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Document no. 4965
Non appena mi giunse il venerato telegramma cifrato dell'E. V. R. N. 112, mi feci diedi premura di far giungere, in via sicura e confidenziale, al Sig. Cancelliere dell'Impero l'espressione dei giusti desideri e dei sapienti consigli, che in esso si contenevano. Il Sig. Conte von Hertling ha avuto la compiacenza di farmi alla sua volta pervenire, per la stessa via, una sollecita risposta, scritta di tutto suo pugno, e che io ho l'onore di riprodurre qui appresso, tradotta in italiano:
"Non ho per ora intenzione di pronunziare prossimamente al Reichstag un discorso riguardante gli Stati esteri nemici. Le manifestazioni disimil tal genere non hanno finora raggiunto mai il loro scopo; la nostra disposizione a concluder la pace è stata inter-
Per ciò che riguarda particolarmente il Belgio, in uno dei miei ultimi discorsi ho lasciato chiaramente intendere che noi non pensiamo ad una annessionequi di quello Stato, ma dobbiamo, d'altra parte, assicurarci che esso non divenga di nuovo pera vantaggio dell'per l'Inghilterra o per
dellaper la Francia un territorio, attraverso il quale assalirci attraverso il quale possano marciare contro di noi. Ho detto altresì che, qualora il Governo belga fosse disposto ad una conversazione fra rappresentanti autorizzati, non vi avremmoprenderemmo parte volentieri; ma non si è avuta alcuna risposta.
In queste circostanze io posso esclamare, facendo mio un detto del vecchio Gortschakoff: L' Allemagne est muette , mais elle n'est pas sourde; vale a dire, sebbene noi dobbiamo attualmente evitare di procedere da parte nostra ad una solenne manifestazione, tuttavia teniamo le orecchie aperte e, qualora una seria disposizionea favore della per la pace si manifesti da parte dei nemici, siamo pronti a corrispondervie ad essa senza indugio. È questo Posso
Frattanto però sembra purtroppo che nei circoli dirigenti dell'Intesa domini, ora come per l'addietro, la volontà di distruggerci, edelle di secondo le dichiarazioni, che giungono dall dal Nord-America e dall'Inghilterra, anche la "Lega delle Nazioni" significa soltanto l'unione degli Alleati perdurante oltre la guerra, diretta ad isolare esclusivamente la Germania.
Mi èÈ per me profondamente doloroso di non poter inviare al Santo Padre alcun confortante messaggio, ma, nello stato attuale delle cose, ciò non è possibile".
Chinato umilmente
25r, unterhalb der Datumszeile, hds. von unbekannter Hand: "N. B. Accus. ricev. col Disp. 69403 del 24/7 conf. Posiz. XIII Bomb. Reims 7802".
Online since 02-03-2011.
Document no. 4965
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[München], 20 June 1918
Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Sulle disposizioni di pace in Germania, specialmente per ciò che riguarda il Belgio
"Non ho per ora intenzione di pronunziare prossimamente al Reichstag un discorso riguardante gli Stati esteri nemici. Le manifestazioni di
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pretata o come un segno di debolezza o come un tranello ipocrita.Per ciò che riguarda particolarmente il Belgio, in uno dei miei ultimi discorsi ho lasciato chiaramente intendere che noi non pensiamo ad una annessionequi di quello Stato, ma dobbiamo, d'altra parte, assicurarci che esso non divenga di nuovo per
In queste circostanze io posso esclamare, facendo mio un detto del vecchio Gortschakoff: L' Allemagne est muette , mais elle n'est pas sourde; vale a dire, sebbene noi dobbiamo attualmente evitare di procedere da parte nostra ad una solenne manifestazione, tuttavia teniamo le orecchie aperte e, qualora una seria disposizione
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assicurare che è questo il modo di vedere non solo delle Autorità politiche, ma anche delle militari.Frattanto però sembra purtroppo che nei circoli dirigenti dell'Intesa domini, ora come per l'addietro, la volontà di distruggerci, e
Mi èÈ per me profondamente doloroso di non poter inviare al Santo Padre alcun confortante messaggio, ma, nello stato attuale delle cose, ciò non è possibile".
Chinato umilmente