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Attacchi contro un futuro Concordato col Reich e colla Prussia
- L'ex Dichiarazioni dell'ex-Cancelliere Michaelis sull'azione
pontificia per la pace nel 1917
Nel mio rispettoso
ossequioso Rapporto N. 33567 in data del
12 corrente, relativo al noto Memoriale sulla politica dei cattolici
tedeschi, ebbi occasione di accennare ai pericoli, che derivano
rappresentano per gl'interessi della Chiesa cattolica in Germania i partiti così di sinistra
come di destra. Due avvenimenti della scorsa settimana, che oggi
si chiude vale a dire il Congresso del partito socialista in Heidelberg ed il Sinodo
provinciale protestante del Brandenburg, sono venuti a confermare quella esposizione. Ed
quanto ivi rispettosamente esposi. Ed infatti il menzionato
Congresso ha deliberato la più energica e fiera opposizione contro
il
al nuovo progetto di legge scolastica per il Reich, perché
favorevole alla scuola confessionale, rendendo così
e si è dichiarato in pari tempo contrario alla al Concordato,
rendendo così ancora una volta manifesto il profondo abisso, che esiste fra
separa le teorie socialiste e la
dalla dottrina cattolica. Ciò è stato rilevato anche dalla stampa
del Centro ed avrà, se non fosse altro, il vantaggio di rendere più
chiare agli occhi di molti le insormontabili divergenze, che separano
dividono i due partiti.
campi. -
(1)
Ma più ancor più odiosao, se fosse possibile,
si può ben dire, è statao
la cos l'atteggiamento dell'anzidetto Sinodo, del
15v
come l'E. V. R. potrà rilevare
dalla dal qui acclusao
relazione apparsa sulla
numero numero (N.4411 del 18 corrente) della Tägliche Rundschau
.
(Allegato I). Il pastore protestante Doehring, noto per
il suo fanatismo anticattolico, ha trattato espressamente la questione della conclusione di
un Concordato colla S. Sede, che ha qualificato come "parte integrante della
controriforma romana" e come "atto finale dell'accerchiamento della Germania con popoli
dipendenti da Roma". Dopo la di lui relazione il Sinodo
ha
approvòato all'unanimità la seguente deliberazione (cfr. Tägliche Rundschau
N. 412 dello stesso giorno): "Il Sinodo provinciale della Marca del Brandenburgo si
pronunzia risolutamente contro la conclusione di un Concordato colla Curia Romana,
poiché vede in esso un pericolo per la [tute] conservazione della'autorità e della sovranità dello Stato, un
pregiudizio della
per la libertà dello sviluppo della cultura, specialmente della
scuola, ed una minaccia per la pace confessionale. Esso chiede che un regolamento
eventualmente necessario delle questioni da risolversi fra gli Stati e Roma si attui,
sull'esempio del Württemberg, in via di
legislazionetiva
da parte dello Stato secondo le norme della Costituzione
germanica e del Reich tedesco. Esso attende dalle Autorità ecclesiastiche che la
tutela degli interessi [ein Wort unlesbar] della Chiesa evangelica non venga, sul
modello della conclusione del Concordato bavarese, mescolata colle trattative fra Stati
e Curia". Fu
È stato inoltre risoluto, parimenti
ha deliberato al
all'unanimità, di indirizzare il
seguente proclama
un proclama (di cui l'E. V. troverà il testo nel succitato
accluso
Allegato I) alle comunità [catto] "evangeliche" della Marca del
Brandenburgo, per
affine di "risvegliare la loro vigilanza
contro il tentativo, di Roma,
di Roma, perseguito
di penetrare nel [ein Wort unlesbar] nella terra evangelica
della Marca, intrapreso da Roma, massime negli ultimi anni, con sempre maggior
mancanza di riguardoi
,." "Rendetevi pienamente conto (così prosegue
continua il detto proclama) che, per citare soltanto un esempio,
anche le molte Suore, che vedete ora nelle nostre strade, per quanto esse qua e là prestino
opera di soccorso, tuttavia non sono in ultima analisi che l'avanguardia, con cui il Papa vi
vuol togliere la vostra fede evangelica. Giacché appunto in
questo16r
momento, in cui egli prepara intieri eserciti di
monache per offrirvi i loro servigi, si adopera sta adoperando con ogni zelo
per mediante il suo iIncaricato politico, il Nunzio stabilitosi in Berlino,
per venire a capo di un cosiddetto Concordato, preferibilmente col Reich, ma almeno
colla Prussia. Lo scopo è di guadagnare una influenza molto più diretta,
che non avesse sinora a sua disposizione, sull'atteggiamento spirituale della
Nazione tedesca. - Con ciò le i contrasti confessionali nella patria tedesca vengono
inaspriti in modo imperdonabile [inescusabile] e
ingiustificabile e la pacifica convivenza dei membri cattolici ed
evangelici del popolo tedesco è resa estremamente più difficile. ... In nessun modo la
causa della Chiesa Evangelica deve essere mescolata colla coi provvedimenti
legislativi, che la Chiesa cattolica richiederà per la assicurare i propri interessi
nelle imminenti trattative col Reich o collo Stato (prussiano). Noi evangelici, se
seriamente lo vogliamo, siamo abbastanza forti per tutelare il buon diritto della nostra
Chiesa, a cui tanto deve il nostro popolo".
e la nostra cultura".
È da notare che la Tägliche Rundschau passa nel pubblico in
qualche modo come organo ufficioso del Sig.
Ministro16v
degli Esteri, Dr.
Stresemann,,
sebbe sebbene non sia probabile che questi abbia avuto previa notizia di simile
della surriferita pubblicazione. Ho tuttavia creduto
stimato necessario di muovere nel Ministero degli Esteri lamento per
l'oltraggio fatto alla Sovrana Persona del Santo Padre ed alla Sua Rappresentanza
diplomatica in Berlino
presso il Reich
, e presso il Governo prussiano, ed ho espresso la mia sorpresa che,
mentre
si sono
si attacchi
orga giornali appartenenti ai a partiti governativi, quale è ad ogni modo la
la sunnominata
Tägliche Rundschau, riproducano attacchi
divulghino falsi giudizi
di intolleranti protest
di fanatici protestanti contro il definitivo trasferimento del
Nunzio ina Berlino, per il quale il m
invece lo stesso Dr
Stresemann ha tanto insistito,
insistito già così fortemente, ed anzi in modo anzi che oltrepassava talvolta forse anche i limiti del ragionevole. Mi [Caso] si è lasciato sperare che
il Ministero medesimo troverà il mod qualche forma di
via per riparare a tale
così ingiusta offesa.
Ad ogni modo, ho creduto mio dovere di
riferire quanto sopra all'E. V., perché è un chiaro sintomo del fiero
dell'odio
dell'asprezza dei sentimenti
anticattolicoi ed antiromanoi dominanti attualmente nella Prussia.17r
Al suddetto
summenzionato Sinodo provinciale, ha
preso
come l'E. V. rileverà pure
parimenti
dall'Allegato I, ha preso parte anche il Sig. Dr. Michaelis, già
Cancelliere dell'Impero
nell'estate del 1917, il quale ha creduto di difendersi contro gli attacchi
le accuse ripetutamente
mossiegli
,
da varie parti,
massime
(
e,
sembra debba ben ammettersi,
sembrami, a dire il vero,
non senza
talune
esagerazioni
)
- e, a dire il vero, non senza talune esagerazioni -
e recentemente ancora
di recente
dal noto pubblicista cattolico Sig. von Lama, d di
aver
essere, cioè, egli, cioè, la
colpaevole
dell'insuccesso
del mancato successo dell'azione pontificia per la pace in quell'anno e della cosiddetta offerta di pace dell'Inghilterra
per la pace in quell'anno. V. E. ricorderà infatti senza dubbio
come, in esecuzione delle venerate istruzioni impartitemi col
venerato Dispaccio N. 40956 del 24 Settembre 1917, cui era acclusao
la comunicazione
il telegramma del Governo inglese
britannico consegnato all'E. V. dal
cotesto
Sig.nor Ministro della Gr
d'
d'd'Inghilterra, diressi al Sig. sunnominato
Cancelliere una Nota in data del 30 di quello stesso mese per chiedere una dichiarazione
ufficiale e precisa intorno al Belgio. La risposta del Dr Michelis [sic] in
data 24 del seguente mese di Settembre fu, come è noto,
risaputo, in realtà del tutto equivoca ed insufficiente.
Ora p invece, [secondo] - sempre secondo la
relazione della Tägliche Rundschau, che non è stata, a
sinora, a
quanto io sappia, sinora
rettificata
-, il Dr
riprodotta poi da molti giornali, -
senza
ma che non è stata sinora, a
l'ex-Cancelliere ha affermato, con un
che "la cosiddetta offerta di pace dell'Inghilterra fu semplicemente
una
la
lettera di un benevolo e ragguardevole uo-17v
mo privato di Londra". Contro
A A siffatta
simile
tale fantastica affermazione siffatta falsificazione che, che [espressione] del Dr
Michaelis,
alla
cui
quale
l'anzidetto giornale attribuisceva una "importanza storica mondiale", mi è sem parso necessario di far pubblicare sulla
che venisse rettificata
di far opporre
contrapporre sulla stampa
cattolica per mezzo della Katholische Korrespondenz
, (Allegato II), senza che la Nunziatura apparisse in alcun
nessun modo e in base soltanto ai documenti già pub così
di pub
noti
pubblicati, una rettifica, che mi permetto di inviare parimenti
egualmente qui compiegata all'E. V. (Allegato II).
Dopo
di ciò, chinato
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 23 September 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 18235, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/18235. Last access: 28-09-2024.