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Per la cura spirituale dei Russi profughi in Germania
Come è senza dubbio già noto all'E. V. R., in una visita fatta in
in Anello scorso mese di Luglio, in occasione del Congresso Eucaristico di
Amsterdam, dal Revmo Padre d'Herbigny S. J., Presidente del Pontificio
Istituto Orientale, all'Emo Sig. Cardinale Bertram, questi propose come adatto per
l'ufficioadatto per la cura spirituale dei Russi profughi in Germania il Rev.
Sac. Prof. Dr. Berg di Aachen (ard. Il sullodato Padre accettò la proposta
rimessa alla Delegazione vescovile di Berlinoe, purlasciando
significandomi chel'esecuzione della medesima
dell'
intiero
intiero
progetto spettavaal menzionato Eminentissimo
ed alla Delegazione vescovile di Berlino,m'interessò ad
pregareadoperarmie, venuto poi a Berlino, redasse alla fine dello stesso mese di
Luglio, redasse un un progetto di organizzazione, chedi cui l'E. V. troverà copia qui compiegataunitacopia (Allegato I); e, purquindi, pur significandomi che la'attuazione del meprogetto medesimo spettava
al menzionato EminentissimoCardinale ed alla Delegazione vescovile di Berlino, m'interessò
ad adoperarmi presso l'Emo Sig. Card. Arcivescovo di Colonia, affinché
consentisse a lasciar libero a tale scopo, almeno in via di esperimento, ad esempio per sei mesi, il sacerdote in discorso. Senza indugio eseguii talequesto incarico ed il Signor Cardinale Schulte mi rispose in data
del 6 Agosto c. a., annuendo alla14v
anzidetta domanda
ed aggiungendo che il Sac. Berg, a suo parere, "è ecclesiastico sicuro ed abile, il
quale certamente, qualora non sia necessaria la conoscenza della lingua russa, potrà far
bene nella cura spirituale dei Russi". Per desiderio dello stesso Eminentissimo Schulte, il
Berg è venuto a visitarmi Sabato scorso 27 Settembre, ed ha mostrato grande
entusiasmo simile ufficio, aggiungen sebbene l'Emo Bertram (a quanto egli ha
affermato) gli abbia detto che occorraoccorr<e>ariguardareconsiderarel'intrapresa
la cosal'impresa con "pessimismo". Da parte mia, nella supposizione del
consenso della S. Sede a questa scelta, l'ho incoraggiato caldamente a dedicarsi a
s
imp con
ogni ardore ad opera
sì importante,ad un'opera, che tanto sta a cuore deal S. Padre.
OggiOggi mi è pervenuta dall'Emo B Sig. Cardinale Bertram
l'acclusa lettera –(G. K. 5479)– in data del 2415r
Settembre p. p.
(Allegato II), nella quale egli,
dopo aver ricordato la sua conversazione col Revmo P. d'Herbigny in
Amsterdam e fatto gli elogi del Sac. Berg, mi chiede d'informarmi presso la
S. Sede se esso è persona grata. L'Emo soggiunge che, essendo il detto sacerdote
professore di religione, occorrerebbe poi trattare col Governo,
affinché egli ottengagli sia accordato un congedo di un anno conservando il suo
stipendio.
Infatti il P. d' Herbigny avrebbe dichiarato
Saggio
, sembrami dubbio; tuttavia può tentarsi". col mantenimento dellosuo stipendio, e conclude: "Se tutta l'impresa arrecherà
praticamente grande [svolta] [ein Wort unlesbar] van "Sembrami
dubbio che tutta l'impresa intrapresa sia per arrecare grande vanta utilità
pratica; può nondimeno tentarsi".
Nel pregare pertanto
rispettosamente l'E. V. a volersi degnare di farmi conoscere quale risposta debba
dare all'Emo Vescovo di Breslavia, m'inchino
Mi sia lecito
di agg riferire in pari tempo che, secondo quanto mi significò il Revmo Vescovo Ausiliare di
Berlino,15v
Mons. Deitmer, il più volte lodato P. d'
Herbigny gli avrebbe dettodichiarato che la S. Sede provvederebbepagherebbe bensì al
al<le> <mant> <le spese per il> sacerdote russo incaricato
delle funzioni liturgiche, ma non per il tedesco, cui èsarebbe affidata la cura spirituale, propriamente
detta.<,> Ora l'Em dovendo a questo provvedere la Curia
vescovile. Ora il Berg mi ha signi detto che l'Emo Bertram ha trovato per lui un
alloggio in quella Capitale presso le Graue Schwestern nella Niederwallstrasse,
aggiungendo tuttavia che non può fare di più. Egli spera di poter,riuscire, almeno sul principio, a
sopperire al resto col suaccennato stipendio, ma più tardi potrebbe forse presentarsi
la questione vedersi nella necessitá di implorare un aiuto. Sarei ben riconoscente <all'E. V.> se l'E. V.
volesse
Finalmente la Signora von Oettingen mi ha testé scritto che il
di aver appreso da varie parti il prossimo <l'>arrivo <a Berlino> del P.
Abrikosoff, il quale si proporrebbe di lavorare in Berlino. <colà.>
Nel
supplicare pertanto l'E. V. a volersi degnare di farmi conoscere quale risposta
debba dare all'Emo Vescovo di Breslavia, e
di impartirmi
quelle i
sugli altri punti suaccennati quelle istruzioni, che nel Suo superiore giudizio
stimerà opportune, m'inchino
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 02 October 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 14835, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/14835. Last access: 22-12-2024.