Dokument-Nr. 6170
Rossum, Willem Marinus vanLaurenti, Camillo an Pacelli, Eugenio
Rom, 06. April 1921
Regest
Pacelli ließ der Heiligen Religiosenkongregation am 26. Oktober 1920 Informationen über die Angelegenheit der Schwester Maria Restituta von den Missionsschwestern Unserer Lieben Frau von Afrika zukommen. Van Rossum teilt Pacelli mit, dass sich die zuständige Kongregation für die Glaubensverbreitung intensiv mit diesem Fall beschäftigt habe. Damit sie eine endgültige Entscheidung fällen könne, soll Pacelli in Erfahrung bringen, ob die Schwester, die sich derzeit in einem Privathaus in Mindelheim aufhalte, in Zukunft dem Orden fernbleiben oder wieder aufgenommen werden möchte. Van Rossum hält allerdings eine Aufnahme von Maria Restituta in die Linzer Kommunität, der einzigen deutschen der Gemeinschaft, oder auch in eine andere aufgrund der Vorfälle, der Nationalität der Schwester sowie ihres eigenwilligen Charakters für unmöglich. Es wäre daher die beste Lösung, dass Maria Restituta außerhalb der Gemeinschaft bleibe und dass die Kongregation ihr eine bestimmte Geldsumme zukommen lasse, um ihren Lebensunterhalt zu sichern.[Kein Betreff]
La S. V. Illma e Rma dietro richiesta della S. C. dei Religiosi con pregiato ufficio del 26 Ottobre dello scorso anno no. 18386, trasmetteva alcune informazioni riguardanti la regolarizzazione della situazione di Suor Maria Restituta al secolo (Fridia [sic] Ansprenger) delle Suore Missionarie di SS. Signora d'Africa. Questa S. C. di Propaganda, sotto la cui giurisdizione ora dipendono le suddette Suore, ha attentamente esaminata la questione. Ma prima di prendere una decisione in proposito desidererebbe conoscere le intenzioni di Suor Maria Restituta che ora trovasi a Mindelheim in una casa privata.
La prego pertanto di farla interpellare per sapere se intenda rimanere fuori dell'Istituto o essere riammessa. Non Le nascondo però, che dopo i fatti accaduti, sarebbe impossibile il suo ingresso nella comunità di Linz ed anche in altre case, per la sua nazionalità, essendo la comunità di Linz
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la sola Germanica, e per il suo carattere bizzarro. La migliore soluzione, tutto considerato, sarebbe quella che la detta Suora rimanesse fuori dalla comunità, per il cui mantenimento la Congregazione s'impegnerebbe di passarle una determinata somma.
In attesa, prego il Signore che La ricolmi d'ogni miglior bene.
Della S. V. Illma e Rma
Dmo Servo
G. M. Card. van Rossum
Pref.
C. Laurenti Segr