Dokument-Nr. 2292
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 18. November 1924
Regest
Pacelli teilt mit, dass er den sowjetischen Botschafter in Berlin Krestinskij um ein Gespräch bat. Der Botschafter suchte ihn daraufhin in der Nuntiatur auf, was Pacelli gelegen kam, da er erneute Gerüchte in der Presse vermeiden wollte. Der Nuntius erwähnte das Schreiben, das er dem sowjetischen Geschäftsträger in Berlin Bratman-Brodowski am 25. Juni übergeben hatte. Er machte Krestinskij klar, dass die Ernennung eines Apostolischen Delegaten für Russland ohne diplomatische bzw. mit rein pastoraler Funktion – ähnlich wie in den Vereinigten Staaten von Amerika oder in Japan – schon eine große Konzession des Papstes darstellen würde. Krestinskij versuchte, die Verzögerung der Antwort mit verschiedenen Ausreden zu begründen, versprach aber, bei seiner Regierung auf Antwort zu drängen. Pacelli teilt den Eindruck des deutschen Botschafters in Moskau Graf Brockdorff-Rantzau, dass die Russen nicht beabsichtigen, die Verhandlungen zu beschleunigen.Betreff
La S. Sede e il Governo dei Soviety
Non appena mi pervenne ieri qui in Berlino il venerato telegramma cifrato dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 106, telefonai al Sig. Krestinsky, Ambasciatore della Unione delle Repubbliche socialiste dei Soviety, esprimendogli il desiderio di profittare della mia permanenza in questa Capitale per avere un abboccamento con lui. Il Sig. Krestinsky acconsentì senza indugio, e si dichiarò anzi pronto a venire egli stesso da me; offerta che accettai ben volentieri, perché mi risparmiava di recarmi all'Ambasciata dei Soviety con pericolo di nuovi commenti della stampa.
Stamane infatti egli è venuto accompagnato da un Segretario, il quale, per non possedere il Sig. Krestinsky pienamente la lingua tedesca (ed ancor meno egli sa il francese), faceva di tanto in tanto da interprete. Ho ricordato al Sig. Ambasciatore che avevo consegnato nel Giugno scorso al Sig.
50v
Bratman-Brodowski, Consigliere dell'Ambasciata, un Appunto contenente le proposte della S. Sede, e poiché egli non sembrava di
averne preso conoscenza, gliene ho indicato in sostanza i termini. Ho fatto notare che la
nomina, sotto determinate condizioni, di un Delegato Apostolico, pur senza carattere diplomatico, avrebbe costituito già una
assai importante concessione del S. Padre, ed ho rilevato come
simili Inviati Pontifici si trovano egualmente in grandi Nazioni, quali ad es., gli Stati Uniti d'America ed il Giappone. Ho
pregato infine il Sig. Krestinsky a volersi adoperare, affinché mi venga data quanto prima
una definitiva risposta.Il Sig. Ambasciatore ha cercato di giustificare il ritardo con vari pretesti, osservando che l'Appunto era stato rimesso nell'estate e che in questa stagione le Autorità competenti sogliono essere assenti da Mosca. Ora invece esse sono tornate nella Capitale, e poiché trovasi attualmente colà anche il Bratman-Brodowski, esso si darà senza dubbio premura di sollecitare una decisione. Il Sig. Krestinsky mi ha assicurato che avrebbe scritto oggi stesso a tale scopo, aggiungendo tuttavia che la risposta, non essendovi più adesso la posta aerea, potrebbe farsi attendere qualche settimana; egli però me la comunicherà immediatamente, appena sarà giunta.
51r
Tutto ciò parmi lasciare poca speranza che, pur ritornato il Sig. Krestinsky a Berlino, le trattative vengano realmente condotte con ritmo accelerato (in beschleunigtem Tempo), come aveva affermato il Sig. Cicerin al Conte Brockdorff-Rantzau, Ambasciatore di Germania a Mosca (Rapporto N. 31563 del 12 corrente).
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico