Dokument-Nr. 235
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
München, 04. Dezember 1918
Regest
Schioppa übersendet einen Artikel der "Kölnischen Volkszeitung" vom 3. November 1918. In diesem wird über den Protest des preußischen Episkopats gegen die Aufhebung der geistlichen Ortsschulinspektion in Preußen berichtet, der durch das Schreiben des Kölner Erzbischofs von Hartmann an die preußische Regierung in Berlin vom 2. November vorgebracht wurde. In diesem Schreiben zitiert Kardinal von Hartmann den Inhalt einer Erklärung der preußischen Bischöfe vom 11. April 1872, die diese infolge des Schulaufsichtsgesetzes vom 11. März desselben Jahres an das Staatsministerium gerichtet hatten und in dem sie das Fundament des organischen Zusammenhangs zwischen Volksschule und Kirche als ein der Kirche angeborenes göttliches Recht behaupten. Wenn die frühere Regierung den Geistlichen die Ortsschulinspektion allmählich entzog und Geistliche als Kreisschulinspektoren nur selten anstellte, müssten jetzt die Bischöfe gegen diese Beeinträchtigung des unveräußerlichen Rechtes der Kirche seitens einer lediglich vorläufigen Regierung protestieren, weil die Bischöfe ihr Handeln nicht von den wandelbaren Meinungen der Menschen abhängig machen können, sondern sich von den Prinzipien der ewigen Wahrheit leiten lassen.Betreff
Un'altra protesta dell'Episcopato Prussiano
Facendo seguito al mio cifrato N. 261 in data del 29 Novembre p. p., col quale significavo a Vostra Eminenza Reverendissima che il Governo Prussiano aveva con disposizione Ministeriale ordinato la sospensione in Prussia dell'ispezione degli Ecclesiastici sulle scuole, ho l'onore di inviare qui accluso il numero 950 (del 3 corrente) della Kölnische Volkszeitung, in cui è pubblicata la protesta che contro tale disposizione l'Eminentissimo Signor Cardinale von Hartmann, Arcivescovo di Colonia, in nome di tutto l'Episcopato Prussiano ha diretto al Governo Prussiano in Berlino in data del 2 corrente.
La detta protesta, tradotta in italiano, dice:
"La disposizione del Ministero delle Scienze, delle Arti e dell'Educazione popolare del 27 dello scorso mese, colla quale è sospesa in Prussia l'ispezione degli Ecclesiastici sulle scuole obbliga i Vescovi di Prussia ad oppor-
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si con una nuova protesta.Quando l'11 Marzo 1872 la legge dell'ispezione sulle scuole ottenne forza legale, i Vescovi di Prussia dichiararono al Ministero dello Stato, l'11 Aprile dello stesso anno: "La coesione organica, che esisteva fra la scuola popolare e la Chiesa da più di mille anni, e che in massima è violata da questa legge, non si appoggia soltanto sopra una tradizione trasmessa dalla storia, più volte riconosciuta e assicurata anche per mezzo di leggi e regolamenti dello Stato, ma anche su un diritto divino innato alla Chiesa, diritto al quale essa stessa non potrebbe rinunziare, se anche volesse, poiché le venne trasmesso dal suo Fondatore divino per l'adempimento del dovere indispensabile dell'insegnamento cristiano e dell'educazione della gioventù.
Ciò nonostante il Governo passato non esitava, malgrado le continue proteste dei Vescovi, di diminuire sempre più, (basandosi sulla legge proposta) l'influenza della Chiesa Cattolica sulla scuola popolare, togliendo sempre più al clero l'ispezione scolastica locale ed impiegando in seguito soltanto rare volte sacerdoti come
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ispettori scolastici del Distretto.Se ora senz'altro l'ultimo resto dell'ispezione scolastica ecclesiastica locale ha da essere tolto dal Governo, i Vescovi prussiani non possono fare a meno di protestare solennemente contro questa nuova derogazione del diritto inalienabile della Chiesa sulla scuola popolare, tanto più che questa norma è presa da un Governo solamente provvisorio. Noi Vescovi cattolici non possiamo rendere il nostro agire dipendente dalle opinioni mutabili degli uomini, ma dobbiamo lasciarci guidare dai principii immutabili della verità eterna. Perciò ancora cercheremo, per quanto sta in noi, di mantenere sempre la pace fra la Chiesa e lo Stato, ma d'altra parte di fare anche il nostro dovere verso i fedeli affidati alla nostra cura pastorale, e specialmente verso i fanciulli che Dio trasmise alla Chiesa per un insegnamento cristiano ed una educazione cristiana nella casa e nella scuola".
Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Obblmo devmo umilmo servo
Lorenzo Schioppa
Uditore