TEI-P5
Dokument-Nr. 4881
L'agitazione dei cattolici tedeschi contro d il progetto di legge
didel Governo di Berlino relativo alla separazione dello Stato
dalla Chiesa, agitazione di cui ebbi l'onore di riferire a
V. E. R. col mio rispettoso rapporto N. 10965 del 23 corr. e principalmente la nobile ed energica protesta dell'Emo
Sig. Cardinale Arcivescovo di Colonia – il cui testo inviai all'E. V. col mio
rapporto N. 10978 del 24 corr.,hahanno prodotto già un effetto. Piccola cosa in verità, ma non
del tutto da trascurarsi, almeno come sintomo della preoccupazione che ha il Governo rivoluzionario prussiano rivoluzionario di non suscitirarsitirarsi addosso le ire dei cattolici.
Può essere questa anche una mano-
Come Kurt Eisner, Ministro Presidente del Governo rivoluzionario bavaresedi Baviera, evidentemente impensierito dellepo
ostilità dei cattolici bavaresi, si contentò nel suo programma di governo di sentetizsintetizzare tutta la sua politica ecclesiastica connella frase seducente: piena libertà per la Chiesa, così ora il Ministero prussiano cerca di calmare le l giuste
apprensioni dei cattolici specialmente del Reno e della Westfalia col far credere loro
Ma da molte e svariate conversazioni avute in proposito in questi giorni mi sono potuto persuadere che né i cattolici bavaresi né quelli prussiani si lasceranno ingannare. Essi sanno bene quello che prepara loro la rivoluzione al governo: la separazione cioè dello Stato dalla Chiesa alla maniera di quella deploratissima attuata in Francia e contro questa eventualità essi combatteranno con tutte le loro forze, come già è lecito prevedere.
Il risultato del movimento dei cattolici a cui accennavo è stato questo. La "Deutsche Allgemeine Zeitung" nelN. 6 Numero di ieri (600), che ho
qualun ogni garanzia che niente si farà senza leale considerazione dei giusti
sentimentiinteressi e sentimenti anche dei circoli chiesastici del
popolo prussiano. Niente si farà in fretta. A parte ogni altra
cosail resto, ciò vieterebbe la considerazione della poli
situazione politica generale. Il Ministero prussiano per le scienze, l'arte e l'istruzione
popolare non fa politica di competenza (Ressortpolitik) ma politica di Stato. Non v'è
ragione alcuna di inquietudine per la popolazione cattolica. Una
Non mancherò di informare l'E. V. – appenami giu potrò raccogliere altre notizie,
specialmente sulle conversazioni che sarebbero già intervenute fra il menzionato Ministero e
le Autorità ecclesiastiche circa la gravissima questione, ed intanto chinato ecc.
Online seit 02.03.2011.
Dokument-Nr. 4881
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 26. November 1918
Schreiber (Textgenese)
SchioppaSchioppaBetreff
Intorno alla al progetto governativo prussiano di un della
separazione dello Stato dalla Chiesa in Prussia
Può essere questa anche una mano-
3v
vra elettorale in vista della ventura
Assemblea nazionale, la necessità della quale di convocare la quale al più presto possibile è statauscita abbastanza rinforzata dallanella conferenza tenutasi ieri a Berlino fra i rappresentanti
di tutti gli Stati Federati della Germania., avendo espresso il loro parere favorevole tutti i rappresentanti
della Germania meridionale. An dieser Stelle am linken Seitenrand hds. von Schioppa
notiert: "a capo".Come Kurt Eisner, Ministro Presidente del Governo rivoluzionario bavaresedi Baviera, evidentemente impensierito delle
4r
che la separazione dello Stato dalla Chiesa si farà di pieno
accordo con la Autorità ecclesiastica. Ma da molte e svariate conversazioni avute in proposito in questi giorni mi sono potuto persuadere che né i cattolici bavaresi né quelli prussiani si lasceranno ingannare. Essi sanno bene quello che prepara loro la rivoluzione al governo: la separazione cioè dello Stato dalla Chiesa alla maniera di quella deploratissima attuata in Francia e contro questa eventualità essi combatteranno con tutte le loro forze, come già è lecito prevedere.
Il risultato del movimento dei cattolici a cui accennavo è stato questo. La "Deutsche Allgemeine Zeitung" nel
4v
qui mi pregio compiegare, pubblicava: "In risposta alle
innumerevoli interrogazio[ni] Wort wird von Schioppa nach dem Trennungsstrich nicht zu Ende
geschrieben. per telegrafo e per posta, il Commissario del popolo nel Ministero per le
Scienze, le arti e l'educazione popolare, Corrado Haenisch, ha inviato alla "Rheinische
Zeitung" in Colonia il seguente telegramma: Smentite energicamente le vocinotizie assurde che il Ministero dei culti abbia intenzione di
eseguire la separazione della Stato dalla Chiesa con un colpo di mano, che sorprenda il
popolo, per mezzo di un semplice Decreto affrettato. Certamente la sollecita esecuzione
della separazione sta nella tendenza generale della nostra politica e sono anche già iniziati i relativi preliminari; ma s'intende da sé –
e su ciò regna nel Ministero dei culti completo accordo – che su questi preliminari, coi
quali sono connesse innumerevoli questioni finanziarie, giuridiche e di politica generale
ed in cui entrano anche questioni di politica estera,
saranno intesi an-5r
che i rappresentanti delle chiese. Sono
state già iniziate conversazioni con uomini di fiducia eccliastici [sic] del chiericato e con noti maestri di diritto ecclesiastico. È stata data
5v
dichiarazione ufficiale in
proposito da parte del nostro Ministero sarà pubblicata nei prossimi giorni". Non mancherò di informare l'E. V. – appena