Dokument-Nr. 4858
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 20. November 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sui rapporti col nuovo Governo provvisorio
È venuto È venuto stamane a visitarmi da me il Consigliere di Stato, Sig. von Lössl, già da tempo alto funzionario del Minis di questo Ministero degli Esteri, ove è ora rimasto soltanto temporaneamente. Egli mi ha detto che veniva erasi recato a visitarmi a nome e per incarico dell'attuale Ministro, Kurt Eisner, e che, il Governo aveva comunicato alla per il tramite del Sig. Barone de Ritter, il quale funge continua ancora provvisoriamente nel disbrigo degli Affari della Legazione bavarese, era stata comunicata alla S. Sede la costituzione del nuovo Governo. Il Sig. von Lössl mi ha insinuato infine che, restituendogli io la visita al Ministero, avrebb sarebbe venuto nella stanza del suo ufficio il Ministro stesso,
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col quale mi sarei così incontrato. Ho risposto Mi sono Da parte mia, mi sono allora limitato a ringraziare il Sig. von predetto Sig. Consigliere di Stato per la sua visita, aggiungendo che nel pomeriggio gli avrei dato una risposta circa tale progetto. Gli ho annunziato poi che domani partirei per la Svizzera, ma ho fatto ben notare to che si tratta di un ordinario congedo temporaneo per ragioni di salute. Il mio aspetto esteriore è, del resto, attua
Nelle ore pomeridiane, secondo la promessa, ho fatto significato re verbalmente per mezzo di Mons. Uditore al Sig. von Lössl che non trovavo, nel momento attuale, opportuno tale quell'incontro. Mons. Schioppa ha affermato a mio nome che io non intendo creare alcun conflitto né recare offesa al Governo od alla persona del Ministro, anzi mi auguro vivamente che nel futuro, qualunque possa essere la forma di legittimo Governo, le relazioni della S. Sede colla Baviera possa addiven divenire divengano e rimangano eccellenti. Tutta-
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via, (ha aggiunto Mons. Uditore) data l'incertezza del momento presente e le preoccupazioni che desta presso i cattolici l'attuale Governo, evidenti ragioni di riserbo e di prudenza, come pure i necessari riguardi all'opinione pubblica cattolica (giacché i gior la stampa avrebbe metterebbe certamente messo in rilievo una un tale visita incontro) mi imponga ono al Nunzio un'attitudine di attesa, riserbo; nell'attesa cioè cioè che il Governo medesimo dia serie garanzie di rispetto ai diritti della Chiesa cattolica.
I motivi di questa mia risposta sono stati i seguenti: 1°) L'attuale Governo, il quale non è del resto che provvisorio, è composto esclusivamente di atei, di giudei, di protestanti, tutti di socialisti rivoluzionari, coi quali non sembra che un Nunzio Apostolico possa avere decenti rapporti. Specialmente spregevole Particolarmente discussa è poi la persona del Ministro degli Esteri Kurt Eisner, ebreo galiziano, molte volte condannato al carcere per delitti politici. 2°) Il progettato incontro avrebbe, credo, prodotto la p senza dubbio la più penosa impressione presso tutti i cattolici ed anzi presso tutti gli uomini d'ordine. 3°) Il Governo desidera attualmente attualmente di mo-
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aver l'apparenza di essere in buoni rapporti colla Nunziatura Apostolica, per calmare i cattolici e fiaccare così la loro opposizione nelle prossime elezioni. , salvo naturalmente ad attuare dopo, allorché si sentirà pienamente sicuro, il suoi noti programma antireligioso. È perciò che, mentre nella Sassonia e nella Prussia protestante i rispettivi Governi provvisori hanno già annunziato la separazione dello Stato dalla Chiesa, se ne è invece astenuto, per ora, quello bavarese, per il quale non vuole per il momento urtare da le suscettibilità della popolazione cattolica. Accettando quell'incontro, io avrei fatto così il giuoco del Governo rivoluzionario. ed antireligioso. 4°) Questo Mons. Arcivescovo (come mi ha narrato egli stesso alcuni giorni or sono) non solo non volle ricever<tt>e si rifiutò di ricevere la una Co commissione del Consiglio dei soldati presentatisi da lui, ma nemmeno si è voluto recare dal Ministro dei Culti, il quale non ha mancato di ha anzi manifestata per ciò la sua sorpresa. 5°) Nessuno degli altri membri del Corpo diplomatico residenti in Monaco si è recato dal Ministro degli Esteri. È ben vero, però, che i Sovrani, da cui erano stati accreditati, sono hanno tutti decaduti 6°) perduto il trono. 6°) Anche la
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forma, in cui tale visita od incontro veniva proposto, apparve mi è sembrata anormale e poco conveniente. Il Ministro, che è al potere da tredici giorni, non aveva finora notificato in alcun modo, come di regola, né a me né al Corpo diploma al Corpo diplomatico la sua entrata in ufficio, anzi aveva quasi finto di ignorare la Nunziatura, cui non senza difficoltà riconobbe in principio (come ho già avuto l'onore di riferire all'E. V. R.) il diritto di inviare telegrammi cifrati. Ed ora avrei dovuto abbo incontrarmi prestarmi ad un abboccamento con lui nella stanza di un funzionario subalterno, coll'unico scopo di far conoscere poi annunziare al pubblico che il Nunzio Apostolico erasi si è recato a visitare il Kurt Eisner, col quale è in buoni rapporti. 7°) Ho voluto, ciò nondimeno, per evitare inutili attriti, togliere al mio rifiuto ogni carattere di asprezza, ed ho perciò tenuto a farlo notificare comunicare da Mgr. Uditore nella formula co con le nei termini surriferiti.
Avrei voluto consultare, prima di dar la risposta, questo Mons. Arcivescovo, ma egli trovasi assente da Monaco e non tornerà se non domani sera. D'altra parte, era impossibile di attendere fino allora, giacché il Sig. von Lössl attendeva aspettava una decisione per il giorno stesso.
Nella speranza che la mia condotta possa non demeritare la superiore approvazione dell'E. V., m'inchino
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Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 20. November 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4858, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4858. Letzter Zugriff am: 25.04.2024.
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