Document no. 15577
Lama, Friedrich Georg Ritter von to [Gasparri, Pietro]
Füssen, 22 November 1924
Non credo di dire una cosa nuova a V. Eminenza Rev.ma, se dico che stiamo qui in Germania attualmente in un nuovo Kulturkampf. La libertà che lo Statuto di Weimar ha dato a noi Cattolici ci permette di muoverci e di ricostruire lentamente quello che gli ultimi secoli passati hanno distrutto. È quanto noi prevedemmo già fin da tre anni. Gli attacchi della stampa ultranazionalista a base di materiale che proviene dalla Lega Evangelica, il [sic] discorsi fatti sul congresso di questa Lega nel [sic] agosto passato, la parte di Ludendorff nella nostra politica interna, l'aumento di produzione d'opuscoli aizzanti alla lotta contro la Chiesa, contro il Papa, contro il Vaticano, contro i Gesuiti etc., tutto ciò dimostra che cosa ci attende nel [sic] avvenire prossimo.
Non è per vantarmi se dico, che la parte più grande della nostra difesa nella nostra stampa è rimasta a me. Avevo saputo infatti nel 1914 che
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la Lega Evangelica stava raccogliendo materiale per
riprendere la lotta religiosa dopo la vittoria che doveva dare un potere illimitato al
protestantesimo germanico. Raccolsi allora anch'io il mio materiale e ora tutti ricorrono a
ma [sic] dinanzi agli innumerevoli testi germanofobi vaticaneschi che il nemico produce,
testi tolti dall [sic] Osservatore Romano dalla Civiltà Cattolica etc. , non sapendo che
cosa rispondere, perché mancano di materiale. Essendomi materialmente impossibile ripetere
sempre le medesime storie, mi sono deciso a dare ai nostri un arma in mano, che li mette in
grado di respingere gli attacchi senza di ricorrere sempre all'opera mia. A base dei
documenti pubblicati finora ho composto un libro sulla Politica della Santa Sede dalla Fine
della Guerra; più indietro non potevo andare se non volevo scrivere una biblioteca invece
d'un libro. Mi sono fatto guidare dallo spirito della Santa Sede quale emana da tante
dichiarazioni di principio e sebbene sono convinto che non si potrà scrivere questa storia
esaurientemente finché non siano aperti gli Archivi segreti,
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si può essere almeno sicuri della linea generale, la quale
è data da tanti atti e fatti che sono innegabili. Il libro, troppo voluminoso e quindi
troppo costoso per le nostre condizioni attuali, verrà pubblicato in diversi fascicoli
secondo le materie. Il manoscritto è quasi pronto per la stampa, la quale deve comminciar
presto. È il nemico che spinge.Ora il mio lavoro è un lavoro privato; posso aver sbagliato in buona fede qua e là e può darsi che, volendo fare un servizio alla causa della Chiesa, io invece involontariamente vi reco danno, presentando qualche particolare in un modo non del tutto corrispondente alla verità o alla realtà. Perciò sarebbe necessaria una revisione da parte competente, non per completare il lavoro di quanto esso difetta ma per correggere errori di fatto.
È perciò, che mi rivolgo a V. Eminenza Rev.ma pregando se potrebbe incaricarsi una persona competente e di fiducia per eseguire tale revisione.
Mi ero rivolto al Ecc.mo Nunzio Msgr. Pacelli, il quale ben di ragione mi ha risposto essere preferibile non scegliere la via ufficiale; mi ha consiglia-
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to di rivolgermi direttamente a Roma e di far
passare tutto per un intermediario di fiducia. Se V. Eminenza Rev.ma volesse aderire al
desiderio qui espresso, mi servirei del mio amico Dott. H. W. Willems a Roma,
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V. Eminenza Rev.ma vorrà forse preferire a non darmi una risposta che avrebbe in certo
senso carattere ufficiale; essa potrebbe perciò passarsi al sudetto Dr. Willems, il
quale però intanto non è informato del contenuto di questa lettera, sebbene essa sarà
consegnata da lui.Mi perdoni V. Eminenza il mio azzardare, ma trattandosi d'una cosa d'interesse non privato mi faccio coraggio, tanto più che fui già favorito a suo tempo personalmente di sì buona accoglienza.
Sono di V. Eminenza Rev. ma
dev.mo e umile servo
Friedrich Ritter von Lama