Dokument-Nr. 9053
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
[München], 17. Januar 1919

Schreiber (Textgenese)
MörnerSchioppa
Betreff
Dopo le elezioni del Landtag Bavarese
Nell'esporre a V. E. R., col mio rispettoso rapporto N°118 11286, in data del 14 Decembre p. p., i timori e le speranze intorno alle Elezioni del Landtag Bavarese, dicevo: "Se la crisi Bolcevica [sic] sarà superata, si può avere fiducia che la "Bayerische Volkspartei" abbia la maggioranza."
Infatti la crisi Bolcevica, almeno pel momento, è stata superata. Le sanguinose giornate di Berlino, dove il Bolcevismo ha fatto centinaia di vittime e danneggiato immensamente la città e la sua vita sociale, economica e finanziaria, hanno talmente scosso il Governo di Monaco, che esso ha preso ener-
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giche misure contro i Bolcevichi locali e le Elezioni si sono potute svolgere con una tranquillità tale, che non aveva precedenti neppure in tempi normali. Così il popolo ha potuto liberamente esprimere la sua volontà e la Bayerische Volkspartei (come ho riferito a V. E. nei miei cifrati N. N. 286 e 290) ha avuta la maggioranza.
Fu vera gloria? Se si considera il passato, in cui il Centro aveva l (dal quale la Bayerische Volkspartei è emanata) aveva la maggioranza assoluta ed era arbitro della situazione politica in Baviera, bisogna dubitarne; giacché la maggioranza, ottenuta ora dalla Bayerischen Volkspartei è solamente relativa, e non la metterà in grado di esplicare il suo programma, come dirò appresso. Se si considera invece il presente, agitato da una corrente rivoluzionaria come mai nell'indietro e turbato dalle conseguenze multiformi di una guerra perduta, è stata una vera
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gloria della Bayerischen Volkspartei avere impedito che il Socialismo ed il Liberalismo avessero una quella maggioranza, che era l'ideale e lo scopo supremo della Rivoluzione.
Come ho accennato nel mio cifrato N° 290 il risultato delle Elezioni non è completo. Il Palatinato occupato non voterà che il due del prossimo Febbraio. È opinione generale che i voti di questa parte della Baviera rafforzeranno il partito socialista e la Deutsche Volkspartei, ma non tanto da dare loro la maggioranza a questi due partiti, sebbene a soltanto potranno creare una maggiore una maggiore parità tra i Socialisti e la Bayerische Volkspartei.
Data questa situazione si può prevedere nelle linee generali quale sarà la fisionomia del nuovo Landtag Bavarese, sia nelle questioni politiche che nelle questioni religiose.
Da uomini politici, serii e competenti si crede e si spera che dal futuro Landtag sia formato un governo di sinistra
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composto proporzionalmente da membri del partito socialista e della Deutsche Volkspartei. Si vorrebbe escludere non solamente un governo formato in maggioranza da rappresentanti dalla Bayerischen Volkspartei, ma si vorrebbe che nessun rappresentante di questo partito fosse al governo. Si dice che la Bayerische Volkspartei abbia fatte delle affermazioni troppo compromettenti in favore di una restaurazione monarchica, e che perciò un governo, anche in parte form composto da membri della Bay. Volkspartei, scatenerebbe senza meno la guerra civile in Baviera con tutte le sue terribili conseguenze, contro la quale questo partito non avrebbe sufficiente forza per potere rimettere l'ordine.
Quanto alla questione Religiosa, la situazione in seguito alle Elezioni si delinea così: la Bayerische Volkspartei, come ho detto sopra, non può svolgere da sé sola il suo programma di politica religiosa. Ugualmente il partito Socialista non può
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da sé solo attuare la sua Politica Ecclesiastica, giacché né l'uno né l'altro di questi partiti hanno la maggioranza assoluta, ed invece le loro forze si equilibrano. Tutto perciò dipende dall'atteggiamento che prenderanno gli altri due partiti, che seguono la graduatoria della votazione, cioè la Deutsche Volkspartei e la lega Bavarese dei contadini. Ora è chiaro che tanto la Deutsche Volkspartei (Liberali e Progressisti) quanto la Lega dei contadini (Radicale) non andranno nella questione Religiosa colla Bayerischen Volkspartei. Dunque andranno coi Socialisti. Fino a che punto? Per intenderlo basterà esporre il programma di politica religiosa della Deutsche Volkspartei. Esso si compendia nei seguenti articoli:
1) Piena libertà di fede e di coscienza. Uguaglianza e tolleranza religiosa.
2) Libertà di indagini scientifiche e dell'insegnamento.
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3) Libero esercizio della religione ma sotto il dritto di supremazia dello Stato.
4) Le corporazioni religiose devono considerarsi come enti pubblici e giuridici col diritto di esigere tasse e di una amministrazione autonoma. Dev'essere lasciato il patrimonio alle parrocchie ed alle chiese senza per altro il riconoscimento di un dritto speciale e coll'obbligo di adempire a tutti i doveri verso lo Stato.
5) La scuola è considerata come affare della popolazione, ma deve stare non sotto l'ispezione della Chiesa ma sotto quella di persone competenti delegate dallo Stato. L'istruzione religiosa dev'essere data nelle scuole secondo la volontà dei genitori, senza però che sia esercitata una pressione per prendervi parte. Questo programma è esposto più ampiamente nell'Opuscolo qui accluso in cui è pubblicata una Conferenza "Staat und Kirche" tenuta per incarico ufficiale del Partito dal Prof. Rothenbücher.
Data Considerando pertanto questa situazione dei partiti e questo programma di politica religiosa della Deutsche Volkspartei che, come ho detto ha è il partito che deciderà, si può
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mi pare, venire a questa conclusione. Si avrà la separazione della Chiesa dallo Stato perché la vorranno i Socialisti, la Deutsche Volkspartei, la Lega dei Contadini ed i partiti minori: Nazionale Liberale, Medio, Socialisti Indipendenti. La separazione però non sarà alla maniera di quella attuata in Francia, perché i Socialisti Democratici ed Indipendenti, che la vorrebbero così, rimarranno in minoranza contro gli altri partiti, (esclusa naturalmente la Bayrische Volkspartei, che non la vuole affatto) I i quali vogliono la separazione dello Stato dalla Chiesa, ma alla maniera di quella che vige in America del Nord. – Quanto alla scuola bisognerà disp deporre qualunque speranza per la scuola confessionale.
Le Elezioni hanno portato il loro controcolpo anche sull'attuale Governo provvisorio. I Socialisti
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indipendenti, di cui è capo l'attuale Ministro Presidente Kurt Eisner, sono rimasti in una schiacciante minoranza. Kurt Eisner, per salvare se stesso ed il suo partito, ha fatto un appello disperato per l'unione dei Socialisti Indipendenti con i Democratici, ma questi ultimi hanno recisamente rifiutato. È chiaro che la situazione politica del Ministro Presidente, come pure del Ministro per gli affari sociali e di quello per le finanze, (anch'essi appartenenti Socialisti indipendenti) è notevolmente scossa dopo questo mortificante rifiuto; ma molti dubitano che Kurt Eisner voglia lasciare il potere.
Ho scritto al principio di questo rapporto che la crisi Bolcevica in Baviera almeno
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per ora è stata superata, perché con ragione si teme che qui il Bolcevismo riprenderà vita e forze nelle prossime settimane, a causa della situazione alimentare e finanziaria. Tutti gli opifici industriali vanno chiudendosi per mancanza assoluta di carbone e di materie prime. La disoccupazione aumenta di giorno in giorno in modo preoccupante. La fame e la miseria crescono spaventevolmente. In tali condizioni non si può prevedere quali orribili disordini si preparano dai Bolcevichi, domati ma non vinti, nei prossimi giorni.
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Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 17. Januar 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9053, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9053. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
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