Document no. 17724
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Rorschach, 20 November 1925

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PacelliPacelli
Subject
Sulla nuova organizzazione dell'assistenza religiosa dei militari in Germania
L'Emo Signor Cardinale Bertram mi ha diretto in data del 10 corrente circa la questione della nuova organizzazione dell'assistenza religiosa dei militari in Germania una lettera, che stimo opportuno di trasmettere qui acclusa in copia all'Eminenza Vostra Reverendissima. Essa è uno ulteriore più ampio svolgimento del punto 14 del Protocollo dell'ultima Conferenza vescovile di Fulda, che mi feci già un dovere di riprodurre nel mio rispettoso Rapporto N. 33552 del 10 Settembre p. p.
Il sullodato Eminentissimo comincia col riferire che come il Sig. Ministro della Reichswehr da alcuni mesi desidera che
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si esamini la questione, se l'ufficio del Vicario castrense in quanto funzionario del Reich ("Reichsamt") sia, nei riguardi separabile dall'ufficio in rig in vista, in vista del nuovo regolamento, separabile dall'ufficio ecclesiastico. Le Conferenze vescovili di Fulda e di Frisinga hanno creduto di dover rispondere negativamente, giacché non si tratta di due uffici separati ed insieme combinati, ma di un solo ufficio con rapporto a due Autorità (ecclesiastica e civile). La separazione in due uffici è inconcepibile anche perché ciò che l'Autorità ecclesiastica non riconosce che se non un ufficio ecclesiastico con facoltà ecclesiastiche, il cui conferimento da parte della medesima Autorità ecclesiastica non può essere prevenuto preoccupato dal conferimento di un ufficio civile (Reichsamt), che secondo il concetto ecclesiastico non esiste separatamente dal primo.
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Il In conseguenza di ciò il Signor quanto sopra l'Emo Vescovo di Breslavia supplica di nuovo la S. Sede a voler dare una decisione circa l'anzidetta nuova organizzazione dell'assistenza religiosa dei militari in Germania, senza ulteriore indugio, essendovi motivo a meno che Essa non voglia prolungare lo stato attuale sino all'epoca, tuttora incerta, della conclusione di un Concordato col Reich. Tale dilazione, però, <sempre a giudizio dell'Emo Bertram,> non è necessaria, essendovi motivo di ritenere che il Ministero della Reichswehr si accontenterebbe di un regolamento nel senso delle proposte dell'Episcopato, qualora la S. Sede dia ad esse la Sua approvazione (1)(1) . Il Signor Cardinale so aggiunge che ambedue le summenzionate Conferenze vescovili sono rimangono sempre di opinione esser preferibile, dal punto di vista ecclesiastico e pastorale, che l'ufficio del il Vicario castrense sia in qualche certo modo sottoposto all'Episcopato della Germania, naturalmente senza restrizione delle ne-
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cessarie facoltà, che egli con Pontificio beneplacito eserciterebbe in nome dell'Episcopato. dei Vescovi. Un Vicario Se mancasse questo un simile legame coll'Episcopato, med stesso, prosegue l'Eminentissimo, sorgerebbero facilmente divergenze e conflitti, ed il un Vicario castrense del tutto esente sarebbe troppo, inoltre, come ha mostrato l'esperienza, troppo funzionario dello Stato e da questo dipendente, mentre la S. Sede stessa ha invece tanto ha insistito sul concetto essere esso invece, un ufficio trattarsi di un ufficio in prima linea un ufficio ecclesiastico. Si aggiunga che il numero dei i militari cattolici or è ora di circa sono ora <al presente> in numero di circa trentamila, talmente dispersi in tutto il territorio del Reich, che quasi dovunque gli ecclesiasti parroci non militari devono hanno la massima parte del lavoro nella loro cura spirituale; dei medesimi. ora non sarebbe quindi opportuno di porre i detti parroci ecclesiastici sotto due giurisdizioni del tutti esenti e separate.
Chinato Avendo già espresso, altre volte, <in passato,> per ordine dell'Eminenza Vostra, il mio umile e subordinato avviso sul presente argomento, altro non mi resta ora che di professarmi,<confessarmi> <confermarmi,> chinato umilmente al bacio della S. Porpora, con sensi di profondissimo ossequio
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
(1)Nel succitato punto 14 del Protocollo dell'ultima Conferenza vescovile di Fulda si leggeva, tra l'altro: "Del resto apparisce desiderabile che l'assistenza religiosa dei militari sia regolata in modo soltanto provvisorio, lasciando il definitivo ordinamento di essa al Concordato col Reich". Qualora la S. Sede avesse difficoltà di dare ora <adesso> una decisione definitiva, potrebbe forse, se così piacesse al S. Padre, concedere per ora una approvazione soltanto provvisoria e quasi ad experimentum.
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 20 November 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 17724, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/17724. Last access: 11-05-2024.
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