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                            Document no. 20532
                         
                        
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                        Eccellenza
Il sottoscritto Nunzio Apostolico ha l'onore di comunicare a Vostra Eccellenza per ordine di Sua Santità quanto segue:
Nel progetto di solenne Convenzione presentato dal Governo prussiano non si trova, malgrado le ripetute ed energiche richieste della S. Sede, alcuna disposizione concernente la scuola. A tale riguardo è d'uopo ricordare come con Nota diretta al sottoscritto dall'allora Ministro per la scienza, l'arte e la pubblica istruzione, Sig. Dott. Boelitz, in data del 6 Gennaio 1922 il Governo prussiano dichiarò che "su domanda del Reich esso sarebbe entrato con questo in trattative circa il regolamento della parte religiosa della questione scolastica nel Concordato". È vero che il passo surriferito riguardava più particolarmente un futuro Concordato per il Reich, e ciò si spiega col fatto che in quell'epoca di questo principalmente si parlava, come apparisce dalla Nota indirizzata poco prima, cioè il 14 Novembre 1921, allo scrivente dal Sig. Dott. Wirth, allora Cancelliere e Ministro degli Esteri del Reich; ma è pure, d'altra parte, incontestabile che colla surriferita dichiarazione – alla quale, massime se si considerino le circostanze che la occasionarono, non può negarsi il valore di un impegno – il Governo prussiano aveva ammesso esplicitamente il principio del "regolamento della parte religiosa della questione scolastica nel Concordato", e ciò senza distinguere tra un Concordato col Reich o colla Prussia, distinzione che non fu fatta nemmeno nei colloqui, che precedettero la dichiarazione in discorso ed i quali
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico 
                        
                             
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    Document no. 20532
Pacelli, Eugenio to Braun, Otto
 to Braun, Otto
Berlin, 26 April 1929
                        Il sottoscritto Nunzio Apostolico ha l'onore di comunicare a Vostra Eccellenza per ordine di Sua Santità quanto segue:
Nel progetto di solenne Convenzione presentato dal Governo prussiano non si trova, malgrado le ripetute ed energiche richieste della S. Sede, alcuna disposizione concernente la scuola. A tale riguardo è d'uopo ricordare come con Nota diretta al sottoscritto dall'allora Ministro per la scienza, l'arte e la pubblica istruzione, Sig. Dott. Boelitz, in data del 6 Gennaio 1922 il Governo prussiano dichiarò che "su domanda del Reich esso sarebbe entrato con questo in trattative circa il regolamento della parte religiosa della questione scolastica nel Concordato". È vero che il passo surriferito riguardava più particolarmente un futuro Concordato per il Reich, e ciò si spiega col fatto che in quell'epoca di questo principalmente si parlava, come apparisce dalla Nota indirizzata poco prima, cioè il 14 Novembre 1921, allo scrivente dal Sig. Dott. Wirth, allora Cancelliere e Ministro degli Esteri del Reich; ma è pure, d'altra parte, incontestabile che colla surriferita dichiarazione – alla quale, massime se si considerino le circostanze che la occasionarono, non può negarsi il valore di un impegno – il Governo prussiano aveva ammesso esplicitamente il principio del "regolamento della parte religiosa della questione scolastica nel Concordato", e ciò senza distinguere tra un Concordato col Reich o colla Prussia, distinzione che non fu fatta nemmeno nei colloqui, che precedettero la dichiarazione in discorso ed i quali
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anzi furono motivati da un affare riguardante direttamente
        la Prussia. È vero altresì che nelle antiche Bolle di circoscrizione non si contengono
        disposizioni circa la scuola; ma anche il Governo ha voluto introdurre vari punti non
        compresi nelle Bolle medesime, ad esempio quello relativo ai parroci; ora esso non può senza
        contraddizione negare alla S. Sede ciò che reclama per se stesso. Durante le
        discussioni coi Commissari governativi questi proposero nel Giugno 1927 una formula minima
        sulla scuola, la quale non venne accettata dalla S. Sede se non in via di somma
        condiscendenza, soprattutto perché fu fatto allora valere l'argomento estrinseco che tale
        materia sia di competenza del Reich. Non è stato quindi senza dolorosa sorpresa che la
        S. Sede ha appreso come adesso il Governo prussiano ha voluto la soppressione perfino
        di quell'articolo, pur così insufficiente, soppressione tanto meno giustificata, in quanto
        che tutti i partiti, che formano l'attuale coalizione ministeriale, erano anche nel Gennaio
        1922 rappresentati nel Gabinetto prussiano. Ciò nondimeno la S. Sede, mossa dal
        desiderio di assicurare la pace religiosa nella Prussia, si è risolta, pur con estrema
        difficoltà, a non rompere per tale rifiuto del Governo le trattative concordatarie; non può
        tuttavia omettere di dichiarare formalmente che questa sua attitudine non dovrebbe mai
        essere interpretata come una rinunzia ai principi, i quali l'avevano indotta a chiedere che,
        come negli altri Concordati dei tempi recenti, così anche nella solenne Convenzione colla
        Prussia fosse inclusa la questione della scuola. Esse confida inoltre che la
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sia non solo osserverà la garanzie date per legge ai
        cattolici in ciò che concerne sia la scuola confessionale come l'istruzione religiosa, ma si
        atterrà altresì alla surriferita dichiarazione, qualora si iniziassero nell'avvenire
        trattative per la conclusione di un Concordato col Reich. Il sottoscritto profitta
        dell'occasione per rinnovare a Vostra Eccellenza i sentimenti della sua più distinta
        considerazione.+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
