Dokument-Nr. 20108
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
[Berlin], 24. Februar 19261
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Sul Sac. Prof. Giuseppe Wittig
Anche le notizie giuntemi da varie parti non sembrano lasciare speranza che egli si sottometta alla condanna dei suoi libri pronunziata da cotesta Suprema. Né ciò può recar molta meraviglia, se si pensi che il Wittig è assai vanitoso, pieno di sé,
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gravi lotte
interne, cui egli sarebbe
già da tempo esposto in ordine alla castità sacerdotale; ciò
Ciò premesso, poiché l'E.V. mi ha ordinato di esprimere il mio umile parere in questa dolorosa vertenza, dirò rispettosamente che convengo pienamente con quanto si espone nel sullodato Dispaccio. - Dal momento che il giuramento antimodernistico debbono essere rinnovati in segreto, il Wittig non ha alcun motivo ragionevole per rifiutarvisi. A lui sono pure
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né occorre
intimorirsi eccessivamente per le eventuali clamorose proteste del ribelle sacerdote;
maggior scandalo e danno sarebbe, se
egli continuasse ad insegnare, e del resto In questa occasione stimo altresì mio dovere di trasmettere qui accluso (Allegato I) all'E.V. un deplorevolissimo articolo apparso sulla Germania del 19 Dicembre 1925 e del quale è autore un sacerdote professore di religione nel Ginnasio,
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l'avvenire simili
inconvenienti. Procurerò
anzi
che sia
riparato, in quanto è possibile, a tanto male colla inserzione
nel menzionato foglio di qualche scritto, che
illumini lettori cattolici sull'argomento. L'Emo Card.
Bertram diresse dal canto suo alla Redazione del giornale una lettera in data del
24 Dicembre d.m. (Allegato II), nella quale
egli esprime
la sua riprovazione
per Chinato
1↑Ursprünglich angegebenes Datum "13 Febbraio 1926" hds. von
Pacelli geändert.