TEI-P5
                        
                            Document no. 2871
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Con venerato Foglio N. 5/17 in data del 7 Gennaio 1917
        l'Eminenza Vostra Rma affidava al compianto mio Predecessore Mons. Aversa l'incarico di
        far pervenire a ciascun Ordinario della Germania 
                                una copia di un qQuestionario, compilato da cotesta S. Congregazione allo scopo di
        aver precise notizie sullae condizioni dei Seminari, e lo interessava al tempo stesso
        di trasmettererimettere poi alla medesima S. Congregazione le risposte, che
        gli sarebbero pervenute, insieme alle osservazioni, alle proposte ed ai consigli, che avesse
        creduto utile di aggiungere.
La trasmissione del detto qQuestionario fu curata, dopo la morte del sullodato Mons. Aversa (avvenutap della S. Sede, il quale,inoltre inviò all'E. V. in data del 14 Maggio 1917 un
            dettagliato Rapportocon Rapporto N. 297, in data del 14 Maggio seguente inviò[altresì]all'E. V. un
                                oadettagliata
                                studiorelazione intorno alle Facoltà teologiche nelle Università
        della Germania, cui pure riferivasi il succitato Foglio N. 5/17.
Al mio arrivo in Monaco verso laalla fine del predetto mese di Maggio non tutti gli Ordinarivari Vescovi non avevano ancora risposto al qQuestionario, di guisa che anzi dopo alcun tempo stimai opportunod'inviare di far<ne> pervenire ai
            <di spedire alle diocesi,
                            le q
                            dalle quali> un duplicato di cui non era giunta la richiesta relazione,
            di spedir loro un duplicato del q
                                Questionario medesimo. Nonostante questa nuova insistenza, mancano manca
                                va mancavano,<tuttora> la relazione
                                risposta
                            di alcune diocesi.
Gli Ordinari, che hanno inviato la richiesta relazione, sono i seguenti in ordine alfabetico: Augsburg,o Augusta,Bamberga, Breslavia, Colonia, Ermland.sino a questi ultimi tempi, le risposte delle diocesi di Monaco-Frisinga,
            Culma, Fulda e Treviri. Per una terza volta ho cortesemente pregato le relative Curie a
            favorirmela, fanno tuttavia ancora difetto quellae di Culma e di Treviri.
                            
Le eccezionalissime circostanze create dalla guerra mondiale e poi anche più dai movimenti rivoluzionari in Germania hanno reso finora del tutto impossibile di preparare un qualsiasi piano di utili e pratiche riforme nei Seminari. Attualmente, sebbene la situazione politico-sociale sia tuttora assai instabile ed incerta, sembra nondimeno giunto il momento di cominciare ad attuare almeno alcunialcuni di quei provvedimenti, che sembrano più necessari ed urgentinecessari ed urgenti, riservando a tempi men sfavorevoli una completa opera di restaurazione.
A tale scopo mi permetto di sottoporre al superiore giudizio dell'E. V. un progetto di Istruzione(Alleg. I), ove quei [ein Wort unlesbar] punti sono
            toccati, e da inviarsi,che da cotesta S. Congregazione
                                chepotrebbe essere inviata,se così piaceràse
                                al a cotesta S. Congregazione,così giudicherà conveniente, ai Vescovi della Germania., ma che non dovrebbe essere, a mio umile [avviso] parere, resa di
            pubblica ragione, almeno sul principio. Nel compilarla mi
            sono studiato di avere il più possibile in considerazione i bisogni, gli usi e la
            mentalità del paese, e mi son valso sia delle informazioni contenute nelle
                rRelazionio risposte anzidette, siacome di altre notizie che ho raccolto da varie fonti competenti,e sicure.
                            degli spiriti, profond
                intellettuale, di questo popolo, profondamente diversa da quella del dei
                popoli delle popolazioni latinie. Perciò molte cose in quella
                Istruzione sembreranno all'E. V. ovvie, note e chiare per se stesse, e
            tali certo sarebbero, se essa fosse diretta, per esempio, agli Ordinari d'Italia,
            ma non lo sono invece qui, ove, per quanto fiorenti appariscsono le discipline
            positive, altrettanto insufficiente è la cultura speculativa e scolastica, ed ove è
            quindi, a mio subordinato parere, conveniente, (come ho potuto persuadermi anche
            parlando anche con qualche professorie di teologia dogmatica,)di
            esporre e spiegare quei punti. Nella introduzione vienene
                viene è raccomandataconverrebbe, a mio umile avviso, raccomandar
                            ene
                            caldamente ai Vescovicon calde ed acconcie parole ai Vescovi l'applicazione della Istruzione medesima a riguardo di tutti i chierici
                dellae loro
                rispettivae
        diocesi, con che resterebberorestano evidentemente compresi anche quelli, i quali studiano nelle
        Università e nei Licei dello Stato, senza senza tuttavia far espressa menzione
        delle une e degli altri espressa menzione, e ciò affine di evitare difficoltà e d in
        questo punto estremamente delicato. – Inoltre, siccome il materiale ottenuto colle suddette
                rRelazioni non
        sembra sufficiente per formarsi
                                acquistare formarsi un'idea completa ed esatta p in ciò che concerne
        la formazione spirituale e scientifica dei chierici, e poiché, d'altra parte, non basterebbe
            nemmeno a tale scopo, la formula,
        necessariamente non dettagliata, prescritta dalla S. Congregazione Concistoriale per la
        Relazione generale diocesana con decreto del 4 Novembre 1918, ardisco parimenti di
        sottomettere all'E. V. un que lo schema di uno speciale
                Questionario,(Alleg. II), che potrebbe essere inviato sub secreto
                pontificio (1) − oo insieme all'Istruzione −oo, meglio forse
                meglio dopo alcun tempo, e dalle risposte al quale sarà
            dato dipotranno ricavarsi
                                edesumereglimolti elementi indispensabili per lo studio e la preparazione delle 
A miglior illustrazione, poi, siadella Istruzione e del degli
                schemi dei progetti summenzionati di Istruzione e di Questionario,
            come di quanto verrò più appresso esponendo, sembrami non inutile di richiamare in breve
            alcune notizie generali sui Seminari, le Università i Convitti, le Facoltà
            teologiche ed i Licei della Germania, anche dal punto di vista della loro situazione di
            fronte allo Stato.
ulteriori riforme. Qualora esso venisse approvato dall'E. V., potrebbesi nella relativa introduzione indicare come motivo del medesimo la promulgazione del nuovo Codice ed il conseguente desiderio di cotesta S. Congregazione di conoscere in modo dettagliatocon precisione, in questo un punto di così capitale importanza per l'avvenire della
                Chiesa,in qual modo i zelanti Vescovi della Germania ne hanno attuato o
            pensano di attuarne le prescrizioni, affine di venir loro
                            evidenteeventualmente in aiuto
                            , incon quei mezzi che le circostanze
                            richiedesseromostrassero necessari 
                            o<e>d opportuni. In
            seguito potrà esaminarsi se
                                e comeconvenga riprendere 
                            l'ide il progetto della Visita Apostolica, cui si accenna al n. 5 delle
            Istruzioni riservate imp[oste]artite già da cotesta
            S. Congregazione a
                                al RevmoMons. Aversa.
Venendo ora a parlare in modo speciale delle più volte menzionate Relazioni, che con questo stesso corriere compio il dovere di trasmettere all'E. V. (disposte secondo l'ordine alfabetico del nome delle diocesi), parmi anzitutto necessario di notare che esse nella massima parte sono state
I. In Baviera il Concordato concluso tra la S. Sede ed il Re Massimiliano Giuseppe nel 1817 stabiliva all'Art. V:
"Sua singulis dioecesibus Seminaria episcopalia conserventur et dotatione congrua in bonis fundisque stabilibus provideantur; in iis autem dioecesibus, in quibus desunt, sine mora cum eadem pariter dotatione in bonis fundisque stabilibus fundentur.
In Seminariis autem admittentur atque ad normam Sacri Concilii Tridentini efformabuntur atque instituentur adolescentes, quos Archiepiscopi et Episcopi pro necessitate vel utilitate dioecesium in iis recipiendos iudicaverint. Horum Seminariorum ordinatio, doctrina, gubernatio et Administratio Archiepiscoporum et Episcoporum auctoritati pleno liberoque iure subiectae erunt iuxtaforma nor formas
        canonicas.
Rectores quoque et professores Seminariorum ab Archiepiscopis et Episcopis nominabuntur et, quotiescumque necessarium aut utile ab ipsis iudicabitur, removebuntur".
Queste disposizioni non vennero però osservate dal Governo bavarese, il quale non adempì la prestazione dei fondi convenuti; obbligò gli alunni dei Seminari a compiere i loro studi in pubblici Istituti dello Stato, sualla cui direzione i Vescovi avevanospesso non di radoscarsoainflussoenza ed i cui
        professori non potevano essere dai medesimi nominati od al caso in caso di bisogno
            liberamente rimossi; pretese di sorvegliare e di limitare la
        nomina dei rettori e dei vice-rettori dei Seminari, l'ammissione degli alunni e
        l'amministrazione dei beni.
In seguito a ciò, anche presentemente i Seminari nella Baviera non hanno scuole proprie, dipendenti dai Vescovi. Gli alunni compiono i loro studi di umanità per nove anni nei pubblici gGinnasi dello Stato. Per lo studio della filosofia e della teologia essi debbono frequentare od una Università dello Stato, ove sia eretta la fFacoltà teologica, o i cosidetti Licei. Facoltà teologiche in Baviera trovansi istituite a Monaco ed a Würzburg.Il corpo dei professori, come tale, non ha nessuna dipendenza
                                dipende
                                dall'Ordinario, il quale, in caso d'insegnamento reprensibile, non può che
                interdire
                                proibire
                                ai suoi alunni di frequentare le lezioni del relativo professore. Ciò è provato anche
                dalle gravissime difficoltà e dalla viva lotta sostenuta dalla S. Sede e da
                questa Nunziatura negli anni 1908-1913, sebbene il nell'ultimo periodo il Governo
                bavarese fosse presieduto dallo stesso Conte Hertling, relativamente al caso del
                sacerdote apostata professore Schnitzer. I Licei "sono scuole superiori per lo studio filosofico e teologico cattolico
        ed hanno come 
Sebbene i detti Licei, come si è accennato, siano destinati innanzi tutto alla formazione scientifica dei sacerdoti, tuttavia anche studenti laici possono frequentarne il corso filosofico ed il tempo da essi [in] ivi impiegato viene loro computato regolarmente (§ 31 degli
        Statuti dei Licei – Novembre 1910). Gli Istituti medesimi, essendo governativi, non si
        trovano sotto la dipendenza dei Vescovi; tutta-
                            interrogati richiesti del loro parere
        per la nomina dei professori, come pure erano interrogati per le disposizioni relative al
        programma degli studi e dell'insegnamento, agli esami, alle ferie, ecc. e per l'erezione di
        nuove cattedre.
Per ciò che riguarda in particolare la summenzionata nomina dei professori, l'Episcopato della Baviera nel Memorandum diretto al Re in data del 20 Ottobre 1850 domandò che in esecuzione del Concordato venissero dati dallo Stato i fondinecessari per erigere nei Seminari le scuole
                [necessarie] destinate alla formazione dei chierici o che, almeno, i Licei
            fossero dichiarati Istituti vescovili edche le scuole destinate alla
                            prepazione degpreparazione degli aspiranti allo Stato ecclesiastico fossero
        indissolubilmente uniti ai Seminari, e che quindi le nomine dei
        professori e dei maestri nelle scuole medesimenei medesimi venissero lasciate alla libera elezione dei Vescovi a
        norma dell'art. V del Concordato stesso. Chiese inoltre che per la nomina dei
        professori di teologia nelledelle Facoltà teologiche nelle Università fosse necessario il previo
        parere e consenso dell'Autorità ecclesiastica.
Quantunque queste giustissime richieste dell'Episcopato non ottenessero l'effetto voluto,per ciascun candidato il parere dell'Ordinario circa la dottrina teologica e la condotta morale di ciascun
        candidato.
Allorché poi al tempo del Kulturkampf la surriferita concessione venne revocata con decisione ministeriale del 20 Novembre 1872, cominciò una violenta campagna, specialmente nella stampa, la quale però non riuscì ad indurre il Governo a cedere. Soltanto dopo il Memorandum dell'Episcopato bavarese in data del 14 Giugno 1888, nel quale esso pregava S. A. R. il Principe Reggente di Baviera "che in occasione delle nomine degli insegnanti"nella collazione creazione "per il conferimento "per la
        collazione delle cattedre di teologia nelle Università si prenderebbe, oltre al parere della
        Facoltà teologica e del Senato dellea Università medesimea, alt anche quello del Vescovo per ciò che
        riguarda la dottrina e la condotta morale del candidato". (1)
I professori dei Licei ricevono il loro stipendio dallo Stato, come pure con mezzi da questo forniti si provvede al mantenimento degli Istituti stessi, sebbene a tale scopo vengano impiegate anche le rendite, relativamentea Bamberga la spesa annua per il Liceo di Bamberga ammonta (secondo la
            Relazione di quell'(secondo la
                            rRelazione di quell'Archidiocesi) a circa 80.000 Marchi;
        le rendite della fondazione importano poco più di 16.000 Marchi; i rimanenti
        64.000 Marchi sono dati dallo Stato.
Negli ultimiIn tempi recenti venne spesso proposta, anzi alcune volte richiesta tumultuosamente nella Camera dei Deputati la soppressione dei Licei, i quali per la naturacon loro contano pochi alunni; ma, poiché il Centro aveva allora la maggioranza, questi tentativi rimasero vani. Una tale
        soppressione, qualora avesse a verificarsi, porrebbe i rispettivi Ordinari in gravissime
        difficoltà, giacché mancano loro i mezzi per creare le corrispondenti cattedre nei
        Seminari.
In una situazione eccezionalmente favorevoleeccezionale si trova il Liceo di Eichstätt., fondato nel 1838 col consenso del Re Ludovico I dal Cardinale Carlo Augusto di Reisach, allora Vescovo di quella diocesi, e poi Arcivescovo di Monaco. Mentre, invero, gli altri Licei bavaresi sono, come si è detto, iIstituti dello Stato, esso è invece vescovile e come tale sottostà intieramente all'Ordinario, il quale sceglie e nomina i professori. Il Rettoreannue] rendite provengono nella massima parte da fondazioni,
        da beni immobili, da legati pii e donazioni, dalla Pia Unione di S. Williboldo, Patrono
        della diocesi.; in parte però anche da sussidi del pubblico erario. Da
            varioannitempo però anche il pubblico erario haconcorreso al
        mantenimento del Liceo colla contribuzione di Marchi 20.000,annui, acquistando così un diritto di appro confermare le
        nomine dei professori.
II. Nel resto della Germania, dopo gli abusi introdotti dalla Pragmatica del 1818, la condizione dei Seminari venne regolata secondo le disposizioni del Concilio Tridentino nelle ben note Bolle di circoscrizione De salute animarum del 1821 per la Prussia, Provida solersque del 1821 per la provincia ecclesiastica del Reno superiore, Impensa Romanorum Pontificum del 1824 per l'Hannover e Ad dominici gregis custodiam del 1827 parimenti per la provincia ecclesiastica del Reno superiore. Malgrado ciò, continuaronogli arbitr le arbitrarie ingerenze
        dell'autorità civile, le quali furono aggravate all'epoca del Kulturkampf
        mercé le grazie alle sollecitudini del Sommo Pontefice Leone XIII.
                            Attualmente Finora quindi Attualmente quindigli alunni,
                                , raccolti 
                                dapprima
                                inpiccoli Seminari (detti o
                                spesso
                                anche
                                Convitti),i candidati allo stato ecclesiasticodebbono dapprima compiere, raccolti in piccoli Seminari o
                Convitti,debbono compiereper nove anni gli studi udi umanità in un pubblico Ginnasio
            dello Stato ed ivi superare l'esame di maturità. Dopo di
        ciò essi seguono il corso filosofico-teologico o in una Università dello Stato, ove siavi la
            fFacoltà teologica, o in un Liceo governativo, ovvero in un iIstituto vescovile. SSimiliDettefFacoltà teologiche si trovano a
        (oltre che, come si è detto, a Monaco ed a Würzburg nella Baviera) a
        Tübingen (Württemberg)(per la diocesi di Rottenburg nel Württemberg), a Friburgo (Baden),
        a Bonn (per l'Archidiocesi di Colonia), ed a Münster. ed a Breslavia.(1) I professori della facoltà
            teologica vengono nominati dallo Stato, il quale però domanda previamente ilall'parere
                                od il consensodell'Ordinario 
                                (2), come èse ha abbia eccezioni da opporre per ciò che concerne la dottrina e
            la condotta dei singoli candidati, come è (2), come è avvenuto anche nei
        mesi scorsi per a riguardoildel sac. prof. Ehrhard, chiamato alla cattedra di storia
        ecclesiastica nell'Università di Bonn(3). Gli alunni,
        che frequentano le dette Università, vivono in Seminari Seminari, chiamati
        ordi-(1)) o Collegi (cfr. la Relazione di Colonia e di Münster), mentre e, compiuto
                detto corso, il menzionato corso accademico, passano infine l'ultimo anno nel Seminario propriamente detto
                            , chiamato o pratico
                             (indicato sovente col<l'>nome<appellativo> di pratico), ove
        attendono soprattutto agliprincipalmente allo studio della teologia
        pastorale e della s. liturgia e ad esercizi pratici di 
                                sacre predicazione, di catechesi, ecc., e ricevono i sacri ordini. –
                                – L'insegnamento della filosofia nelle suddette Università non appartiene alla
                facoltà teologica, ma alla facoltà filosofica laica [ein Wort unlesbar]
                laica
                                laica;
                                tuttavia a norma degli statuti il Governo è
                                era sinora
                                obbligato a che in essa vi fosse
                                per i
                                a vantaggio dei
                                per i futuri studenti di teologia un professore
                                (laico)
                                di sicuri sentimenti cattolici, le cui lezioni possono essere fr del resto
                frequentate anche da studenti laici. Nell'Università di Monaco tale cattedra di
                filosofia è stata tenuta già dal Conte von Hertling, ed ora dal
                                dal
                                Prof. Baeumker,
                                buon cattolico, anch'egli laico,
                                noto per i "Contributi alla storia della filosofia del Medio Evo" (Beiträge zur
                Geschichte der Philosophie des Mittelalters) da lui fondati e di cui sono stati
                pubblicati già oltre cento fascicoli. Anche ai Colonia,
                                Vi è poi anche altresì nella stessa Facoltà, un professore cattolico di storia, che è
                ora l'egregio Prof. Grauert. Anche ai
                                Seminaristi di Colonia, di Friburgo e di Münster la filosofia è insegnata
                                ,
                                nell'Università come risulta dalle Relazioni dei rispettivi O anzidette, almeno in
                parte da professori laici, senza dubbio di buono spirito, come
                                secondo che
                                attestano gli Ordinari stessi, ma non so quanto competenti per la preparazione alla
                teologia. Senonché trattandosi di Università dello Stato, è difficile, altro
                come se non
                                per non dire
                                impossibile, come si esprime
                                nota
                                l'Arcivescovo di Friburgo, altro rimedio se non di provvedere che
                                procurare che
                                il corso di filosofia i difetti di un detto
                                tale
                                corso di filosofia siano riparati con
                                buone
                                lezioni impartite nel Convitto.(Vedi foglio separato qui unito)
                            
(a capo)(a capo) L'insegnamento della filosofia nelle suddette
            Università non appartiene alla Facoltà teologica, ma alla Facoltà filosofica laica;
            tuttavia il Governo [sin] era sinora obbligato a che in essa vi fosse per i
            futuri studenti di teologia un professore (laico) di sicuri sentimenti cattolici, le cui
            lezioni possono essere del resto frequentate anche da studenti laici. Così è che ai
            Seminaristi di Colonia, di Friburgo, di Münster, come risulta dalle rRelazioni
            dei rispettivi Ordinari, la filosofia è insegnata, almeno in parte, da professori laici,
            senza dubbio di buono spirito, secondo che attestano gli Ordinari stessi, ma non so
            quanto competenti per la preparazione alla teologia. Senonché, trattandosi di Università
            dello Stato, è difficile, per non dire impossibile, come nota l'Arcivescovo di Friburgo,
            altro rimedio se non di procurare che i difetti di un tale corso di filosofia siano
            riparati con buone lezioni impartite nel Convitto. – Anche per ciò che riguarda la
            Baviera, nella risposta del R. Ministero di Stato in data 
                            bavarese, il
            Governo s'impegnò a che in ambedue le Università di Monaco e di Würzburg vi fosse, così
            per la filosofia propriamente detta come per la storia, un professore (laico) di
                sicura dottrina cattolica. Ed in re in realtà nella prima di esse,
            ossia in Monaco, tale cattedra di filosofia è stata tenuta già dal defunto Conte
            Hertling, ed ora dal Prof. Baeumker, buon cattolico, anch'egli laico, noto per i
            "Contributi allo studio della filosofia nel Medio Evo" (Beiträge zur Geschichte der
                Philosophie des Mittelalters) da lui fondati e di cui sono stati pubblicati già
            oltre cento fascicoli. Insegnante cattolico per la storia della stessa Facoltà
            filosofica di Monaco è ora l'egregio Prof. Grauert.
                            
Per la diocesi di Ermland o Warmia l'Istituto, fondato già nel 1567 in Braunsberg dal Cardinale Stanislao Hosius (donde il nome di Hosianum, che esso porta anche al presente), è considerato come Liceo governativo, titolo che nel 1913 venne mutato in quello di Accademia. Esso, al pari dei Licei bavaresi, non ha la facoltàil diritto di conferire i gradi accademici, riservatao esclusivamente alle Facoltà universitarie. Il Seminario clericale della diocesi funge anche da cConvitto per gli studenti di filosofia e di teologia nell'Accademia.
Finalmente vi sono iIstituti d'insegna-Treviri e Paderborn e Treviri. (ove vi è un'Accademia vescovil
            vescovile l'Istituto porta il nome di Accademia) e Treviri. − Senonché anche questi Istituti vescovili soggiacevano sinora alla soprintendenza
                dello Stato, dell'aAutorità civile, cui dovevano esser presentati gli
            statuti, il programma degli studi, i nomi dei rettori e dei professori, ecc.
Per la Sassonia (Vicariato Apostolico) gli aspiranti allo stato ecclesiastico vengono educati nel Seminario venedico (Wendisches Seminar) in Praga, fondato nel Secolo XIVIII, ove seguono gli studi di umanità
                [in] un frequentano prima un pubblico gGinnasio e poi gli
                studi il corso filosofico-teologico la fFacoltà teologica nella
            Università tedesca di Praga. Ora però, a causa delle mutate condizioni, quel Vicario
            Apostolico Mons. Löbmann pensa di trasferire il detto Seminario in territorio
            germanico, e poiché non sarebbe opportuno di farlo nella Sassonia stessa, ove non
                [vi] esiste alcun gGinnasio cattolico, ed anzi gl'insegnanti sono
            generalmente protestanti, ostili alla Chiesa, cattolica, egli penserebbe
            alla vicina diocesi di Breslavia, nella quale gli alunni avrebbero anche la facilità
            d'imparare la lingua polacca, cosa assai utile per la cura delle anime in Sassonia, ove
            trovansi tuttora numerosi polacchi. (1) Nota
Larecente rivoluzione in Germania non ha – fino ad oggi – portato alcun mutamenti per
        ciò che riguarda la cost i Seminari. Anzi nellasecondo la recentenuova cCostituzione dell'Impero (Reichs
                            (v
                            Verfassung
                            )des deutschen Reichs) sono espressamente conservate le fFacoltà teologiche nelle scuole superiori
        dello Stato (art. 149 capov. 3º). Ciò nondimeno, non è del tutto
            escluso che una minor dipendenza dalle Autorità civili possa forse raggiungersi col
            nuovo ordinamento della cosa pubblica, ed in tal senso, malgrado i molti e gravissimi
            ostacoli, cercherò cercherò di adoperarmi specialmente in occasione delle già
            iniziate trattative col Governo bavarese, sull'esito delle quali sarà mio dovere
            d'informare a suo tempo l'E. V.
Venendo ora a parlare in modo specialespecialeparticolare delle più volte menzionate Relazioni, che con questo stesso corriere compio il dovere
        di trasmettere all'E. V. (disposte secondo l'ordine alfabetico del nome delle diocesi),
        parmi anzitutto necessario di notarerilevare che esse nella massima parte sono state redatte
        , ad esempio, in vari punti (ad esempio, in
            ciòperin ciò che concerne il numero degli anni per il corso filosofico e
        teologico) non corrispondono in tutto alle prescrizioni del Codice medesimo.medesimo (21).
                            Relazioni anzidette, i
            quali meritano specialissimaprincipalmente attenzione: la formazione spirituale e la
            scientifica.
                            1ºI) La prima, ossia la formazione spirituale, viene toccata
        principalmente nei nn.§§ 13 e 21.
Nel n.§ 13 si parla del Direttore spirituale. A questo riguardo è da notare come (secondo che risulta anche dalle Relazioni dei Vescovi) fino a questi ultimi tempi nella maggiormassima parte dei Seminari clericali della Germania il Rettore erafino ad oraè anche Direttore spirituale, il qua sebbene, però,
        secondo le prescrizioni vigenti, non fossesia altresì Confessore. L'esperienza, come si afferma
        espressamente in alcune delle Relazioni medesime (cfr. Paderborn e Eichstätt), sembra che
            abbiaavrebbe dimostrato la utilità di un tale uso. Devesi tuttavia rilevare che a Bamberga sentesi
                                si senteil bisogno di chiamare a quell'ufficio nel nuovo Seminario un Padre
            della Compagnia di Gesù e che un
                            eguale tale provvedimento è stato già fissato anche
                            dalldal Vescovo di Spira. Anche a Ratisbona
                                (come pure a Passavia ed a Fulda)quel difficile ed importante posto è tenuto da un<o> Padre delladei Padri della medesima Compa-
                            (secondo quanto mi è stato riferito)lo avevano già un tempo altresì a Colonia ed a Magonza.
IlCiò nondimeno, il metodo di cumulare l'ufficio di rettore con quello di direttore spiritualesembra [la] sembra, in primo luogo, men conforme colla
        disposizione del Can. 1358 del Codice. Inoltre, se il rettore hapossiede le qualità richieste, vi sarà bensì
        il vantaggio di avere piùmaggiore unità ed efficacia di governo, e resterà evitato il
        pericolo di attriti fra esso ed il direttore spirituale e di gelosia del clero contro di
        questo. Ma se il rettore non è adatto per la direzione spirituale o se, come spesso accade,
        egli ricopre altre più cospicue cariche, sarà assolutamente necessario per il buon andamento
        del Seminario di chiamare all'ufficio di direttore spirituale un altro sacerdote secolare o
        regolare. Del resto, ogni riforma di un seminario dovrà cominciare dalla scelta di un
        direttore spirituale veramente idoneo. È perciò consolante il constatare
            che, secondo quanto mi risulta da particolari informazioni, recentemente varie diocesi
            hanno chiesto ed ottenuto come direttori spirituali Padri della Compagnia di Gesù, i
            quali in seguito a ciò già si trovano esercitano tale ufficio nei Seminari o
            Convitti di Augsburg, Bamberga, Colonia, Bonn (Archidiocesi di Colonia), Fulda, Magonza,
            Passavia, Regensburg (ove si trovava già in passato), Spira e Treviri. Anche in
            Paderborn vi è un Padre della sullodata Compagnia, [ma] però non come direttore
            spirituale propriamente detto, ma sibbene quale confessore e consigliere. –
A Würzburg "da tempo immemorialeimmemorabile" non il rettore, ma il vice-rettore funge da direttore spirituale.; nell'Nell'Archidiocesi di Monaco-Frisinga uno dei sacerdoti
            prefetti ne disimpegna adempie le principali funzioni.Potrebbe
                                forseanche questo essere un espediente per risolvere tale questione e per
            evitare gl'inconvenienti
                            verificaderivati talvolta
                            
A Bamberga il vice-rettore del piccolo Seminario senteascoltain parte le confessioni degli alunni. Sembrerebbe
                                Parrebbeche la proibizione fatta al rettore (can. 891) si estenda anche al
            vice-direttore. – Ivi pure non sembra che
                            vi sia l'usonel Seminario minore vi sia l'uso della confessione settimanale e
            degli esercizi spirituali annui, come si raccomanda nel can. 1367.
                            Un direttore spirituale speciale manca in tutti i Seminari di ColoniaUn direttore spirituale speciale manca in tutti i Seminari di
            Colonia ed in quello di Osnabrück. In quest'ultima diocesi [è] non vi è che un Seminario maggiore pratico, nel quale gli alunni,
            dopo aver compiuto gli studi filosofici e teologici in Istituti di altre diocesi, sono
            istruiti nelle sacre cerimonie, nel canto liturgico e nella teologia pastorale (n.
            32-35).
È da notarsi specialmenteosservare inoltre che in quest'ultimanellae diocesi di Osnabrück, come
            pure in quella di Hildesheim, di Limburgo, di Osnabrück e
        di Spira il Vescovo ha i suoi seminaristi i Semi gli alunni di Limburgo (come si è già più sopra [ein Wort
                unlesbar] indicato) sono inviati nell'[egregio] Seminario di
            Fulda, quelli di Osnabrück e di Spira qua e là (ad Innsbrück od in qualche altra
                facoltà teologica della Germania), e quelli di Hildesheim, frequentano
            l'Università di Münster, vivendo in case secolari.
                            deve
                                i giovani sonomandarli
                                tiqua e là e spesso vivono in case secolari. In quasi tutte le
        summenzionate diocesi sono stati fatti tentativi e piani, rimasti però
            sinora infruttuosi, per la fondazione di un proprio Seminario coll'intero corso
        filosofico e teologico. Non vi è dubbio che la questione dovrebbe essere,
            al momento opportuno, nuovamente proposta
                                , al
                                l'
                                momento opportuno
                                occasionealla considerazionecon ogni energia e costanzadeai rispettivi Ordinari, ma temodubitoassai che il momentole circostanze presenti colle sueloro eccezionali difficoltà 
                                (la dio Spira (Spira si trova persino sotto l'occupazione dell'Intesa) e
        miserie anche economiche non sianoille più adatto
                                epropizie per condurre a buon termine un tale disegno. Inoltre occorre pure tener presente (sebbene sia questa una considerazione di
            secondaria importanza) che il Seminario di [de] Fulda della diocesi
            di Fulda (la quale per la estensione del territorio è una delle più grandi, ma per il
            numero dei cattolici è una delle più piccole della Germania) risentirebbe assai grave
            danno, se venisse a perdere i Seminaristi di Limburgo. Una speci particolare
            raccomandazione è stata poi da me infine posta nel detto progetto
                d'Istruzione per assicurare nel miglior modo possibile la soda formazione
            ecclesiastica degli alunni, i quali, raccolti nei Collegi o Convitti, frequentano i
            corsi filosofici e tel teologici nelle Università o Licei dello Stato, − in
            adempimento altresì delle Istruzioni riservate dell'E. V. a Mons. Aversa di
            f. m. (n. 5).
II) Per ciò che riguarda la formazione scientifica sembrano meritare speciale attenzione i seguenti punti:
a) Molto a desiderare lascia generalmente lo studio della filosofia.(in alcuni luoghi, come a Würzburg, per aperta confessione dello stesso Vescovo).Assai opportunamente quindi cotesta S. Compagnia ha prescritto
            l'osservanza del can. 1365 § 1 circa il biennio di filosofia, che, malgrado le
            innegabili gravissime difficoltà, è
                            
Per ciò
1º)1º) L'istruzione ginnasiale del Clero in Germania è (o certo
                così era
                                era è stata almeno finora) notevolmente più ampia che in molti altri paesi,
            essendo ivi prescritti prima dell'Università nove anni di Ginnasio, prima
                precedutoi alla sua lor volta da quattro o cinque anni di scuola
            elementare assai bene organizzata. Né potrebbero negarsi i che non lievi
            vantaggi che sonson derivanoti al Clero medesimo derivano
            dall'essere obbligato a seguire fino all'Università lo stesso corso di studi coi
            futuri medici, avvocati ed altri professionistai. Nessuno di costoro, infatti,
            può riguarderàare il sacerdote poi in seguito come
            a sé inferiore in materia fatto di cultura, istruzione; anzi essi
            ricorderanno che di regola che i futuri teologi, loro condiscepoli erano
            di cui furono condiscepoli nei corsi ginnasiali, [son] erano a loro superiori per
            ingegno e diligenza. Quindi il prestigio e la posizione sociale ed il prestigio
            del Clero specialmente di fronte alle classi colte è generalmente in Germania
                sup più alta altao, specialmente massime di fronte alle
            classi colte, che che in molte altre Nazioni. Ne risulta inoltre segue
            altresì che i seminaristi in Germania arrivano agli studi di filosofia e di teologia in
            età più matura e con una preparazione ed una cultura più larga e soda nella matematica,
            
Ciò trovo confermato in unarecente lettera
            di Mons. Vescovo di Paderborn, in data del 1º Agosto scorso, nella quale
            quell'egregio Prelato mi scriveva, esponevami, tra l'altro:, le seguenti
            considerazioni (che ho l'onore di trascrivere qui appresso, traducendole dal tedesco):
            "L'istruzione ed educazione degli aspiranti allo stato ecclesiastico in Germania,
            paragonata a quella delle altre Nazioni, presenta a mio avviso parecchi vantaggi, come
            pure senza dubbio vari difetti. Uno dei detti vantaggi consiste, nelle attuali
            circostanze, in ciò che essi di regola frequentano dapprima per quattro o cinque anni le
            scuole pubbliche elementari, e poi per nove anni i gGinnasi dello Stato. Hanno
            quindi in media l'età di venti anni, allorché, finito il Ginnasio coll'attestato di
            maturità, si decidono per lo stato ecclesiastico e si dedicano agli studi di filosofia e
            di teologia. Il fatto che essi compiano in tal guisa i loro studi insieme ai giovani, i
            quali abbracciano altre carriere, aveva sinora soltanto buoni effetti, specialmente
            nelle regioni cattoliche, ove le scuole erano penetrate da vero spirito religioso. Il
            futuro sacerdote, grazie al contatto coi suoi condiscepoli laici, acquistava fin dalla
            gioventù 
2º)2º) D'altra parte, Dall'altro canto, però, gli studi ecclesiastici in Germania
            hanno l'incontestabile e grave difetto che in essi (come ho già accennato) si dà troppo
            peso e troppo troppo tempo alla parte positiva e storica e si trascura non poco
                la parte il lato razionale e speculativao. Si esige moltissimo negli
            esami per la storia ecclesiastica, la patrologia, la parte storica e letteraria degli
            studi biblici, di maniera che difficilmente un alunno del Seminario Romano,
            dell'Università Gregoriana o del Collegio Angelico sarebbe in grado di superare gli
            esami su queste discipline in un Istituto tedesco. Viceversa però i Seminaristi della
            Germania sarebbero assai inferiori nella filosofia e nella teologia speculativa o
            scolastica.
3º)3º) In special modo molto lascia ge-), per
            aperta confessione dello stesso Vescovo). Assai opportunamente quindi cotesta
            S. Congregazione ha prescritto l'osservanza del can. 1365 § 1 circa il
            biennio di filosofia, che malgrado le innegabili gravissime difficoltà, è stato già
            lodevolmente introdotto da alcuni Vescovi, ad esempio dal sullodato Vescovo da
            quello di Paderborn, il quale nella succitata lettera così proseguiva:
            
                                (1) Credo opportuno riprodurre qui appresso, tradotto dal tedesco, il brano della
                succitata lettera del Revmo Mons. Vescovo di Paderborn relativa a questo punto:
            "Il programma degli studi nei Ginnasi della Germania è più ampio che ne in quelli
            dell'estero. Esso comprende altresì una parte delle materie d'insegnamento, riservate
            nei paesi latini al Liceo, di guisa che può dirsi che i licenziati dai Ginnasi hanno già
            compiuto più o meno lo studio delle "philosophiae rationalis affines disciplinae"
            indicate nel can. 1365 § 1. A ciò deve attribuirsi, se per lungo tempo nel
            programma di studi ndei Seminari (Accademie, Facoltà,
            Licei) è stato attribuito un solo anno alla filosofia e se in esso l'insegnamento era
            limitato alla logica, critica, filosofia psicologia razionale e metafisica, oltre
            ad un compendio della storia della filosofia... Ad ogni modo il breve ed incompleto
            studio della filosofia da parte dei chierici in Germania era ed è un punto assai
            molto debole. E' stato quindi ass assai [bene] utile specialmente per la
            Germania che il Codice di diritto cano-esig] abbia categoricamente prescritto almeno due anni per il corso filosofico e
            che la Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi, come risulta da
            una lettera di Vostra Eccellenza a Mons. Arcivescovo di Monaco e Frisinga, abbia
            energicamente insistito per l'osservanza di tale prescrizione. Nella Conferenza
            vescovile di Fulda dello scorso anno 1918, dopo ampia discussione del can. 1365
            § 1, i Vescovi manifestarono la unanime convinzione che si mostrarono
            unanimemente convinti della necessità di perfezionare il corso filosofico per i chierici
            ed io l'ho già, nella mia diocesi esteso fin dalla Pasqua del corrente anno,
            esteso nella mia diocesi al tempo prescritto … fin da Pasqua del corrente
                anno ... Nella medesima Conferenza fu bensì da alcuni Prelati affermato che
            un anno e mezzo di studio in Germania equivale a due anni in Roma, poiché giacché
            qui le vacanze durano più a lungo e gli studenti in in Germania intraprendono con
            una miglior preparazione il corso filosofico. Ma ambedue queste ragioni non mi sembrano
            solide. La dif-d tedeschi, prima dello studio della filosofia, essa parmi
                essa molto discutibile per l'avvenire in Germania, ove si vengono
                                vienevengono elaborando prepara
                                no
                                progetti ogni sorta di progetti radicali di riforma del Ginnasio, nel quale si
            curavano già sinora con preferenza le lingue antiche. Agli ecclesiastici in
            Germania, più che in qualsiasi altro luogo, è necessaria una più lunga e più profonda
            formazione teolo filosofica. Invero la filosofia "tedesca", come si possono
            sempre chiamare i vari sistemi succedentisi che l'uno all'altro, si
                succedono, è stata ognora in iaspra opposizione colla "philosophia
            perennis" e quindi anche colla teologia. E precisamente oggi la gioventù studiosa delle
            Università si accalca in gran numero intorno alle cattedre di questa filosofia
            anticristiana. Anche nelle scuole medie, ma e soprattutto negli Istituti per la
            formazione dei maestri e ldelle maestre, si insegna alla gioventù ad attingere
            alle fonti corro corrotte della filosofia del tempo. In queste tali
            circostanze, se gli ecclesiastici non saranno
                                possederanno acquisteranno una buona cultura filosofica, perderanno sempre più
            d'influenza nei
                                ne nei circoli intellettuali.
"Di fronte a questoa esigenza necessità di una profonda
            formazione filosofica del clero, ai non possono ammettersi come insuperabili le
            difficoltà estrinseche realmente esistenti in varie diocesi, ad esempio per ciò che
                riguarda provvedere i necessari professori, ecc. Ma certamente occorre
            riconoscere che là, ove i chierici devono compiere il loro corso di filosofia e di
            teologia nelle Università o nei Licei dello Stato, agli Ordinari riuscirà ben più
            difficile l' di attuare i desiderati perfezionamenti nello studio filos
            della filosofia tomistica, che non in quelle diocesi in cui vi sono Seminari
                meramente (Accademie, Facoltà, Licei) puramente vescovili".
È inoltre da osservare che inmolti non pochi Seminari e Facoltà
            universitarie s'insegna piuttosto la storia della filosofia che la filosofia stessa.
                Quanto alla sostanza dell'insegnamento Alcuni professori fanno
            impiegano, pur coll'intenzione di combatterli, molte sui sugli erronei sistemi filosofici moderni e poche sulla scolastica, e
            la conseguenza ne è che i giovani conoscono meg alla fine del corso conoscono
            molto meglio quelli che questa. – Quanto poi alla sostanza dell'insegnamento occorre
            inculcare con costanza il can. 1366 § 2 circa il metodo, la dottrina ed i
            principi dell'Angelico Dottore.
4º)Per ciò Per ciò che concerne il corso teologico, devesi
            rilevare che dei quattro anni ad esso assegnati, se non in tutti, almeno in
                molti
                                , nella maggior parte degli Istituti della Germania, soltanto tre rimangono di
                fatto dedicati agli studi teologici propriamente detti, mentre l'ultimo (come si
            è già accennato detto) è generalmente consacrato alla teologia pastorale ed alla
            immediata preparazione pratica a per l'esercizio del sacro ministero,.
                                come confessione, predicazione, catechismo, ecc. Sotto il questo punto di
                vista, di questa preparazione, i Seminari della Germania sono senza dubbio
            superiori e potrebbero servire di modello a quelli di molti altri paesi; ma da ciò
            deriva pure che in realtà soltanto tre anni rimangono dedicati agli studi teologici
            propriamente detti ed apparisce pure altresì per conseguenza manifesto quanto sia
            importante un quel tempo così ristretto
            abbastanza ristretto la necessaria cultura teologica.
L'insegnamento della teologia dogmatica, oppresso dalle materie positive, non potrà essere migliorato, se non si ottiene che, da un lato, si premetta (come si è già osservatoesposto
                                detto) una migliore formazione filosofica e, dall'altro, si consacri maggior
            tempo alla parte speculativa o scolastica della teologia medesima. Senza di questo lo
            studio della dogmatica si riduce ad un esercizio di memoria, e le dimostrazioni
            apologetiche non possono essere sufficientemente comprese ed approfondite. Ora invece è
            di somma importanza [per] che che il clero in Germania, [sia]
                così sia a tutela della sua fede personale, massime nella presente colluvie
            di cattive letture, come che per la sua attività apostolica, soprattutto nel ceto
            degli studiosi, acquisti una piena piena intelligenza ed una intima e
            convinzione della forza di quella catena di prove apologetiche, la quale dall'esistenza
            di Dio conduce alla divina istituzione della Santa Chiesa. Come, infatti,
                altrimenti potrà esso altrimenti rispondere alle accuse rivolte continuamente
                contro i cattolici nelle Università della Germania sulla mancanza di
                Voraussetzungslosigkeit, sulla dogmatische Gebundenheit dei cattolici,
            vale a dire sui pretesi vincoli e pregiudizi dogmatici, che da cui son
            legati ed impediti nel lavoro e nellae ricercahe scientifiche? contro
                la
                                sulla
                                mancanza di base scientifica (Voraussetzungslosigkeit) della loro fede
                                ca
                                ,
                                e
                                sui loro
                                pregiudizi
                                vincoli
                                dogmatici (dogmatische Gebundenheit)
                                , da cui i cattolici trovansi
                                sono
                                legati ed impediti nel loro lavoro e nelle loro ricerche scientifiche?
                                dei cattolici?
Come troverà esso prontamente contro simili attacchi il πρώτου ψεύδος degli avversari?
                                Ai Seminaristi di Colonia, di Friburgo e di Münster la filosofia è
                insegnata da professori laici, senza dubbio di buono spirito, come attestano i
                relativi Ordinari, ma non so se competenti per la preparazione alla
            teologia.
L'insegnamento della teologia dogmatica, oppresso dalle materie positive, non potrà essere migliorato, se non si ottiene che, da un lato,si premetta
                                , come si è già detto,una più conveniente formazione filosofica e
                                , dall'altro,si consacri maggior tempo alla parte speculativa o scolastica della
            teologia medesima. Senza di questo lo studio della teologia dogmatica si riduce ad un
            esercizio di memoria, e le dimostrazioni apologetiche non possono essere
            sufficientemente comprese ed approfondite. Da ciò nella presente colluvie di cattive
            letture, dubbi contro la fede ed al bollire delle passioni, apostasie.
Poiché,Siccome poi, d'altra parte, sarebbe assaico<a>lle<a> filosofia (per es., l'apologetica, la pedagogia,
        ecc.) o sono soltanto propedeutiche ed accessorie (come la
            patrologia, l'archeologia) possano essere compre insegnate durante il
        biennio di filosofia. Ciò tanto più, perché le materie, chein quanto che le discipline, l che in altre regioni, ad es., a Roma, sono insegnate durante il
                                ap sono appartengono al corso filosofico (per es., la fisica, la chimica,
        la matematica, ecc.), in Germania sono già state 
                                almeno in gran parte compiute nel Ginnasio, di guisa che (ad eccezione però dei
            Licei bavaresi) non vengono più insegnate nel menzionato corso filosofico,
                biennio, durante il quale, rimane
                                rrebbe
                                quindi un tempo specialmente se esteso, come di dovere, ad un biennio, rimarrebbe
            quindi temporimane nel
                                menzionatobiennio
                            anzidetto sufficiente
                                untempo sufficiente al fine anzidettoanzidetto. Un tale uso è già praticato in alcune diocesi,(ad esempio in quella di Fulda., come dirò meglio qui appresso).
5º) Nel suddetto progetto di Istruzione è nuovamente inculcato anche l'obbligo del quadriennio teologico a norma del Codice (can. 1365 § 2 ), sebbene la introduzione del medesimo presenti,Così, ad esempio, <Così, ad esempio, mi
        scrive> il <mi scrive> Mons. Vescovo di Fulda, <Mons.
        Vescovo di Fulda <(il quale <in Roma> ha fatto i suoi studi
            <è stato alunno alunno> del Collegio Germanico)><(il quale è
        stato in Roma alunno del Collegio Germanico)> in una sua recente lettera in data del
        15 Ottobre scorso, di cui ho l'onore di riportare qui appresso il seguente brano
        tradotto dal tedesco: "Nel Seminario del 15 ottobre p. p.> nel cui Seminario
                            sono pure è pur <pur> attuato il biennio di filosofia, nel modo sua
            sopra accennato, in una sua <recente> lettera del 15 Ottobre
            p. p.:, dopo aver accennato al modo di Fu "In questo Seminario vi sono già fin
        dal 1914, anzi anche prima, due anni di filosofia. In detto corso si compionoinsegnano pure, in parte o com intieramente, alcune materie
        teologiche più facili o propedeutiche, giacché le altre discipline, che le quali, ad
        es. in Roma nell'Università Gregoriana, si trattanosono comprese nella filosofia o nella teologia (come fisica,
        chimica, meccanica, matematica, lingue grecoa edebraicoa) si studiano
            invece nel Ginnasio. Altrimenti collala sola filosofia propriamente detta non si occuperebbe
        sarebbe sufficiente per occupare tutto il tempo. In tal guisa la materia propriamente
        teologica (specialmente dogmatica e morale) può essere ben trattata nei tre anni del
        di teologia, specialmente se la filosofia è fatta come qui in Fulda; ciò che non è invece
        possibile nelle Università della Germania. ha vi è posto per un altro corso; 2º) non vi sono mezzi per sostenere
        spese maggiori,più elevate, soprattutto negli nel difficilissimo momento
        attuale; 3º) la mancanza di sacerdoti è assai grande, e minaccia di
            venire divenire anche maggiore; 4º) un corso filosofico-teologico di sei
        anni sgomenterà ed allontanerà molti dall'abbracciare lo stato maggior ecclesiastico,
        come ho appreso già da diverse parti. Io debbo aver le più vive preoccupazioni, se non posso
        disporre di un numero sufficiente di sacerdoti. Il nostro popolo, anche il cattolico, ha perduto molto del suo spirito. Varie comunità parrocchialipopolazioni mi hanno minacciato di non assistere più la domenica
        alle sacre funzioni nella chiesa parrocchiale, se non hanno un sacerdote sul luogo. Crede
            EllaVostra Eccellenza che la S. Congregazione dei Seminari, in
        vista di così gravi motivi (poiché corre pericolo la salute delle anime), approverà il modo
        seguito sinora? I professori di filosofia, i quali sono ben formati nella Scolastica,
        sapranno qui certamente corrispondere 
                                (a capo)
                                Un difetto di non pochi
                                alcuni
                                professori in Germania consiste in ciò che essi impiegano troppo troppo tempo in
                dotte introduzioni o prolegomeni,
                                ovvero in questioni acces
                                spesso puramente storici,
                                ovvero in questioni accessorie,
                                e soltanto alla fine insegnano
                                , ma insufficientemente, la materia stessa. qualche cosa della dottrina
                stessa.
                                ;
                                invero prendono a trattare dettagliatamente una questione accessoria, per esempio, il
                professore, che deve spiegare il trattato de Gratia, occupa la massima parte
                delle sue lezioni ad esporre, da un punto di vista prevalentemente storico, la
                dottrina di S. Agostino. Sovente
                                Talora
                                anche si
                                se ne
                                insegna agli alunni solamente una parte
                                ,
                                 della materia, ad esempio nella filosofia la psicologia e la logica, omettendo compl
                del tutto l'Ontologia, la cosmologia, la teodicea e l'etica. Occorre quindi, a mio
                subordinato avviso
                                parere
                                , insistere perché tutti i Seminaristi facciano un corso completo di filosofia e di
                teologia dogmatica. – Simili difetti
                                deficienze
                                si riscontrano non di rado
                                anche
                                nell'insegnamento della Teologia morale.
6º) Per ciò che riguarda la S. Scrittura, mi permetto di richiamarmi al mio rispettoso Rapporto N. 12415 in data del 25 Marzo scorso, ove trattai espressamente la importante e grave questione dello stato degli studi biblici in Germania.
7º) PerQuanto agli alunni, i quali seguonoil corso d i corsi di
        "specializzazione" o "Seminari" nelle Università, (ad es., per la esegesi,
            la storia ecclesiastica, la patrologia, l'archeologia cristiana, ecc.),sia durante che dopo il corso teologico, vi è pericolo che, affine di dedicarsi attendere a detti studi, essi trascurino
        almeno in parte il corso, comune a tutti, di filosofia e di teologia dogmatica.<,
        e che quindi si> Nella Sarebbe quindi <opportuno>, a mio umile
            avviso, di toccare nella Istru futura Istruzione <diano poi all'insegnamento od
        al lavoro scientifico> questo punto ass Ad imp <senza la necessaria formazione
        filosofica e teologica, trovandosi così esposti a cadere nei più gravi errori ed a trattare
        le [suddette] summenzionate discipline al<la> modo <maniera> dei
        protestanti e dei razionalisti.> colle tristi <e ben note>
            conseguenze<.> <ben note a cotesta
        S. Congregazione.> Sarebbe quindi importante, a mio umile avviso, di di
            cercare di porre rimedio a tale inconveniente, eovviare a questo male, e perciò ho toccato a qu
        espressamente talquesto punto nel progetto di Istruzione. 
8º) Dalle Relazioni dei Vescovi risulta pure che quasi dovunque l'insegnamento della filosofia e della teologia si fa in tedesco. Per quanto desiderabilesia possa
        essere l'introduzione dell'uso della lingua latina, sembrami tuttavia,
            dopochematura riflessione, che l'imporne subito e senz'altro l'obbligo
            costerebbe a incontrerebbe difficoltà gravissime, e forse anche insormontabili.
        Non essendovi stata, infatti, sinora in Germania, l'abitudine di parlare inllatino, farebbero quasi generalmente difetto i
        professori, i quali posseggano quella lingua in modo da potersene servire nelle loro
        lezioni. D'altra parte, essendo poiché negli studi di
            umanitànelle scuole medie lo studio del latino (ben più
            difficile per i tedeschi, che non per gl'italiani, gli spagnuoli, ecc.) è sempre
            piùmaggiormente negletto, nemmeno gli alunni sarebbero ora in grado di seguire con profitto un corso tenuto in detta
        lingua (1). Temo quindi che l'i E' perciò che nel progetto d'Istruzione,
        sottomesso all'E. V., mi son visto costretto limitato dovuto limitare a
        preparare il terreno per il futurol'avvenire, 1ºa) prescrivendo che niuno sia ammesso agli studi filosofici
        e teologici, senza aver prima studiato regolarmente e diligentemente
        la lingua latina e 2ºb) lodando quei Seminari (in verità non vi è, per
            quanto io sappia, che Fulda), ove l'insegna-anche a pure agli altri iIstituti filosofici e teologici. Il che potrà raggiungersi soltanto,
            chese i Vescovi invieranno scelti alunni a studiare nelle
                Università,,
                                in cui,come(come ad esempioain Roma), ove si adopera la lingua
            latina.
9º) Ora che, in seguito alla rivoluzione, la Chiesa ha pur troppo perduto in Germaniail l'antico diritto d'ispezione sulle scuole, è
            divenuto tanto più importante e delicato l'insegnamento della religione nelle medesime.
            Sembra quindi necessario che gli alunni dei Seminari siano preparati con particolar cura
            a quell'ufficio, anche mediante una conveniente conoscenza dei principi di pedagogia, la
            trascuranza dei quali è stata causa in passato di non pochi attacchi del ceto dei
            maestri contro il alcuni membri del clero. In vista di ciò, nel progetto e
            sebbene la cosa sia già in molti Seminari convenientemente regolata, nel progetto
                d'Istruzione trovasi una raccomandazione a tale riguardo, come pure per ciò
            che concerne le indispensabili e sane nozioni circa la questione sociale, le
            associazioni specialmente operaie, ecc.
10º) Per ciò che concerne, infine,si riferisce all'istituzione di scuole interne proprie nei piccoli Seminari, raccomandata dall'E. V. nelle prelodate Istruzioni al compianto Mons. Aversa (n. 4), era finora stabilito per legge civile, come attestano del resto anche, fra le altre, le Relazioni dell'Arcivescovo di Friburgo (n. 30), dell'Emo Arcivescovo di Colonia e dei Vescovi di Magonza e di Würzburg (n. 32), che gli alunni dei Seminari frequentasserodovessero frequentare i pubblici gGinnasi per gli studi di umanità. Conviene anche aggiungere che i Vescovi si mostravano sino a questi ultimi tempi soddisfatti di tale insegnamento. Così,, come risulta, ad esempio, si esprime in propositodal brano sopra riportatoil [sic] zelante della lettera di Mons. Vescovo di Paderborn nella già citatadl'educazione degli aspiranti allo stato ecclesiastico in Germania,
            paragonata a quelle
                                adelle altre Nazioni, hanno
                                presentato
                                no
                                aa mio avviso vari
                                parecchivantaggi, come pure senza dubbio vari difetti. Uno dei detti
            vantaggi consiste, nelle attuali circostanze, in ciò che essi seguono di regola
                                frequentanodapprima per quattro o cinque anni le scuole pubbliche elementari, e
            poi per nove anni
                            il ginnai ginnasi dello Stato. Hanno quindi in media l'età di venti anni,
            allorché
                                , finitolasciano il Ginnasio coll'attestato di maturità, si decidono per lo
            stato ecclesiastico e si dedicano agli studi di filosofia e di teologia. Il fatto che
            essi hanno sino allora compiuto
                                compiono in tal guisai loro studi insieme agli altri
                                aigiovani, i quali abbracciano altre carriere, aveva sinora soltanto
            buoni effetti, principalmente nelle regioni cattoliche ove le scuole erano penetrate da
            buono
                                verospirito religioso. Il futuro sacerdote,
                            inmediante
                                graziei
                                al contatto coi suoi condiscepoli
                                laici,
                                secolari,, acquistava s
                                fin dalla gioventù la conoscenza della mentalità e dei sentimenti
            delle più diverse classi sociali, necessaria per esercitare con profitto il sacro
            ministero. Inoltre
                            egli guadagnava– ciò che in Germania ha grande importanza per la stima
                            sia dalla recente Costituzione dell'Impero germanico come
                                che e dalle Costituzioni particolari dei singoli Stati, sia possibile ed
        opportuna la suddetta istituzione di scuole interne proprie nei piccoli Seminari, ed a tal
        uopo ho posto nel menzionato Questionario uno speciale quesito, accennando ai pericoli, cui,
        sia per la purezza della fede che per i buoni costumi, gli alunni vanno,possono trovarsi, massime al presente, facilmente esposti nelle pubbliche scuole.
Mi sia infine permesso di riferire all'E. V. essere stata in questi ultimi tempi ripresa da alcuni l'ideail disegno l'idea della erezione di una Università cattolica in Germania.
            Un taleEssa
                            ponendole sotto la protezione della legge,e benché ciò
                                non ssia concesso espressamente
                                cheper le scuole elementari, medie e superiori, tuttavia le Università
            non sono escluse,
                                ;e sembra quindi che sarebbe possibile ottenere dal Governo il
            permesso di erigere la detta Università.
Ora aquestotale propositoa tale proposito il sullodato Mons. Vescovo di Paderborn così mi scriveva nella più volte citata lettera del 1º Agosto: cosìmi scriveva
                                in proposito: "Sarebbe a mio avviso altamente
                opportuno,della più alta
                                o pregioimportanza,chese la S. Sede desse all'Episcopato tedesco esortazioni
        simili a quelle che il S. P. Leone XIII di f. m. diede all'I ai
        Vescovi belgi coillesuoieBreviLettere del 1880, 1888 e 1889 e che hanno condotto al fiorente
            "sviluppo dell'"Institut supérieur de Philosophie" in Lovanio. E' chiaraevidente l'importanza di un tale Istituto precisamente per la
        Germania, ove forse ancor più che altrove domina negli spiriti il pensiero filosofico,
        sebbene non certo quello della Scolastica. Giudici ea sit situazione intellettuale nella Germania cattolica sono
            g venuti già da anni nella persuasione che la Scolastica non deve cessare di essere più una filosofia destinata soltanto per gli ecclesiastici,, ma che deve[la ma deve c altresì]ma conquista[rsi]re anche il mondo laico, e che per
                                in a tale casociòriguardo non vi è più alcun tempo da perdere. Il Conte von
        Hertling disse a ragione nel Congresso della Görresgesellschaft in Regensburg: "Alla
        formazione fil filosofica dei nostri studenti di teologia è provvistoprovveduto in modo egregio con ottimi libri di testo; ma i laici, i
        quali s'interessano di studi filosofici, raramente sogliono porre mano ad essi. Ciò di cui
        noi abbiamo bisogno, è una letteratura filosofica, la qualeche per il contenuto e per la forma sia atta adconquistareaver molti lettori e la qualeche alla luce degli eterni principi tratti le attuali
        questioni, che la scienza e la vita sempre nuovamente sollevano". Un Istituto, simile a
        quello di Lovanio, sarebbe a mio parere adatto così a liberare sempre più i cattolici indella Germania, specialmente gli studenti, dai principi di una
        filosofia anticristiana pene-qQuale importanza abbia per lo spirito della scuola
                                quanta influenza avrebbe
                                eserciterebbe
                                per l'
                                sull'
                                la
                                avvenire della scuola di quanta importanza sarebbe
            sia per la scuola che i nostri maestri e maestre cattoliche abbiano modo
        sufficiente di imbeversi dello spirito della filosofia cristiana,.non ha bisogno di essere dimostrato. La fondazione di un
        Istituto ecclesiastico di filosofia, anche nelle presenti con condizioni della
        Germania così straordinariamente sfavorevoli, è tuttavia, comeio credo,di poter assicurare, pur sempre possibile. Esso potrebbe, o
        meglio dovrebbe essere unito ad una scuola superiore già esistente in una città cattolica o
        meglio ad un Seminario vescovile. Sul principio potrebbe esser forse sufficiente, seche l'Istituto istit cre costituissetengatenesse corsi di filosofia durante le grandi ferie accademiche e per
        il rimanente organizzasseriformasse [or]riordinasse le lezioni e gli esercizi destinati agli studenti di teologia oai Seminaristi 
                                fossero [così regolati] in guisa che divenganodivenissero attraenti ed utili anche per studenti laici. Il bisogno
        di una scuola filoso superiore per la filo-pre attuale tanto più vivo per la Germania, in quanto che
            recentementeoradi recente si propagaguadagna potentemente terreno un movimento
        per la scuola superiore popolare, cheil quale servirà non in ultima linea servirà alla propagazione ed
                            popolarizzazionealla volgarizzazione di tutti i possibili filosofemi del nostro
        tempo e cagionerà quindi nuovi pericoli per il pensiero e la fede cattolica. Se il
        progettato Istituto dovesseraggiungessere in qualche
        misura l'importanza di quello di Lovanio, sarebbe indispensabile che prendessero insieme in
        mano la cosa i Vescovi di tutta la Germania, vale a dire non solo quelli che partecipano
        alla cConferenza di Fulda, ma anche i Vescovi (bavaresi) della Conferenza di Frisinga".
In una posteriore lettera del 13 Settembre scorso lo stesso Mons. Vescovo di Paderborn mi comunicava quanto segueappresso: "Il Rmo Episcopato riunito nella Conferenza di Fulda, al quale ho esposto le stesse idee, si è associato al mio parere. E' stato perciò messo in verbale il passo seguente: – Al tempo stesso il relatorecattoliche per la di filosofia cattolica".
Dopo di ciò, chinatosembra parmi necessario, perché nel Questionario in
            discorso si chiedono, tra l'altro, notizie personali circa i singoli professori di
            teologia ed il loro insegnamento; il che è assai delicato per ciò che riguarda
            particolarmente quelli appartenenti alle Facoltà teologiche nelle Università dello
                Stato., i Il detto quesito, d'altra parte, sembra utile, anche p
            quali, data la mentalità di qui, verrebbero a trovarsi in una posizione molto difficile
            e sarebbero esposti ad attacchi, se della cosa si occupasse la pubblica stampa. Il detto
            quesito, d'altra parte, sembra utile, anche perché insegnanoa tuttora qualche
                professorie, i
                                l
                                quale
                                i che in passato diedero luogo a censure, come il Merkle a Würzburg e
            l'Holzhey a Frisinga.
                                restituì il 1º Maggio 1851 restituì
            il Seminario nel suo stato primitivo.
(2) Nota Cfr. Archiv für katholisches Kirchenrecht, vol. 83, 1903, pag. 116-117; Zeitschrift für Kirchenrecht, vol. 40, 1908, pag. 386 e seg.
(3) Nota Oltre il corso comune a tutti, vi sonopoi anche presso le
                fFacoltà medesime iscuole, (chiamate "Seminari" (da non
            confondersi coi Seminari ecclesiastici
                                clericali clericali), ove un numero di ristretto di scelti alunni,
                destinati ad essere nell'avvenire o professori o scrittori, di cose scientifi
            sono addestrati ed esercitati con corsi di "specializzazione" al lavoro strettamente
            scientifico.–
                                il quali, oltre a coadiuvare il rettore nel regime
                dell'iIstituto, spiegano e completano agli alunni le lezioni dei professori
            dell'Università.
                                
Nota (1) Quanto all'Archidiocesi di Gnesen e Posen, non se ne fa parolain questo nel presente rispettoso Rapporto, non potendo più
            attualmente questa Nunziatura Apostolica, in seguito ai ben [tra] noti
                recenti avvenimenti politici, esercitare su di essa la sua azione.
                                
(1) Nota Cotesta S. Congregazione concesse inoltre con lettera dell'E. V. a Mons. Arcivescovo di Monacovenerato Dispaccio N. 3
                dell'E. V. Nº 31/18 del [22]19 Maggio 1918 ai Revmi
            Arcivescovi e Vescovi della Baviera un biennio di proroga per l'osservanza del
            canone 1365. Detta lettera fu da me comunicata senza indugio, al compianto Emo
                Card. von Hartmann in conformità delle venerate istruzioni dalla medesima
            E. V. da Lei impartitemi coll'ossequiato dDispaccio in data
            22 di quello stesso mese di Maggio, e non ho poi lasciato sfuggire occasione
                opportuna per insistere prudentemente nel senso al compianto Emo Cardinale von
            Hartmann, perché ne conferisse trattassecogli altri Revmi Vescovi della Germania
            alla Conferenza di Fulda, come in realtà egli
            fece.
                            (1) <Nota>
                            sinora
            sempre per i suesposti motivi rimase sempre allo stato di un pio desiderio. – Cfr.
            Acktenstücke betreffend die Fuldaer Bischofs-Conferenzen, 1867-1888, pag. 233 e
            308-309.
     
                        2v, vor "(1) Il segreto" hds. von Pacelli Hinweis in roter Farbe:
                "Nota".2v, neben "sub secreto pontificio (1)" hds. von Pacelli Hinweis in
            roter Farbe: "Nota".8r, vor "(1) Un tempo anche" hds. von Pacelli Hinweis in
            roter Farbe: "Nota".8r, vor "Cfr. Archiv für katholisches Kirchenrecht" hds. von Pacelli
            Hinweis in roter Farbe: "Nota".8r, vor "Oltre il corso comune" hds. von Pacelli Hinweis
            in roter Farbe: "Nota".8v, oberhalb von "(1) Nel convitto teologico" hds. von Pacelli
            Hinweis in roter Farbe: "Nota".10v, vor "(1) Cotesta S. Congregazione" hds. von
            Pacelli Hinweis in roter Farbe: "Nota".15r, vor "(1) Credo opportuno" hds. von
            Pacelli Hinweis in roter Farbe: "Nota".16r, oben rechts vermutlich von Pacelli
            hds. hinzugefügt: "II".17r, oben rechts vermutlich von Pacelli hds. hinzugefügt:
                "12".18r, oben rechts vermutlich von Pacelli hds. hinzugefügt:
            "13".18r, oben links vor "(1)" hds. von Pacelli in roter Farbe notiert:
                "Nota". 
                        
                             
                        Online since 04-06-2012, last modification 30-04-2013. 
                    
    Document no. 2871
Pacelli, Eugenio to Bisleti, Gaetano
[München], 14 November 1919
                        Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Sullo stato dei Seminari in Germania
                        La trasmissione del detto qQuestionario fu curata, dopo la morte del sullodato Mons. Aversa (avvenuta
1v
il'113 Aprile di quello stesso anno) dal Revmo
        Mons. Schioppa, Incaricato d'Affari interino Al mio arrivo in Monaco verso laalla fine del predetto mese di Maggio non tutti gli Ordinarivari Vescovi non avevano ancora risposto al qQuestionario, di guisa che anzi dopo alcun tempo stimai opportuno
Gli Ordinari, che hanno inviato la richiesta relazione, sono i seguenti in ordine alfabetico: Augsburg,
2r
Le eccezionalissime circostanze create dalla guerra mondiale e poi anche più dai movimenti rivoluzionari in Germania hanno reso finora del tutto impossibile di preparare un qualsiasi piano di utili e pratiche riforme nei Seminari. Attualmente, sebbene la situazione politico-sociale sia tuttora assai instabile ed incerta, sembra nondimeno giunto il momento di cominciare ad attuare almeno alcunialcuni di quei provvedimenti, che sembrano più necessari ed urgentinecessari ed urgenti, riservando a tempi men sfavorevoli una completa opera di restaurazione.
A tale scopo mi permetto di sottoporre al superiore giudizio dell'E. V. un progetto di Istruzione(Alleg. I), ove quei [
2v
e mi sono studiato di avere il più possibile in considerazione i bisogni,
            gli usi e la mentalità del paese; il che, se è dovunque necessario, lo è tanto più in
            Germania per la singolare conformazione 3r
ulteriori riforme.A miglior illustrazione, poi, sia
ulteriori riforme. Qualora esso venisse approvato dall'E. V., potrebbesi nella relativa introduzione indicare come motivo del medesimo la promulgazione del nuovo Codice ed il conseguente desiderio di cotesta S. Congregazione di conoscere in modo dettagliato
Venendo ora a parlare in modo speciale delle più volte menzionate Relazioni, che con questo stesso corriere compio il dovere di trasmettere all'E. V. (disposte secondo l'ordine alfabetico del nome delle diocesi), parmi anzitutto necessario di notare che esse nella massima parte sono state
3v
redatte anteriormente all'entrata in vigore del nuovo Codice; non
            potrebbe quindi attribuirsi a colpa, se, ad esempio, in molte diocesi il numero degli
            anni per il corso filosofico e teologico non corrisponde alle prescrizioni del Codice
            medesimo.
                            4r
I. In Baviera il Concordato concluso tra la S. Sede ed il Re Massimiliano Giuseppe nel 1817 stabiliva all'Art. V:
"Sua singulis dioecesibus Seminaria episcopalia conserventur et dotatione congrua in bonis fundisque stabilibus provideantur; in iis autem dioecesibus, in quibus desunt, sine mora cum eadem pariter dotatione in bonis fundisque stabilibus fundentur.
In Seminariis autem admittentur atque ad normam Sacri Concilii Tridentini efformabuntur atque instituentur adolescentes, quos Archiepiscopi et Episcopi pro necessitate vel utilitate dioecesium in iis recipiendos iudicaverint. Horum Seminariorum ordinatio, doctrina, gubernatio et Administratio Archiepiscoporum et Episcoporum auctoritati pleno liberoque iure subiectae erunt iuxta
Rectores quoque et professores Seminariorum ab Archiepiscopis et Episcopis nominabuntur et, quotiescumque necessarium aut utile ab ipsis iudicabitur, removebuntur".
4v
Queste disposizioni non vennero però osservate dal Governo bavarese, il quale non adempì la prestazione dei fondi convenuti; obbligò gli alunni dei Seminari a compiere i loro studi in pubblici Istituti dello Stato, sualla cui direzione i Vescovi avevano
In seguito a ciò, anche presentemente i Seminari nella Baviera non hanno scuole proprie, dipendenti dai Vescovi. Gli alunni compiono i loro studi di umanità per nove anni nei pubblici gGinnasi dello Stato. Per lo studio della filosofia e della teologia essi debbono frequentare od una Università dello Stato, ove sia eretta la fFacoltà teologica, o i cosidetti Licei. Facoltà teologiche in Baviera trovansi istituite a Monaco ed a Würzburg.
5r
 tali soprattutto lo scopo di provvedere alla
        formazione accademica dei chierici, i quali non frequentano una Università" (Disposizioni
        organiche per i Licei bavaresi § 1). Essi sono quindi iIstitutigovernativi, eretti accanto ai Seminari clericali e che suppliscono le scuole di
        filosofia e di teologia, le quali a norma del Concordato avrebbero dovuto essere erettefondate nei Seminari medesimi. Non godono della facoltà di conferire
        i gradi accademici, di guisa che i Vescovi provvedono inviando a tal uopo i migliori alunni
        in qualche Università. Se ne contano cinque in Baviera, ossia a Bamberga, a Dillingen
        (diocesi di Augsburg), a Frisinga, a Passavia ed a Ratisbona.Sebbene i detti Licei, come si è accennato, siano destinati innanzi tutto alla formazione scientifica dei sacerdoti, tuttavia anche studenti laici possono frequentarne il corso filosofico ed il tempo da essi [
5v
 ciò nondimeno questi hanno esercitato finora su di essi una
        più o meno larga influenza, e quindi venivano Per ciò che riguarda in particolare la summenzionata nomina dei professori, l'Episcopato della Baviera nel Memorandum diretto al Re in data del 20 Ottobre 1850 domandò che in esecuzione del Concordato venissero dati dallo Stato i fondi
Quantunque queste giustissime richieste dell'Episcopato non ottenessero l'effetto voluto,
6r
 tuttavia,
        in virtù di ordine sovrano del 30 Marzo 1852 e per conseguente decisione ministeriale
        dell'8 Aprile dello stesso anno, il Governo dichiarò che nella nomina dei professori
        dei Licei avrebbe avuto riguardo ai desideri dei Vescovi; e tale assicurazione venne
        ripetuta nella successiva decisione suprema del 9 Ottobre 1854, la quale anzi affermò
        espressamente che essa valeva per tutti i professori dei Licei, e non solo per quelli di
        teologia, e che anche per il conferimento delle cattedre di teologia nelle Università si
        sarebbe dovuto richiedere 
                                Allorché poi al tempo del Kulturkampf la surriferita concessione venne revocata con decisione ministeriale del 20 Novembre 1872, cominciò una violenta campagna, specialmente nella stampa, la quale però non riuscì ad indurre il Governo a cedere. Soltanto dopo il Memorandum dell'Episcopato bavarese in data del 14 Giugno 1888, nel quale esso pregava S. A. R. il Principe Reggente di Baviera "che in occasione delle nomine degli insegnanti
6v
 nei Licei e dei
        professori di teologia nelle Università venissero dal R. Ministero di Stato comunicati
        ai rispettivi Ordinari i nomi dei concorrenti o delle persone prese in considerazione e che
        al parere degli Ordinari medesimi si desse il dovuto peso", fu di nuovo riconosciuto il
        diritto dei Vescovi in proposito. Difatti nella risposta del 28 Marzo 1889 al suddetto
        Memorandum il Ministro von Lutz dichiarò in nome del Sovrano che "nella nomina degli
        insegnanti nei Licei si sarebbe avuto il maggior possibile riguardo ai pareri ed ai desideri
        dei Vescovi" e che parimenti I professori dei Licei ricevono il loro stipendio dallo Stato, come pure con mezzi da questo forniti si provvede al mantenimento degli Istituti stessi, sebbene a tale scopo vengano impiegate anche le rendite, relativamente
7r
 però assai piccole, di speciali fondazioni. Così, ad
        esempio, Negli ultimiIn tempi recenti venne spesso proposta, anzi alcune volte richiesta tumultuosamente nella Camera dei Deputati la soppressione dei Licei, i quali per la natura
In una situazione eccezionalmente favorevoleeccezionale si trova il Liceo di Eichstätt., fondato nel 1838 col consenso del Re Ludovico I dal Cardinale Carlo Augusto di Reisach, allora Vescovo di quella diocesi, e poi Arcivescovo di Monaco. Mentre, invero, gli altri Licei bavaresi sono, come si è detto, iIstituti dello Stato, esso è invece vescovile e come tale sottostà intieramente all'Ordinario, il quale sceglie e nomina i professori. Il Rettore
7v
 del Seminario è al tempo stesso Rettore del Liceo. Le [II. Nel resto della Germania, dopo gli abusi introdotti dalla Pragmatica del 1818, la condizione dei Seminari venne regolata secondo le disposizioni del Concilio Tridentino nelle ben note Bolle di circoscrizione De salute animarum del 1821 per la Prussia, Provida solersque del 1821 per la provincia ecclesiastica del Reno superiore, Impensa Romanorum Pontificum del 1824 per l'Hannover e Ad dominici gregis custodiam del 1827 parimenti per la provincia ecclesiastica del Reno superiore. Malgrado ciò, continuarono
8r
 dalle famose leggi di Maggio, in seguito però modificatemitigate
                            8v
nariamente anch'essiConvitti (cfr. le Relazioni di Rottenburg (1), Breslavia,
            Friburgo), Rottenburg
                                9r
(a capo)
9v
 del 29 Marzo 1889 al Memorandum dell'Episcopato, 8v
Per la diocesi di Ermland o Warmia l'Istituto, fondato già nel 1567 in Braunsberg dal Cardinale Stanislao Hosius (donde il nome di Hosianum, che esso porta anche al presente), è considerato come Liceo governativo, titolo che nel 1913 venne mutato in quello di Accademia. Esso, al pari dei Licei bavaresi, non ha la facoltàil diritto di conferire i gradi accademici, riservatao esclusivamente alle Facoltà universitarie. Il Seminario clericale della diocesi funge anche da cConvitto per gli studenti di filosofia e di teologia nell'Accademia.
Finalmente vi sono iIstituti d'insegna-
10r
mento filosofico-teologico puramente vescovili
        nelle diocesi di Culma (con residenza in Pelplin), Fulda (ove sono educati anche gli alunni
        della diocesi di Limburgo, eccetto l'ultimo anno di Seminario pratico), Magonza,
            Per la Sassonia (Vicariato Apostolico) gli aspiranti allo stato ecclesiastico vengono educati nel Seminario venedico (Wendisches Seminar) in Praga, fondato nel Secolo X
La
Venendo ora a parlare in modo specialespeciale
10v
 anteriormente all'entrata in vigore del nuovo Codice; non
        potrebbe quindi attribuirsi a colpa, se11r
Se non m'inganno,In particolare, sono due, a mio umile
            avviso,i punticome ho già accennato, i punti, chedelle r
                                Nel n.§ 13 si parla del Direttore spirituale. A questo riguardo è da notare come (secondo che risulta anche dalle Relazioni dei Vescovi) fino a questi ultimi tempi nella maggiormassima parte dei Seminari clericali della Germania il Rettore era
11v
gnia, i quali
                                IlCiò nondimeno, il metodo di cumulare l'ufficio di rettore con quello di direttore spirituale
A Würzburg "da tempo immemorialeimmemorabile" non il rettore, ma il vice-rettore funge da direttore spirituale.; nell'
12r
dalla presenza di un religioso nel Seminario.A Bamberga il vice-rettore del piccolo Seminario sente
È da notarsi specialmenteosservare inoltre che in quest'ultimanell
12v
 presso di sé
        soltanto nell'ultimo anno (del Seminario cosidetto pratico)
        per la teologia pastorale, mentre che per gli altri studi di filosofia e di teologia 
                                II) Per ciò che riguarda la formazione scientifica sembrano meritare speciale attenzione i seguenti punti:
a) Molto a desiderare lascia generalmente lo studio della filosofia.
13r
Per ciò
1º)
13v
 fisica, scienze naturali, filologia e
            storia.Ciò trovo confermato in una
14r
 la conoscenza della mentalità e dei sentimenti
            delle più diverse classi sociali, necessaria per esercitare con profitto il sacro
            ministero. Inoltre – ciò che in Germania è di grande importanza per la stima e la
            considerazione verso il ceto ecclesiastico – era in tal modo riconosciuto senz'altro dai
            cosiddetti circoli colti che egli possedeva, oltre la scienza teologica, anche una buona
            cultura generale". 2º)
3º)
14v
neralmente a
            desiderare lo studio della filosofia (in alcuni luoghi, come a Würzburg15r
15v
nico
            [16r
ferenza nella durata delle ferie non è
            così importante, come sembra in apparenza. Quanto poi alla miglior preparazione degli
            studenti 16v
                                "Di fronte a quest
È inoltre da osservare che in
17r
            lezioni 4º)
17v
 un retto ordinamento degli studi medesimi,
            affinché gli alunni possano conseguire in L'insegnamento della teologia dogmatica, oppresso dalle materie positive, non potrà essere migliorato, se non si ottiene che, da un lato, si premetta (come si è già osservato
Come troverà esso prontamente contro simili attacchi il πρώτου ψεύδος degli avversari?
18r
stato già lodevolmente introdotto da alcuni Vescovi, ad esempio da
            quello di Paderborn, secondo che egli stesso mi ha comunicato con lettera del
            1º Agosto scorso(1). Inoltre in molti Seminari e Facoltà universitarie s'insegna
            piuttosto la storia della filosofia che la filosofia stessa. – Quanto alla sostanza
            dell'insegnamento medesimo, occorre con costanza inculcare il can. 1366 § 2
            circa il metodo, la dottrina ed i principi dell'Angelico Dottore.L'insegnamento della teologia dogmatica, oppresso dalle materie positive, non potrà essere migliorato, se non si ottiene che
Poiché,Siccome poi, d'altra parte, sarebbe assai
18v
 difficile di introdurre in Germania una diminuzione delle
        ore destinate alle discipline positive, bibliche e pratiche
        del corso teologico, sembra che, affineal solo scopo di guadagnar tempo a favore della teologia dogmatica,
        potrebbe permettersi che alcune materie, le quali o sono più o meno affini
            5º) Nel suddetto progetto di Istruzione è nuovamente inculcato anche l'obbligo del quadriennio teologico a norma del Codice (can. 1365 § 2 ), sebbene la introduzione del medesimo presenti,
19r
particolarmente in alcune diocesi, assai gravi difficoltà. 19v
 L'introdurre
        però ora i quattro anni di teologia è per me cosa inattuabile,
        giacché 1º) ilnel Seminario non offre alcun locale
                                20r
 ai voleri ed
        all'attesa della S. Congregazione. Ho dato già ordine che sia fatto maggior uso della
        lingua latina e che si tengano le dispute settimanali, come in Roma". – L'E. V.
        giudicherà, se e come convenga tener conto delle surriferite osservazioni dell'ottimo Mons. Schmitt.6º) Per ciò che riguarda la S. Scrittura, mi permetto di richiamarmi al mio rispettoso Rapporto N. 12415 in data del 25 Marzo scorso, ove trattai espressamente la importante e grave questione dello stato degli studi biblici in Germania.
7º) PerQuanto agli alunni, i quali seguono
20v
8º) Dalle Relazioni dei Vescovi risulta pure che quasi dovunque l'insegnamento della filosofia e della teologia si fa in tedesco. Per quanto desiderabile
21v
mento
        si fa, almeno in parte, nella summenzionata lingua, ed ovee nei quali si tengono purealtresì le dispute scolastiche anche in
        forma sillogistica, ed esprimendo il desiderio che tale uso possa
            estendersisi estenda
                            9º) Ora che, in seguito alla rivoluzione, la Chiesa ha pur troppo perduto in Germania
10º) Per ciò che concerne, infine,si riferisce all'istituzione di scuole interne proprie nei piccoli Seminari, raccomandata dall'E. V. nelle prelodate Istruzioni al compianto Mons. Aversa (n. 4), era finora stabilito per legge civile, come attestano del resto anche, fra le altre, le Relazioni dell'Arcivescovo di Friburgo (n. 30), dell'Emo Arcivescovo di Colonia e dei Vescovi di Magonza e di Würzburg (n. 32), che gli alunni dei Seminari frequentasserodovessero frequentare i pubblici gGinnasi per gli studi di umanità. Conviene anche aggiungere che i Vescovi si mostravano sino a questi ultimi tempi soddisfatti di tale insegnamento. Così,, come risulta, ad esempio, si esprime in propositodal brano sopra riportatoil [sic] zelante della lettera di Mons. Vescovo di Paderborn nella già citata
21v
letterain data del 1º Agosto scorso.:"L'istruzionee
                                22r
e la considerazione verso il ceto ecclesiastico – era in tal modo
            riconosciuto senz'altro dai cosiddetti circoli intellettuali che egli possedeva, oltre
            la scienza teologica, anche una buona cultura generale". – Ciò nonostante, e
        malgrado le difficoltà che potrà presentare la cosa anche dal punto di vista economico, sarà
        ora il caso di esaminare se e come, col nuovo ordinamento della scuola stabilito così
                                Mi sia infine permesso di riferire all'E. V. essere stata in questi ultimi tempi ripresa da alcuni l'idea
22v
progetto risale fino al 1860 e per attuarla fu già raccolto un
        fondo di circa 400.000 marchi. La nuova Costituzione della
            Germania permette sotto certe condizioni la fondazione di scuole private
                                Ora a
23r
        perspicaci dell23v
trati particolarmente nelle
        scuole superiori, come pure a togliere a poco a poco la filosofia scolastica dall'attuale
            ed assai lamentevole isolamento. Non vi è
            bisogno di dimostrare24r
sofia
        scolastica è al momento In una posteriore lettera del 13 Settembre scorso lo stesso Mons. Vescovo di Paderborn mi comunicava quanto segueappresso: "Il Rmo Episcopato riunito nella Conferenza di Fulda, al quale ho esposto le stesse idee, si è associato al mio parere. E' stato perciò messo in verbale il passo seguente: – Al tempo stesso il relatore
24v
        rilevò la necessità ed utilità di un proprio Istituto filosofico per lo studio e la
        diffusione della filosofia scolastica, possibilmente in unione colla progettata Università
        cattolica libera. L'attuazione dDi tale disegno deve esser
            promossapromuoversi l'attuazione colla maggior possibile sollecitudine.
        Frattanto si procurerà che siano tenuti in più luoghi da dotti cattolici corsi di filosofia
        durante le ferie. – Inoltre la Conferenza vuolesi propone di adoperarsi allo scopoaffincheè nelle grandi Università di Berlino, Halle, Francoforte, Göttingen,
        vengano erette cattedre Dopo di ciò, chinato
2v
(1)
                Nota Il segreto 6v
(1) Cfr. Systematische Zusammenstellung der Verhandlungen des
                bayerischen Episkopates mit der Königlich Bayerischen Staatsregierung von 1850 bis
                1889 über den Vollzug des Konkordates, Freiburg im Breisgau 1905,
            pag. 73-78, 82-83, 94-96.
                                8r
            (1) Nota Un tempo anche gli alunni della diocesi di Magonza compievano [sic] gli studi
            teologici nell'Università civile di Giessen, ove il Governo aveva eretto una Facoltà
            teologica senza intesa colla S. Sede. Ma il celebre e benemerito Vescovo di
            Magonza, Mons. Guglielmo Emanuele de Ketteler, non appena assunta l'amministrazione
            della diocesi, soppresse quell'abuso ed (2) Nota Cfr. Archiv für katholisches Kirchenrecht, vol. 83, 1903, pag. 116-117; Zeitschrift für Kirchenrecht, vol. 40, 1908, pag. 386 e seg.
(3) Nota Oltre il corso comune a tutti, vi sono
8v
(1) Nota Nel convitto teologico di Rottenburg vi sono anche sette
            sacerdoti ripetitori, i 10r
Nota (1) Quanto all'Archidiocesi di Gnesen e Posen, non se ne fa parola
10v
(1) Nota Cotesta S. Congregazione concesse inoltre con lettera dell'E. V. a Mons. Arcivescovo di Monaco
18r
                            20v
 (1) La questione dell'introduzione della lingua latina fu
        trattata già nelle Conferenze vescovili di Fulda del 1869 e del 1870, ma 