Betreff
Sul
Sull'attentato contro il Vescovo di Augsburg
Come ebbi l'onore di riferire all'E. V. R. col mio rispettoso Rapporto N. 12363 [sic] in data del 23 Febbraio scorso,
p. p., durante la seconda rivoluzione in
di Baviera alla fine dello dello scorso mese, il palazzo vescovile
episcopale di Augsburg venne invaso dai tumultuanti, mentre il Vescovo riusciva a stento a fuggire, rifugiandosi in luogo ignoto. Avendo Essendo poi venuto a conoscere segretamente che egli trovavasi nel Monastero benedettino di S. Ottilien, gli feci credetti opportuno di scrivergli una lettera di conforto. Monsignor de Lingg, il quale ha molto gradito tale attenzione, nella sua lettera di risposta pervenutami ora, mi ha narrato il doloroso incidente nei termini seguenti:
"Circa duecento Spartachiani entrarono all'improvviso nel mio palazzo, tutto saccheggiando e distruggendo. Essi però miravano specialmente a colpire la mia persona 5v
ed avevano avuto l'incarico di assassinarmi, come essi stessi si espressero. Io s
Son salvo per un vero miracolo. Ero
Mi separava da loro separato soltanto da
da
una sottile porta segreta, che essi non avvertirono e da cui furono allontanati grazie al contegno al tempo stesso prudente e risoluto di mia sorella".
Dopo di ciò
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 24. März 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 5241, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/5241. Letzter Zugriff am: 07.10.2024.