TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 20432
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Eminenza Reverendissima,
Compio il dovere di trasmettere qui acclusa all'Eminenza Vostra Reverendissima, nella traduzione italiana e colla rispettosissima preghiera di sollecito riscontro, la qui acclusa lettera in data del 31 Gennaio p. p., colla quale l'Eminentissimo Signor Cardinale Schulte , Arcivescovo di Colonia, propone alcuni dubbi
        circa la interpretazione ed esecuzione dei Decreti di cotesto S. Dicastero
, Arcivescovo di Colonia, propone alcuni dubbi
        circa la interpretazione ed esecuzione dei Decreti di cotesto S. Dicastero in data del 16 Luglio 1927
 in data del 16 Luglio 1927 e del 14 Gennaio 1928
 e del 14 Gennaio 1928 .
.
Se è a me lecito di esprimere umilmente un subordinato avviso al riguardo, parmi che ai numeri 1 e 2 potrebbe rispondersi negativamente, non sembrando che la nomina dei Rettori e dei ripetitori dei Convitti teologici sia compresa nei termini dei sullodatiD<d>ecreti2. Affermativa invece dovrebbe essere, se non
        m'inganno, la risposta ad ambedue i quesiti 3 e 4, potendo accadere che un libero
        docente, a riguardo del quale cotesta S. Congregazione abbia concesso il Nihil obstat , si dimostri in seguito men degno di essere nominato
        professore ordinario.
, si dimostri in seguito men degno di essere nominato
        professore ordinario.
Per ciò che concerne la osservazione contenuta nel n. 5, l'umile sottoscritto si è adoperato con ogni impegno per ottenere
        che venga eliminato od almeno diminuito l'inconveniente, cui ivi si allude. La ragione, per
        cui il Governo prussiano
 l'umile sottoscritto si è adoperato con ogni impegno per ottenere
        che venga eliminato od almeno diminuito l'inconveniente, cui ivi si allude. La ragione, per
        cui il Governo prussiano soleva per il passato interrogare
        l'Ordinario soltanto dopo che le trattative tra esso ed il candidato alla cattedra
        erano già concluse, ed anzi dopo la pubblicazione del risultato delle medesime, era,
        come mi confessò apertamente lo stesso attuale Ministro del Culto Sig. Dr. Becker
 soleva per il passato interrogare
        l'Ordinario soltanto dopo che le trattative tra esso ed il candidato alla cattedra
        erano già concluse, ed anzi dopo la pubblicazione del risultato delle medesime, era,
        come mi confessò apertamente lo stesso attuale Ministro del Culto Sig. Dr. Becker , di rendere più difficile un rifiuto del Vescovo. Il
        Governo ha però già acconsentito a che la domanda in questione abbia luogo
            simultaneamente coll'offerta della cattedra al nominando e prima della
        pubblicazione. Da parte mia ho vivamente insistito per ottenere ancora di più, vale a dire
        che l'Ordinario venga interrogato anche prima della offerta anzidetta, ma finora ho
        incontrato la più tenace resistenza del Governo, istigato, a quanto mi sarebbe stato
        riferito, da professori delle Facoltà teologiche
, di rendere più difficile un rifiuto del Vescovo. Il
        Governo ha però già acconsentito a che la domanda in questione abbia luogo
            simultaneamente coll'offerta della cattedra al nominando e prima della
        pubblicazione. Da parte mia ho vivamente insistito per ottenere ancora di più, vale a dire
        che l'Ordinario venga interrogato anche prima della offerta anzidetta, ma finora ho
        incontrato la più tenace resistenza del Governo, istigato, a quanto mi sarebbe stato
        riferito, da professori delle Facoltà teologiche . Ad ogni modo il
        Vescovo può non di rado apprendere in via confidenziale i nomi dei candidati e, se egli ne
        desse subito comunicazione per mezzo della Nunziatura alla S. Congregazione, non
        verrebbe a trovarsi nella penosa situazione, cui accenna l'Emo Arcivescovo di Colonia.
        Potrebbe quindi, a mio modesto parere, rispondersi che l'Ordinario, senza attendere la
        domanda ufficiale del Governo, significhi, appena gli sia
        possi-
. Ad ogni modo il
        Vescovo può non di rado apprendere in via confidenziale i nomi dei candidati e, se egli ne
        desse subito comunicazione per mezzo della Nunziatura alla S. Congregazione, non
        verrebbe a trovarsi nella penosa situazione, cui accenna l'Emo Arcivescovo di Colonia.
        Potrebbe quindi, a mio modesto parere, rispondersi che l'Ordinario, senza attendere la
        domanda ufficiale del Governo, significhi, appena gli sia
        possi-
Parimenti, se l'Ordinario desidera di raccomandare al Ministero un candidato a lui accetto, come si legge al n. 6, egli non ha che a prendere gli opportuni accordi colla S. Congregazione; in tal modo rimarrebbe escluso il pericolo di un futuro eventuale veto da parte della medesima. - Ad ulteriore schiarimento di questo numero della lettera in esame, mi sia permesso <di aggiungere>3 che il Sac. Prof. Carlo Bihlmeyer , per il quale cotesto S. Dicastero
        aveva già accordato il Nihil obstat con telegramma del
        30 Novembre 1928, non ha accettato di essere trasferito a Bonn, di guisa che la
        cattedra di storia ecclesiastica in questa Facoltà teologica
, per il quale cotesto S. Dicastero
        aveva già accordato il Nihil obstat con telegramma del
        30 Novembre 1928, non ha accettato di essere trasferito a Bonn, di guisa che la
        cattedra di storia ecclesiastica in questa Facoltà teologica è
        ancora vacante.
 è
        ancora vacante.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico 
                        
                             
                        
                             
                        Online seit 20.01.2020, letzte Änderung am 01.02.2022. 
                    
    Dokument-Nr. 20432
Pacelli, Eugenio an Bisleti, Gaetano
 an Bisleti, Gaetano
Berlin, 07. Februar 1929
                        Regest
Pacelli übersendet dem Präfekten der Studienkongregation Bisleti in italienischer Übersetzung und mit der Bitte um Rücksendung ein Schreiben des Kölner Erzbischofs Kardinal Schulte mit einigen Zweifeln bezüglich der Interpretation des Dekrets der Kongregation vom 16. Juli 1927 und des Rundschreibens vom 14. Januar 1928. Nach Pacellis Einschätzung müssen die beiden ersten Fragen Schultes negativ beantwortet werden, da die Ernennung von Rektoren und Repetitoren in den genannten Dekreten enthalten ist. Die dritte und vierte Frage müssen hingegen bejaht werden, da es vorkommen kann, dass ein Privatdozent von der Kongregation das Nihil obstat erhält, er sich später als weniger würdig erweist und nicht zum ordentlichen Professor ernannt wird. Bezüglich der fünften Frage über die Ernennung von Professoren verweist Pacelli auf seine Bemühungen, die Unannehmlichkeiten, auf die sie anspielt, zu beseitigen beziehungsweise zu verringern. Der Nuntius berichtet aus den laufenden Konkordatsverhandlungen. Der preußische Kultusminister Becker räumte ihm gegenüber ein, dass die Regierung den Bischof bezüglich der Ernennung von Professoren bisher erst befragte, nachdem bereits Einigkeit mit dem Kandidaten bestand. Damit sollte dem Bischof eine Ablehnung des Kandidaten erschwert werden. Die Regierung stimmte in der Zwischenzeit bereits zu, dass die Anfrage an den Bischof zukünftig parallel zum Angebot des Lehrstuhls an den Kandidaten erfolgen soll. Pacelli bestand allerdings darauf, dass der Bischof zuerst befragt werden soll, wobei er auf den äußerst hartnäckigen Widerstand der Regierung stieß, hinter dem die Professoren der Fakultät stehen sollen. Pacelli ist sich sicher, dass der Bischof die Namen der Kandidaten vertraulich erfahren kann. Informiert er umgehend über die Nuntiatur die Kongregation, so könnte die schmerzliche Situation, auf die Schulte hinweist, vermieden werden. Pacelli schlägt eine entsprechende Antwort auf diese Frage vor. Er regt ein ähnliches Verfahren für die sechste Frage an. Wenn der Ordinarius der Regierung einen Kandidaten vorschlagen möchte, so soll er vorher die notwendigen Vereinbarungen mit der Studienkongregation treffen, womit deren Veto gegen den Kandidaten faktisch ausgeschlossen ist. Abschließend teilt Pacelli mit, dass der Tübinger Kirchenhistoriker Bihlmeyer den Ruf nach Bonn ablehnte, weshalb der Lehrstuhl für Kirchengeschichte dort weiterhin vakant ist.Betreff
Sulla interpretazione ed esecuzione dei Decreti del 16 Luglio 1927 e
        14 Gennaio 1928
                        Compio il dovere di trasmettere qui acclusa all'Eminenza Vostra Reverendissima, nella traduzione italiana e colla rispettosissima preghiera di sollecito riscontro, la qui acclusa lettera in data del 31 Gennaio p. p., colla quale l'Eminentissimo Signor Cardinale Schulte
 , Arcivescovo di Colonia, propone alcuni dubbi
        circa la interpretazione ed esecuzione dei Decreti di cotesto S. Dicastero
, Arcivescovo di Colonia, propone alcuni dubbi
        circa la interpretazione ed esecuzione dei Decreti di cotesto S. Dicastero in data del 16 Luglio 1927
 in data del 16 Luglio 1927 e del 14 Gennaio 1928
 e del 14 Gennaio 1928 .
.Se è a me lecito di esprimere umilmente un subordinato avviso al riguardo, parmi che ai numeri 1 e 2 potrebbe rispondersi negativamente, non sembrando che la nomina dei Rettori e dei ripetitori dei Convitti teologici sia compresa nei termini dei sullodati
 , si dimostri in seguito men degno di essere nominato
        professore ordinario.
, si dimostri in seguito men degno di essere nominato
        professore ordinario.Per ciò che concerne la osservazione contenuta nel n. 5,
1v
nelle pendenti trattative
            concordatarie l'umile sottoscritto si è adoperato con ogni impegno per ottenere
        che venga eliminato od almeno diminuito l'inconveniente, cui ivi si allude. La ragione, per
        cui il Governo prussiano
 l'umile sottoscritto si è adoperato con ogni impegno per ottenere
        che venga eliminato od almeno diminuito l'inconveniente, cui ivi si allude. La ragione, per
        cui il Governo prussiano soleva per il passato interrogare
        l'Ordinario soltanto dopo che le trattative tra esso ed il candidato alla cattedra
        erano già concluse, ed anzi dopo la pubblicazione del risultato delle medesime, era,
        come mi confessò apertamente lo stesso attuale Ministro del Culto Sig. Dr. Becker
 soleva per il passato interrogare
        l'Ordinario soltanto dopo che le trattative tra esso ed il candidato alla cattedra
        erano già concluse, ed anzi dopo la pubblicazione del risultato delle medesime, era,
        come mi confessò apertamente lo stesso attuale Ministro del Culto Sig. Dr. Becker , di rendere più difficile un rifiuto del Vescovo. Il
        Governo ha però già acconsentito a che la domanda in questione abbia luogo
            simultaneamente coll'offerta della cattedra al nominando e prima della
        pubblicazione. Da parte mia ho vivamente insistito per ottenere ancora di più, vale a dire
        che l'Ordinario venga interrogato anche prima della offerta anzidetta, ma finora ho
        incontrato la più tenace resistenza del Governo, istigato, a quanto mi sarebbe stato
        riferito, da professori delle Facoltà teologiche
, di rendere più difficile un rifiuto del Vescovo. Il
        Governo ha però già acconsentito a che la domanda in questione abbia luogo
            simultaneamente coll'offerta della cattedra al nominando e prima della
        pubblicazione. Da parte mia ho vivamente insistito per ottenere ancora di più, vale a dire
        che l'Ordinario venga interrogato anche prima della offerta anzidetta, ma finora ho
        incontrato la più tenace resistenza del Governo, istigato, a quanto mi sarebbe stato
        riferito, da professori delle Facoltà teologiche . Ad ogni modo il
        Vescovo può non di rado apprendere in via confidenziale i nomi dei candidati e, se egli ne
        desse subito comunicazione per mezzo della Nunziatura alla S. Congregazione, non
        verrebbe a trovarsi nella penosa situazione, cui accenna l'Emo Arcivescovo di Colonia.
        Potrebbe quindi, a mio modesto parere, rispondersi che l'Ordinario, senza attendere la
        domanda ufficiale del Governo, significhi, appena gli sia
        possi-
. Ad ogni modo il
        Vescovo può non di rado apprendere in via confidenziale i nomi dei candidati e, se egli ne
        desse subito comunicazione per mezzo della Nunziatura alla S. Congregazione, non
        verrebbe a trovarsi nella penosa situazione, cui accenna l'Emo Arcivescovo di Colonia.
        Potrebbe quindi, a mio modesto parere, rispondersi che l'Ordinario, senza attendere la
        domanda ufficiale del Governo, significhi, appena gli sia
        possi-2r
bile, il nome od i nomi dei candidati a cotesta
        S. Congregazione, la quale avrà così intanto il tempo di assumere le necessarie
        informazioni e si troverà quindi, venuto il momento, in grado di dare una immediata
        decisione.Parimenti, se l'Ordinario desidera di raccomandare al Ministero un candidato a lui accetto, come si legge al n. 6, egli non ha che a prendere gli opportuni accordi colla S. Congregazione; in tal modo rimarrebbe escluso il pericolo di un futuro eventuale veto da parte della medesima. - Ad ulteriore schiarimento di questo numero della lettera in esame, mi sia permesso <di aggiungere>3 che il Sac. Prof. Carlo Bihlmeyer
 , per il quale cotesto S. Dicastero
        aveva già accordato il Nihil obstat con telegramma del
        30 Novembre 1928, non ha accettato di essere trasferito a Bonn, di guisa che la
        cattedra di storia ecclesiastica in questa Facoltà teologica
, per il quale cotesto S. Dicastero
        aveva già accordato il Nihil obstat con telegramma del
        30 Novembre 1928, non ha accettato di essere trasferito a Bonn, di guisa che la
        cattedra di storia ecclesiastica in questa Facoltà teologica è
        ancora vacante.
 è
        ancora vacante.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Seitenzählung von den Editoren eingefügt.
                            
                            2↑Hds. von
            Pacelli gestrichen und eingefügt.
                            
                            3↑Hds. von Pacelli
            eingefügt.
                            
                        