Betreff
Sul Sac. Prof. Giuseppe Wittig
Ho l'onore di accusare all'E.V.R. regolare ricevimento del venerato Dispaccio
N. 829/1924 del 18 corrente relativo all'infelice sacerdote Prof. Giuseppe
Wittig.
Anche le notizie a me giuntemi da varie parti non sembrano
pur troppolasciareconfermare non esservi pur troppo molta speranza che egli si
sottometta alla condanna dei suoi libri pronunziata da cotesta Suprema. Né ciò può recar
molta meraviglia, se si pensi che il Wittig è assai
vanitoso, pieno di sé, insolente arrogante verso lo stesso suo Ordinario (come ha
avuto a dirmi ripetutamente il medesimo Eminentissimo Bertram), solitouso ad esprimersi usare espressioni irriverenti ed
ironiche nei riguardi delle S. Congregazioni Romane. Se però egli,
per la natura poetica dei e novellistica dei suoi scritti, ha numerosi ammiratori
nel mondo fra i laici, soprattutto nell'elemento femminile,è ammirato ed adulato largamentedagli
dall'element
oifemminil
ei, non pare, a quantoinvece, almeno a quanto mi si riferisce,assicura, che egli goda invece la stima né dei suoi Ccolleghi nella Università di Breslavia né degli stessi studenti,di teologia,di teologia.essendo la sua scienza teologica assai scarsa e superficiale.
Mi è stato anziinoltre riferito confidenzialmente da buona fonte che l'origine dei suoi erroridelle sue erronee dottrine
nonsarebbedeve
non dida ricercarsi non in difficoltà int intellettuali, ma
nelle77v
gravi lotte,interne, cui egli sarebbeè già da tempo esposto in ordine alla castità sacerdotale; ciò
questa tale penosa circostanza
sar sarebbe abbastanzanotonota a parecchi
in Breslaviaa non pochi in Breslavia, compreso naturalmente il sullodatoquell'Eminentissimo Vescovo.
Ciò premesso, poiché l'E.V. mi ha
ordinato di esprimere il mio umile parere in questa dolorosa vertenza, dirò rispettosamente
che convengo pienamentedel tutto con quanto si espone nel sullodato Dispaccio. - Dal
momento che la professione di fede ed il giuramento antimodernistico
debbono essere rinnovati in segreto, il Wittig non ha alcun motivo ragionevole per
rifiutarvisi. A lui sono pure g già stati altrimenti manifestati gli errori, in cui è
incorso; dato il suo carattere arrogante e vanitoso, egli non si piegherebbe assai
probabilmente neppure sese cotesta Suprema consentisse a comunicargli le ragioni
dell'anzidetta condanna. - Se il Wittig dopo Pasqua riprenderà le sue lezioni, l'Emo
Ordinario sarà evidentemente obbligato a proibire agli studenti di
teologia ed agli ecclesiastici di assistervi;78r
né occorre
intimorirsi eccessivamente per le eventuali clamorose proteste del ribelle sacerdote;
maggior scandalo e danno sarebbe, sequalora egli continuasse ad insegnare, e del resto sarà
[e] riuscirà tale provvedimento riuscirà di salutare esempio per non pochi
superbi professori di teologia, i quali si consi
troppo volentieri si considerano come infallibili ed indipendenti da ogni autorità.
In
questa occasione stimo altresì mio dovere di trasmettere qui accluso
(Allegato I) all'E.V. un deplorevolissimo articolo circa la
condanna delle opere del Wittig, riprodotto sulapparsosulla Germaniagiornale Germania del 19 Dicembre 1925 dal periodico Pfingstfeuer, e del quale è autore un sacerdote professore
di religione nel Ginnasio,
AlHindenburg in Beuthen O.S. (diocesi di Breslavia), Rev. Alfredo
Hoffmann. Da parte mia non ho mancato di muovernemuovernee i più gravi lamenti col Presidente del Consiglio di Amministrazione di quel giornale,di quel giornale,
e l'Emo Bertram haSig. von Papen, il quale mi ha pconfessatorisposto che tale riprovevoleriprovevolepubblicazionepubblicazioneèè avvenuta a sua completa insaputa e mi ha assicurato che farà del
tutto per impedire che si ripetano nel-78v
l'avvenire simili
inescusabili inconvenienti. ProcureròSaràanziinoltre opportuno che siavenga riparato, in quanto è possibile, a tanto male colla inserzione
nel menzionato foglio di qualche scritto, cheil quale illumini lettori cattolici sull'argomento. L'Emo Card.
Bertram diresse dal canto suo alla Redazione del giornale una lettera in data del
24 Dicembre d.m. (Allegato II), nella qualein cui egli esprimevala sua riprovazionela sua disapprovazione per la le espressioni offensive verso laesupremae Autorità ecclesiasticahe contenute nell'articolo, ma in cui,nella quale, se pur non m'inganno, si desider sarebbe
desiderata una più chiara affermazione della necessità e della giustizia della condanna
delle opere sunnominate.
Chinato
77r, rechts oberhalb des Adressaten hds. von
unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele vom 24. Februar 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 20108, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/20108. Letzter Zugriff am: 06.04.2025.