Dokument-Nr. 804
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 04. Juli 1917
Regest
Gasparri bittet um die Erläuterung einer unleserlichen Passage aus dem Nuntiaturbericht vom 30. Juni 1917. Er glaubt außerdem den Ausführungen Bethmann Hollwegs nicht, dass wegen der Starrköpfigkeit der Entente kein Friedensschluss möglich sei, da sie offenbar ihre Forderungen nach und nach zurückschraube. Im italienischen Volk und Militär scheint sich eine gewisse Kriegsmüdigkeit breit zu machen. Gasparri ist der Meinung, dass eine Päpstliche Friedensinitiative angesichts der aktuellen Lage erfolgversprechend sei und übersendet Pacelli einen Entwurf derselben mit Bitte um Modifikation. Der Nuntius soll die Meinung der Reichsregierung in Erfahrung bringen und sie weiterhin zu Friedensverhandlungen ermuntern.[Kein Betreff]
Ho ricevuto i suoi cifrati del 27 e 30 Giugno p. p. molto interessanti; anche il Santo Padre li ha letti con vivo piacere. Nel cifrario [sic] del 30 relativo alla conversazione avuta coll'Imperatore di Austria, non è stato possibile decifrare una parola, che pure ha una importanza capitale. In esso leggesi: qualche compenso anche soltanto…per non eccitare; ritengo che debba leggersi: anche soltanto economico; ma desidero che V. S. tolga ogni dubbio.
Io non condivido il pessimismo del Sig. Bethmann Hollweg, che cioè la pace per ora è impossibile a causa della ostinazione dei Governanti dell'Intesa, particolarmente di Lord George. Certo sì è che i Governanti dell'Intesa, dopo la risposta data al primo messaggio di Wilson, hanno percorso un lungo cammino, lascian-
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do cadere per
istrada a poco a poco le pretese che rendevano impossibile la pace: Sonnino, per esempio, tre giorni or sono nelle sedute secrete della Camera dei
deputati fu di una moderazione, che recò meraviglia ai socialisti officiali. D'altronde lo
stato di animo del popolo e dell'esercito in Italia è tale da destare serie preoccupazioni.
Anche della Francia avrei molto da dire, ma preferisco astenermene, non essendo egualmente
sicuro delle notizie che mi sono trasmesse. Per queste ed altre considerazioni che sarebbe
superfluo esporre, io ritengo che una proposta di pace, conforme nella sostanza alle buone
disposizioni manifestate alla S. V. dall'Imperatore di Austria e dal Cancelliere
dell'Impero tedesco, fatta al momento opportuno dalla Santa Sede, avrebbe qualche
probabilità di essere accolta.Unisco lo schema delle proposte di pace, che, a parer mio, dovrebbero farsi a tutti i belligeranti o almeno ai principali
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e V. S. è autorizzata a suggerire
telegraficamente le modificazioni che giudicherà necessarie od opportune. V. S. si
accerti nel modo che crederà più conveniente, dovesse anche per questo fare un nuovo viaggio a Berlino: 1 ) quale viso farebbe la Germania a tale
proposto di pace; 2 ) quale sarebbe, a giudizio della Germania, il momento opportuno
per presentarla, se al principio del quarto anno di guerra, o nel prossimo autunno quando
saranno terminate le offensive e ne sarà evidente la inefficacia.Non occorre che le raccomandi di fare tutto il suo possibile affinché la Germania accolga bene una simile proposta, specialmente il N° 2 e 3 ; alla gloria militare essa aggiungerebbe il merito di aver ridato la pace all'umanità ed iniziato una nuova era di civiltà e di benessere nel mondo.
Con sensi di distinta e sincera stima mi pregio raffermarmi
di V. S. Illma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri