Dokument-Nr. 4881
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 26. November 1918

Schreiber (Textgenese)
SchioppaSchioppa
Betreff
Intorno alla al progetto governativo prussiano di un della separazione dello Stato dalla Chiesa in Prussia
L'agitazione dei cattolici tedeschi contro d il progetto di legge di del Governo di Berlino relativo alla separazione dello Stato dalla Chiesa, agitazione di cui ebbi l'onore di riferire a V. E. R. col mio rispettoso rapporto N. 10965 del 23 corr. e principalmente la nobile ed energica protesta dell'Emo Sig. Cardinale Arcivescovo di Colonia – il cui testo inviai all'E. V. col mio rapporto N. 10978 del 24 corr., ha hanno prodotto già un effetto. Piccola cosa in verità, ma non del tutto da trascurarsi, almeno come sintomo della preoccupazione che ha il Governo rivoluzionario prussiano rivoluzionario di non susci tirarsi tirarsi addosso le ire dei cattolici.
Può essere questa anche una mano-
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vra elettorale in vista della ventura Assemblea nazionale, la necessità della quale di convocare la quale al più presto possibile è stata uscita abbastanza rinforzata dalla nella conferenza tenutasi ieri a Berlino fra i rappresentanti di tutti gli Stati Federati della Germania. , avendo espresso il loro parere favorevole tutti i rappresentanti della Germania meridionale. An dieser Stelle am linken Seitenrand hds. von Schioppa notiert: "a capo".
Come Kurt Eisner, Ministro Presidente del Governo rivoluzionario bavarese di Baviera, evidentemente impensierito delle po ostilità dei cattolici bavaresi, si contentò nel suo programma di governo di sentetiz sintetizzare tutta la sua politica ecclesiastica con nella frase seducente: piena libertà per la Chiesa, così ora il Ministero prussiano cerca di calmare le l giuste apprensioni dei cattolici specialmente del Reno e della Westfalia col far credere loro
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che la separazione dello Stato dalla Chiesa si farà di pieno accordo con la Autorità ecclesiastica.
Ma da molte e svariate conversazioni avute in proposito in questi giorni mi sono potuto persuadere che né i cattolici bavaresi né quelli prussiani si lasceranno ingannare. Essi sanno bene quello che prepara loro la rivoluzione al governo: la separazione cioè dello Stato dalla Chiesa alla maniera di quella deploratissima attuata in Francia e contro questa eventualità essi combatteranno con tutte le loro forze, come già è lecito prevedere.
Il risultato del movimento dei cattolici a cui accennavo è stato questo. La "Deutsche Allgemeine Zeitung" nel N. 6 Numero di ieri (600), che ho
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qui mi pregio compiegare, pubblicava: "In risposta alle innumerevoli interrogazio[ni] Wort wird von Schioppa nach dem Trennungsstrich nicht zu Ende geschrieben. per telegrafo e per posta, il Commissario del popolo nel Ministero per le Scienze, le arti e l'educazione popolare, Corrado Haenisch, ha inviato alla "Rheinische Zeitung" in Colonia il seguente telegramma: Smentite energicamente le voci notizie assurde che il Ministero dei culti abbia intenzione di eseguire la separazione della Stato dalla Chiesa con un colpo di mano, che sorprenda il popolo, per mezzo di un semplice Decreto affrettato. Certamente la sollecita esecuzione della separazione sta nella tendenza generale della nostra politica e sono anche già iniziati i relativi preliminari; ma s'intende da sé – e su ciò regna nel Ministero dei culti completo accordo – che su questi preliminari, coi quali sono connesse innumerevoli questioni finanziarie, giuridiche e di politica generale ed in cui entrano anche questioni di politica estera, saranno intesi an-
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che i rappresentanti delle chiese. Sono state già iniziate conversazioni con uomini di fiducia eccliastici [sic] del chiericato e con noti maestri di diritto ecclesiastico. È stata data qualun ogni garanzia che niente si farà senza leale considerazione dei giusti sentimenti interessi e sentimenti anche dei circoli chiesastici del popolo prussiano. Niente si farà in fretta. A parte ogni altra cosa il resto, ciò vieterebbe la considerazione della poli situazione politica generale. Il Ministero prussiano per le scienze, l'arte e l'istruzione popolare non fa politica di competenza (Ressortpolitik) ma politica di Stato. Non v'è ragione alcuna di inquietudine per la popolazione cattolica. Una
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dichiarazione ufficiale in proposito da parte del nostro Ministero sarà pubblicata nei prossimi giorni".
Non mancherò di informare l'E. V. – appena mi giu potrò raccogliere altre notizie, specialmente sulle conversazioni che sarebbero già intervenute fra il menzionato Ministero e le Autorità ecclesiastiche circa la gravissima questione, ed intanto chinato ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 26. November 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4881, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4881. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 02.03.2011.