Dokument-Nr. 6601
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 13. Mai 1918
Regest
Aufgrund der bei Gasparri eingegangenen Beschwerden des Kanonikers Eugène Beaupin über die Zustände im Kriegsgefangenenlager Zerbst (Anhalt) bemüht sich Pacelli, eine Verbesserung der Situation vor allem in Bezug auf die Seelsorge zu erwirken. Der Nuntius hat damit den Paderborner Bischof, der auch Verwalter des Apostolischen Vikariats in Anhalt ist, beauftragt. Durch die Kirchliche Kriegshilfe erhält Pacelli die Antwort, dass die Beschränkungen bei der Seelsorge vom Verdacht der Spionage abhingen, die besonders gegenüber dem Priester Dubaut bestünden. Als Verbesserung wurde die Abhaltung von Gottesdiensten und Beichte dem Priester Malecki übertragen. Der Paderborner Bischof Schulte wird in Zukunft jedoch auf das Lager weiter Achtgeben.Betreff
Assistenza religiosa nel campo di prigionieri di Zerbst (Anhalt).
Col venerato Dispaccio del 20 Novembre scorso, N. 477481, l'Eminenza Vostra Reverendissima mi interessava ad ottenere possibilmente qualche miglioramento, in particolar modo per quanto riguardava l'assistenza religiosa, a favore dei prigionieri internati nel campo di Zerbst (Anhalt), e mi ordinava di adoperarmi, affinché avessero a cessare, qualora vi si fossero veramente riscontrati, gli inconvenienti segnalati nei due Rapporti del Rev. Canonico Beaupin, che compio il dovere di ritornare qui acclusi. Mi feci premura, - come ne informavo Vostra Eminenza col mio rispettoso Rapporto del 6 Dicembre N. 2693 -, di2 eseguire gli ossequiati ordini impartitimi con tutto l'interesse che la gravità delle cose denunciate esigeva, incaricando per una speciale ispezione al Campo di Zerbst e per gli opportuni provvedimenti Mon-
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signor Vescovo di
Paderborn, che è pure Amministratore del Vicariato Apostolico di Anhalt, e dalla
cui Giurisdizione vien quindi a dipendere il sopranominato Campo di prigionieri.Ho adesso l'onore di rimettere a Vostra Eminenza la risposta, giuntami ora, dal Kirchliche Kriegshilfe di Paderborn per incarico del prelodato Monsignor Schulte.
Dalla lettura di tale lettera e dei tre Allegati relativi, parimenti qui acclusi, si ricava che, per timore di spionaggio, qualche restrizione è stata fatta, nell'esercizio del S. ministero, ai sacerdoti francesi, e particolarmente al Sacerdote Dubaut, ma che è stato provveduto convenientemente al servizio divino, e che per le confessioni i prigionieri hanno facoltà di valersi, due volte al mese, dell'opera del Rev. Curato Malecki, il quale parla il francese, il polacco e l'italiano. Agli altri inconvenienti minori pare si sia sufficientemente rimediato.
Il prelodato Vescovo di Paderborn non mancherà, ad ogni buon fine, per l'avvenire d'invigilare sull'andamento del Campo sopranominato, e per parte mia, mentre mi protesto di essere sempre disposto ad eseguire quelle istruzioni che all'Eminenza Vostra piacesse eventualmente impartirmi al riguardo, mi chino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑„N. 47748" hds. von unbekannter
Hand, vermutlich vom Empfänger, unterstrichen.
2↑„6 (…) di" „N. 47748" hds. von
unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, unterstrichen.