Dokument-Nr. 20132
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 19. Dezember 1926

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliCentoz
Betreff
Nuove discussioni intorno all'azione pontificia per la pace del nel 1917
Come l'E.V.R. avrà certamente appreso dalla pubblica stampa, nei giorni scorsi la quarta Sottocommissione della Commissione parlamentare d'inchiesta (quarta Sottocommissione) ha in ascoltato raccolto le deposizioni dell'ex- l'ex-Cancelliere Michaelis e dell'ex-Segretario di Stato von Kühlmann, il il primo dei quali era stato accusato dal deputato deal Reichstag, Sig. Bredt, di avere in quelle quel criticheo periodo storico insufficientemente informato la Commissione parlamentare dei sette parlamentari circa le obbiezioni della S. Sede contro la risposta del Governo germanico alla Nota pontificia sulla pace, ed in particolare circa la lettera a me diretta dal sunnominato ex-Cancelliere in data del 24 Settembre 1917 relativamente al Belgio.
Non essendo stata permessa dal Ministero degli Esteri la rivelazione la pubblicazione di nuovi documenti all'infuori di quelli già pubblicati, conosciuti, la lunga ed animata discussione svoltasi le anzidette deposizioni,
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nonché la lunga ed animata discussione svoltasi al riguardo, ad esse seguita, non hanno apportato rivelato nulla di nuovo, almeno per chi conosce esattamente esattamente lo sviluppo svolgimento di quegli avvenimenti. L'ex-Cancelliere Michaelis è stato assai infelice nella sua difesa. Ben più abile si è invece dimostrato il Maggiore impressione ha fatto invece il discorso del Sig. von Kühlmann, il quale, ha sostenuto la tesi che riferendosi al passo fatto dall'Incaricato d'Affari di Francia , presso il Governo inglese, a Londra in seguito alla comunicazione del Sig. Conte de Salis a V.E., ha sostenuto la tesi che qualsiasi possibilità di riuscita della dell'azione pontificia per la pace era definitivamente e precipitosamente crollata precipitosamente e definitivamente crollata il 26 Agosto 1917. Tutto ciò che è avvenuto dopo (compresa quindi la succitata lettera sul Belgio) nulla poteva più cambiare a tale situazione. Egli ha pure affermato che il testo del telegramma del Governo inglese, <britannico>, rimesso dal summenzionato Conte de Salis , a V.E., alla prelo all'E.V., non è del tutto conforme al testo pubblicato apparso poi nel Libro bianco inglese, ma più cortese ed ottimista.
Checché sia di ciò, credo mio dovere di richiamare, segnalare, per ogni buon fine, l'attenzione di all' [sic]V.E. su due punti delle deposizioni
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in discorso.
1º) Secondo quanto riferi la relazione della la Vossische Zeitung, giornale democratico, N. 300 del 16 corrente, il Sig. von Kühlmann avrebbe detto, fra l'altro:
"Oltre la corrispondenza officiale colla Curia (= S. Sede) ebbe luogo per mezzo di molti canali uno scambio di vedute. I rapporti fra la S. Sede ed il Governo tedesco erano amichevoli. Oltre la corrispondenza strettamente ufficiale, giungeva qui una cor corrispondenza semi-ufficiale, confidenziale e del tutto privata".
Il Berliner Tageblatt (N. 591 del 15 corrente) riproduce anch'esso un con parole sostanzialmente eguali questo passo del discorso dell'ex-Segretario di Stato, il quale, se non m'inganno, potrebbe quasi far sorgere il sospetto che la S. Sede si facesse sia fatta durante la guerra tramite di corrispondenze private durante la guerra riguardanti la possibilità della conclusione della pace.
2º) Secondo la Kölnische Volkszeitung , (anche altri giornali danno una simile relazione), (N. 932 del 18 corrente), il l'ex-Cancelliere Michaelis avre si sarebbe espresso nel modo seguente:
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"Che Erzberger avesse strette relazioni col Vaticano, risulta da ciò che, prima che mi fosse officialmente presentata la lettera del Nunzio Pacelli (N.B. = si tratta della mia lettera del comunicazione <Nota del> 30 Agosto 1917 sul Belgio), Erzberger mi domandò se io avessi ricevuto questa lettera straordinariamente importante del Nunzio".
Una simile somigliante accusa d'indiscrezione venne già avanzata dal Michaelis nel 1919, allorché l'Erzberger diede nell'Assemblea Nazionale di Weimar lettura dei due anzidetti documenti (= succitata mia Nota del 30 Agosto 1917 e risposta del Cancelliere del 24 Settembre dello stesso anno). Da parte mia smentii che l'Erzberger fosse venuto a conoscenza avesse avuto <dalla Nunziatura> comunicazione di detta Nota, per mezzo della Nunziatura, e e la Unità cattolica (che (in seguito a causa adello sciopero tipografico fungeva allora da organo della S. Sede in luogo dell'Osservatore Romano) nel suo N. 180 del 11-12 Agosto 1919 confermò tale smentita. Ora il Michaelis, attr pur senza nominare la Nun-
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ziatura, attribuisce la assurdamente la cosa al Vaticano. Per mostrargli che egli avrebbe dovuto dovrebbe ricercare più vicino a sé l'autore o gli autori delle di [ein Wort unlesbar] indiscrezioni, potrebbe forse valere questo fatto: Allorché nell'est nell'estate del 1917 mi recai per ordine dell'E.V. una per la seconda volta in a Berlino, giungendovi, il [25] 24  Luglio, a motivo di ritardo ferroviario, la verso l'una pomeridiana, del 26 Luglio, fui ricevuto subito nello stesso pomeriggio prima dal Segretario di Stato, che era allora il Sig. Zimmermann, e poi dal Cancelliere Michaelis, e consegnando rimisi rimisi personalmente ad ambedue un Memor Pro-memoria <riservatissimo,> confidenzialissimo ove erano consegnati i noti punti circa le varie questioni relative alla pace. Di tutto diedi rap relazione all'E.V. col rispettoso Rapporto N.  757 del 27  Luglio di quello stesso mese di Agosto Luglio. La mattina seguente si presentò all'Hotel Continentale, ove io alloggiavo, il Sig. Erzberger, il quale, con mia gran aveva nelle mani la copia dell'anzi-
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detto Pro-memoria. Avendogli io manifestato tutta la mia sorpresa al riguardo, egli mi rispose che [eragli] che la copia medesima gli era stata data (o fatta dare) dal Cancelliere, (non ricordo esattamente se dal Cancelliere o dal Ministero degli Esteri), per affinché esprimesse il suo avviso al riguardo. Ed infatti egli aveva già annotato in margine le sue osservazioni, che mi espose senza ampiamente. Non era dunque dalla S. Sede che provenivano le indiscrezioni a riguardo dell'Erzberger.
L'E.V. giudicherà se e come convenga di rettificare le surriferite affermazioni.
I dibattiti, non ancora esauriti, della nominata Commissione d'inchiesta verranno ripresi, a quanto annunziano i giornali, il 20 del prossimo mese di Gennaio.
Chinato
32r, rechts oberhalb der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 19. Dezember 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 20132, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/20132. Letzter Zugriff am: 26.04.2024.
Online seit 29.01.2018.