Dokument-Nr. 8997
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 18. August 1920

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Situazione politica in Germania – Questione bolscevica
Nel mio R rispettoso Rapporto N. 17150 in data del 26 Giugno scorso, esponendo all'E. V. R. la situazione politica della Germania, accennavo alla debole ed incerta situazione [ein Wort unlesbar]posizione, in cui trovavasi il nuovo Governo del Reich. Tale situazioneEssa tuttavia si è in questi ultimi tempi alquanto consolidata in conseguenza dellaseguito alla situazione politica estera divenuta oltremodo tesa, e la quale obbliga, pur loro malgrado, i partiti di opposizione, di sinistra ad un e di destra, ad una certa riserva.
Il popolo tedesco segue nell'ora presente con viva ansia lo svolgersi degli avvenimenti in Oriente. La vittoriosa avvanzata del bolscevismo sollevasuscitainvero tutta una serie di questioni, di cuidelle quali è attualmente impossibile di misurare la portata e le conseguenze. La Germania studia attentamente come possa sfruttare a suo favore quegli avvenimentieventi. Essa firmò il trattato di Versailles a denti stretti e senza interno consenso, sebbene, almeno per ciò che riguarda la parte più sana della popolazione, colla volontà di eseguirlo in quanto
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nei limiti del possibile, ma pur colla convinzione che molti degli articoli siano eranofossero inattuabili. Costretta dalleacircostanzeforza, la Germania appose la sua firma al trattato, però colla segretaintima speranza di una futura revisione. Molti, non già tra gli uomini politici, ma fra il popolo, avevano sperato creduto pensatoconfidato che tale revisionequestaavevaavrebbe avuto principio a Spa; ma questatale attesa però rimase delusa e gli accordi ivi conclusi, vengonola cui accettazione fu strappata ai negoziatori tedeschi colla minaccia della immediata occupazione del bacino della Ruhr, vennero qui considerati come una nuova imposizione, la quale riduceva la Germania all'impotenza ed esigeva condizioni economiche quasi im assai difficilmente eseguibili. La firma di quegli accordi fu strappata ai negoziatori tedeschi dacolla minaccia dell'occupazione del territorio della Ruhr. Ma, sebbMa quantunque la Germania abbia dovuto piegarsi ancora una volta di fronte alla potenzainflessibile volontà della Francia, tuttavia non ha deposto del tutto la speranza della revisione delle condizioni di pace, soltanto collacon questa differenza però che , oraessa ora sil'attende non più dalla moderazione dell'Intesa, ma piuttosto dallo svolgersi incalzante degli avvenimenti politici, i quali,(così qui si pensa )o si spera, dai più) comunemente) mostreranno in un avvenire non lontano che la cosiddetta "pace" di Versailles è un assurdo internazionale e rappresenta soltanto un episodio nella storia dei giorni stra nostri.
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Ora appunto molti credono di vedere nello svolgim negli avvenimenti russo-ipolacchie nel crollo della Polonia l'inizio di questa forzata revisione del trattato di Versailles. La formazione del nuovo Stato polacco ha costato alla Germania incalcolabili sacrifici alla Germania, la quale ritiene cheinoltre come assolutamente necessario per le sue relazioni commerciali colla Russia di avere con questa confini immediati; ciò che invece ha precisamente voluto impedire l'Intesa nel trattato anzidetto. Ciò po
Ciò posto, èDopo quanto si è esposto, riesce ben comprensibile che come, di fronte all'avanzata degli eserciti russi, i quali si trovanohanno ormai raggiunto i confinile frontiere della Prussia orientale, una notevole parte della popolazione tedesca, spinta dalla disperazione,mentre gli elementi radicali di sinistra, che aspirano ad una nuova rivoluzione ed allo stabilimento della Repubblica soviettista e della dittatura del proletariato, hanno preso nuovo vigore ed impulso, dall'altro canto, una non trascurabile parte della popolazione tedesca, massime fra gli elementi i nazionalisti ed i conservatori,voglia profittarebrami di trar profitto dalle attuali circostanzecongiuntureede di unirsi col Bolscevismo per spezzare coll'aiuto di questo le catene di Versailles. È questo il cosiddetto Bolscevismo nazionale. IlL'attuale Governo del Reich è alieno da que taletal movimento ed intende di osservare lealmente la dichiarata neutralità. nella guerra russo-polacca;Pericolissimo [sic] sarebbe però tuttaviase l'Intesa intendesseavesse in animo volesse(il che è stato però negato in verità smentita) di mandare in aiuto della Polonia delle truppe attraverso la Germania, giacché ciò sarebbe senza dubbio il principio delle intende di osservare lealmente la dichiarata neutralità nella guerra russo-polacca ed è alieno da quel movimento, il quale, frutto della disperazione, non farebbe in ultima analisi che consumare la completa rovina della Germania, gettandola nell'anarchia e nel caos;
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più gravi complicazioni, ma ognun vede, quale graveserio pericolo esso costituisca per la Germania per l'Europa. Alcuni giorni or sono, il notissimo deputato bavarese al Reichstag Dr. Heim (abbastanza bene accetto agli ambienti francesi per le sue tendenze ultra-federalistiche ed antiprussiane), pur riconoscendo almeno in parte foncome non del tutto infondate alcunele preoccupazioni della Francia di fronte alle persistenti tendenze aggressive di certialcuni circoli prussiani, aggiungevami tuttavia che esser egli sicuro che, se l'Intesa, e specialmente la Francia, continuerà a spingere colla sua politica la popolazione tedescatedesca alla disperazione, in men di due anni gli eserciti russo-tedeschigermanici saranno a Parigi. Checché voglia pensarsi di questa ardita profezia del bollato deputato bavarese, è certo che l'Intesala Francia, con una chiara visione della realtà dovrebbese vuol intende di seguire una politica saggia e previdente, dovrà tener conto della gravità della suesposta situazione.
Nel bacinoterritorio della Sarre appartenente alla Diocesi di Treviri è scoppiato dain questi ultimi tempirecentemente uno sciopero d'impieimpiegati. In questa occasione sono stati – così almeno si afferma – arrestati dalle Autorità francesi anche altresìanche sacerdoti cattolici, senza motivo sufficiente, – così almeno si afferma – dietro denunzia dei soliti socialisti indipen-
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indipendenti [sic]. A quanto mi è stato pure riferito, l'indignazione del popolo per l'arresto ed in parte anchealtresì per il poco degno trattamento dei suddetti ecclesiastici sarebbe vivissima, e si vorrebbe che una Commissione neutrale compiesse una inchiesta al riguardo.
Avevo appena finito di scrivere queste linee, allorché è venuto stamane versodopo mezzodì a visitarmi il Sig. Ministro-Presidente bavarese, Sig. von Kahr, allo scopo appunto di prev appunto di parlarmi del Bolscevismo, che egli considera come la più grave questione mondiale del momento. I Russi, mi ha egli detto, assicurano ora che non oltrepasseranno la frontiera tedesca; ma, secondo le notizie da lui ricevute, essi nella loro fine astuzia se ne astengono soltantoper ora unicamente perché intendono di preparare intanto collaprima con una [ein Wort unlesbar] abile propaganda, il terreno, in German soprattutto nella Germania del Nord centrale e settentrionale, il terreno per una nuova rivoluzione comunista, il cui trionfo consacrerebbe l'unione della Russia e della Germania bolsceviche. D'altra parte gli elementi
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conservatori e patriottici, ossia i cosiddetti bolscevichi-nazionali, tendono sempre più ad unirsi coi Russi, per piombare poi sulla Francia e liberarsi dal trattato di Versailles. Questo movimento bolscevico-nazionale, ha aggiunto il Sig. von Kahr, secondo le sue informazioni, si diffonde, secondo le sue informazioni, largamente nella Prussia orientale, anche nelle file dell'esercito o(Reichswehr). Se la fusione e la vittoria di queste varie tendenze avvenisse, sarebbe la catastrofe non solo della Germania, ma dell'intiera Europa. Il Sig. Ministro-Presidente pensa che forse la Baviera, insieme cogli altri stati della Germania meridionale, potrà eventualmente esercitare un'azionecostituire un'azione efficace per l'ordine contro la minacciamarea bolscevica. E perciò, ha egli affermato, che il Governo bavarese non intende a nessun costo di sciogliere e di disarmare la guardia civica o Einwohnerwehr, la quale è l'unica garanzia per la tutela dell'ordine pubblico. Avendo io osservato che la Germania aveva tuttavia assunto un tale obbligo nella Conferenza di Spa e che, in caso d'inosservanza, la Francial'Intesa avrebbe occupato il bacino della Ruhr, egli mi ha risposto che anchea Berlino si è persuasi essere tale occupazione questiouna questione di tempo; la Francia esserè decisala Francia è (e di ciò è sarebbe persuaso anche il Governo di Berlino) è risoluta a compierlae in ogni modocaso ed è quindi soltanto tale occupazione, la quale èsarebbe quindi soltanto questione di tempo. inevitabile ed una questione soltanto
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di tempo. Temo che questo modo di ve questa soluzione del Sig. von Kahr sia un po' semplicista e ch'egli non misuri forse pienamente le incalcolabili conseguenze di quell'occupazione per la Germania, la quale, se venisse a perdere altresì l'Alta Slesia, rimarrebbe assolutamente senza carbone. Ad ogni modo il Sig. Ministro-Presidente, il quale, come mi ha dettoaffermato, ha esposto le sue vedute con intiera franchezza anche a questo Ministro di Francia, Signor Dard, ha concluso dicendo che aveva voluto mettermi al corrente della situazione, ed io da parte mia l'ho assicurato che mi sarei fatto un dovere di riferire tutto senza indugio alla S. Sede.
Dopo di ciò, chinato
5r, oberhalb des Textkörpers, hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 18. August 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 8997, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/8997. Letzter Zugriff am: 27.12.2024.
Online seit 20.12.2011, letzte Änderung am 23.02.2017.