Dokument-Nr. 9162
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 02. November 1919

Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistSchioppaPacelliPacelli
Betreff
Del Santuario della Dormizione
Appena mi pervenne il venerato Dispaccio di V. E. R. N. col quale Ella mi inviava larichiesta dichiarazione, rilasciata dai PP. Benedettini belgi relativamente al Santuario della Dormizione in Gerusalemme, mi affrettai a trasmettere il documento stesso al Signor Principe Salms, Vice-Presidente della Società tedesca pei Luoghi Santi.
Ora il suddetto Principe mi indirizzala seguente lettera, che, tradotta, mi do premura di qui appresso trascrivere. "Ringrazio vivamente Vostra Eccellenza della trasmissione della dichiarazione che i Benedettini belgi hanno rilasciato in occasione della loro installazione sul monte Sion a Gerusalemme. Sfortunatamente essa è soltanto in favore dei Benedettini tedeschi. Non posso perciò di omettere di insistere ancora una volta che i Benedettini di Beuron hanno amministrato la "Dormizione" solamente in nome della Società tedesca dei Luoghi Santi come mi permisi di far rilevare distesamente nella lettera del 6 Settembre. La detta Società, come mandataria dei Cattolici tedeschi, è la sola proprietaria del menzionato Santuario. Quindi non i Benedettini mala Società desideri riprendere quel Santuario, i Benedettini belgi sono tenuti ad obbedire a tale desiderio. Essendo forse ciò ignoto a Roma al tempo della tradizione del
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Santuario, per noi sarebbe importante ed un vero obbligo di giustizia di rettificare questo punto in sede opportuna e farlo mettereagli Atti.
Come Vice presidente della Società mi sento tanto più obbligato a manifestare tale richiesta, quanto più sarà difficile tranquillizzare la popolazione cattolica, molto depressa, a causadella "pace" che ancora nonhaeliminati tutti i nemici, principalmente fra membri di associazioni cattoliche, come hanno dimostrato gli avvenimenti di questo ultimo tempo
Così sentiamo che i Benedettini di Beuron cederanno il Collegio greco in Roma ai Benedettini belgi ai Benedettinidi Sion, che languono in prigione inEgitto, è stato permesso il ritorno in Germania, ma non in Gerusalemme, e nessuna voce si è levata nel mondo a protestare. [L'] invito ai tedeschi al Congresso di Palestina andò in fumo per la opposizione del Clero francese. Soltanto il nostro vivissimo desiderio di non creare difficoltà contro questo importantissimo Congresso e preparare un ponte per ulteriori trattative nel mondo cattolico ci ha indotto di passar sopra aqualunque sentimenti di rammarico e aspettare l'invito pel Congresso medesimo.
Vostra Eccellenza vede da questi pochi esempi che vi sono in Germania sufficienti elementi i quali seguendo l'impulso del Santo Padre, desiderano collaborare alla riedificazione del mondo, specialmente del mondo cattolico, ma che non è loro facilitato questo compito. Se, malgrado ciò, non disperiamo, si deve alla illimitata fiducia che nutriamo verso la Santa Sede, che ha saputo, anche durante la guerra, addimostrarsi l'unico rifugio della giustizia cristiana.

Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 02. November 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9162, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9162. Letzter Zugriff am: 29.12.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 24.06.2016.