        Essanongiammai rimarginabili sulla carne del mistico Cristo... La Chiesa nel mondo avrà sempre  punti malati nel capo e nelle membra" (pagg. 239-240). 
In data del 5 Febbraio p. p. l'Emo Sig. Cardinale Schulte, Arcivescovo di Colonia, mi significava aver notato che l'Imprimatur della seconda edizione del libro dell'Adam, pubblicata come si è detto più sopra, in Düsseldorf (Archidiocesi di Colonia), portava soltanto l'Imprimatur dato già dalla Curia vescovile di Augsburg per la prima edizione, ma non aveva avuto una nuova approvazione (cfr. can 1392). Il sullodatoEminentissimosi era aveva perciò richiamato l'attenzione
        della Casa editrice L. Schwann circa tale omissione, ordinando che il libro fosse senza indugio
        sottoposto alla censura della Curia arcivescovile e vietando che alcun esemplare del
        medesimo venisse venduto, prima che questa avesse dato il suo giudizio. Con ulteriore foglio
        in data del 9 d. m. il sullodato Cardinale mi ha
            comunicata la risposta della Casa editrice in cui essa dichiara
            essere detta penosa omissione  avvenuta per pura inavvertenza e
            si ottempera pienamente alle surriferite prescrizioni.
            L'Emo,
Nel compiere pertanto tale incarico, m'inchino 
                        67r, links oberhalb des
            Adressaten hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
            notiert: "C". 
                        
                             
                        
                             
                        Online seit 29.01.2018. 
                    
    Dokument-Nr. 20106
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
[Berlin], 18. März 19261
                            
                        Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Sull'opera "Das Wesen des Katholizismus" del Sac. Dr
        Carlo Adam, Professore di teologia dommatica nella Facoltà teologica della Università di
        Tübingen
                        Una delle opere, per le quali ciò maggiormente si
26v
parte delle menzionate
        conferenze fu dall'Autore ripetuta nel Congresso degli accademici cattolici in Ulm, producendo pure grande entusiasmo. Il volume in discorso si è poi largamente
        diffuso fra i cattolici in Germania27r
Avendo recentemente esaminatoalquanto il libro in parola nella suddetta seconda edizione, esso mi è sembrato
            27v
insegna un progresso della fede e ciò non solo in senso
            soggettivo, ma anche oggettivo", mentre che i teologi cattolici
        (cfr. Dieckmann S.J, Tractatus de Ecclesia, 1925, ed. II, n. 815
        e segg.) insegnano non potersi ammettere un progresso dommatico oggettivo, ma
        soltanto soggettivo. 
        4º) Sebbene i teologi cattolici (cfr. Dieckmann, op. cit. vol. I
        n. 591-595) non neghino che la grazia divina operi anche in coloro, che sono fuori
        della Chiesa, tuttavia l'Adam parmi,se non m'inganno, esaltare eccessivamente la santità nelle società
        religiose acattoliche (pagg. 186-187). D'altra parte, pur nelsuo amore  verso la Chiesa, sembrami insistere troppo sulledebolezze ed imperfezionidi essa sulla terra. Essa apparisce"coperta di polvere per il lungo cammino; la di lei andatura è
        talvolta snervata  e stanca" (pag. 252). "Credenti
        moralmente guasti, cattivi sacerdoti, Vescovi e Papi - sono le piaghe aperte,
        ulcerose, 28r
In data del 5 Febbraio p. p. l'Emo Sig. Cardinale Schulte, Arcivescovo di Colonia, mi significava aver notato che l'Imprimatur della seconda edizione del libro dell'Adam, pubblicata come si è detto più sopra, in Düsseldorf (Archidiocesi di Colonia), portava soltanto l'Imprimatur dato già dalla Curia vescovile di Augsburg per la prima edizione, ma non aveva avuto una nuova approvazione (cfr. can 1392). Il sullodatoEminentissimo
28v
mi ha al tempo stesso
            interessato a portar ciò a conoscenza di cotesta Suprema S. Congregazione,
            aggiungendo di aver incaricato due censori per l'esame dell'opera.Nel compiere pertanto tale incarico, m'inchino
1↑Ursprünglich angegebenes Datum "17 Marzo 1926" hds. von
            Pacelli korrigiert.
                            
                        