Dokument-Nr. 9165
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 15. Juni 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sulla lettera al Cardinale Bourne
Personale
S. E. il Sig. Barone von dem Bussche, SottoSegretario di Stato per gli Affari Esteri di Berlino, di passaggio iersera per Monaco, ebbe la cortesia di dedicare a me quasi intieramente la sola ora l'unica ora, che, fra un treno e l'altro, egli ha passato trascorsoe in questa città presso il Sig. Conte von Zech, Incaricato d'Affari di Prussia, dal quale si è recato recò a desinare.
P Ne profittai per raccomandargli vivamente le caritatevoli domande che, in nome della S. Sede, presento al Governo Imperiale a in nome della S. Sede, assicurandolo al tempo stesso che la S. Sede medesima, qQuesta, dal canto suo, fa colla massima premura quanto è in suo potere a favore delle richieste del Governo medesimo. Il Sig. SottoSegretario di Stato, pur mostrandosi grato per tale assicurazione, obbiettò la spiccata intesofilia di V. E. R. Io replicai con energia
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che in Germania non si conoscono affatto i veri sentimenti dell'E. V., la Quale in questo tremendo conflitto ispira tutta la Sua vasta op azione alla più scrupolosa imparzialità, del che io e che e di ciò potevo io ben esser garante rendere testimonianza io stesso, che per ragioni di ufficio avevo avuto lungo tempo l'onore di esserLe esserLe così vicino. Il Signor Barone allora mi citò a conferma del suo giudizio la recente lettera di V. E. all'Emo Sig. Cardinale Bourne, Arcivescovo di Westminster. Risposi che ero subito che, per grazie a comunicazioni avute direttamente da Roma, ero con mia soddisfazione in grado di spiegargli il senso esatto di quella lettera, che illustrai quindi a norma in conformità delle considerazioni svolte da nel venerato Dispaccio di V. E. N. 64859 in data del 1° Giugno, giuntomi ieri l'altro, promettendogli altresì d'inviargli senza indugio (come ho già fatto) per maggior chiarezza un apposito Pro-Memoria. Debbo confessare che il Sig. SottoSegretario di Stato trovò a prima che la soddisfacente spiegazione da me fornitagli non corrispondeva troppo al testo della lettera; mi promise tuttavia che
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avrebbe considerato meglio e con maggior calma la cosa. Io lo pregai altresì di adoperarsi perché fossero possibilmente evitate spiacevoli polemiche giornalistiche al riguardo.
Nel rendere di ciò intesa l'E. V., m'inchino umilmente Vorrà perdonarmi V. E. se con tanta franchezza ho Le ho riferito la suesposta conversazione; ma il non farlo mi sarebbe sembrato un mancare alla mia leale e sincera devozione verso la di Lei veneratissima ed amatissima Persona. Dopo di che, chinato umilmente
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 15. Juni 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9165, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9165. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 17.06.2011.