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Supplica per nomina del Revmo Mons. Agostino Bludau, Vescovo di Warmia,
ad Assistente al Soglio
Insieme al relativo Allegato, che compio il dovere di restituire qui
accluso, mi è pervenuto il venerato Dispaccio dell'E. V. R. N. 441/28 in data
del 25 Giugno p. p.
Il Revmo Mons. Agostino Bludau, Vescovo di Warmia, è
Prelato buono, zelante, amato dal Clero e dal
popolo; già Professore nella Facoltà teologica della Università di Münster, è
versatoClero e dal popolo;dotto
versato in materiea esdi Esegesi biblica ed autore di
variediverse opere (De alex. interpr. libri Dan. indole critica et
herm., 1891; Die alex. Uebersetzung des Buches Daniel, 1897; Die beiden Erasmusausg. des
N. Testaments und ihre Gegner, 1902; Ein Ausflug nach Baalbeck und Damaskus, 1904;
Juden und Juden-Verfolgungen im alten Alexandria, 1906,<;> ecc.)
ecc.)del Nuovo Testamento;mMi sembrerebbe quindi, anche in
considerazione dei molti anni già da lui trascorsi nel pastorale ministero, che
nulla per sé osti alla sua
nomina deldi lui nomina adaVescovo Assistente al Soglio, implorata dal da quel
Capitolo cattedrale.,)
Affine,ché,tuttavia,però, l'E. V. possa formarsi un giudiziodi dare una relazioneesattao circa il sullodato
menzionatosullodato Vescovo, mi sia
tuttaviaal tempo stesso lecito di riferire come in vari casi egli mi è apparso menoossequiente e devotonon mi è parso eccellere nell'ossequio e nella deferenza verso i
decreti e le decisioni delle S. Congregazioni. Così, ad esempio, riguardo ad una
risoluzione della S. Congregazione del Concilio del 22 Giugno 1925,153v
colla quale sila quale, dopo accurato esame, dichiarava che il Sacerdote Pienski
appartiene apparteneva all'Amministrazione Apostolica di Pomesania, affidata a
Mons. Bludau, egli scrisse a questa Nunziatura, in data del 17 Dicembre dello stesso anno,dell'anno medesimo,
1925 che riconosceva bensì una tale decisione, ma "non la
riteneva giusta". Parimenti, in seguito ad un Decreto della medesima
S. Congregazione,del 31 Luglio 1926, la quale ""riprovava il
grave abuso, che vigente in molte diocesi della Germania, di trasportare i cadaveri
direttamente al Cimitero senza condurli prima in chiesa"" e "prescriveva che gli
Ordinari del Reich con prudenza e fermezza si adoperassero a
che man mano fosse introdotto ed osservato il disposto del Codice can. 1215",
egli Mons. Bludau rispose che tale disposizione nella sua diocesi si eseguisce,
nella sua
diocesi, si fieri potest,si eseguisce,sesia
èpossibile, e concludeva,semplicemente:
senz'al
"Quare insenza mostrare la intenzionedi
adeguarsi amigliorare la situazione
,: "Quare in dioecesi Warmiensi nihil quoad sepulturam innovabitur a aut
reformabitur".154r
Nella detta
Nell'ultima relazione sullo stato del suo Seminario del 1926 egli riferiva non essere
statoiancoraintrodottoiil
l'[intero]il biennio per gli studi filosofici ed il quadriennio per i
teologici, prescrittiprevistidaldal can. 1365, anche qui senza accennare in qualche modo
alla al suo desiderio di uniformarsi pienamente a [simile] detta prescrizione. Parimenti,
quanto all'obbligo dell'insegnamento della filosofia e della teologia "ad Angelici Doctoris
rationem, doctrinam et principia" (can. 1366 § 2), egli si
il Mons. Bludau si limitava a notare: "Philosophia quidem
stricte iuxta methodum S. Thomae Aquinatis non traditur, sed principia eiusdem haud
negleguntur"; e lo stesso ripeteva per la teologia.
Nella rivista intitolata "Zeitschrift für alttestamentliche Wissenschaft und die
Kunde des nachbiblischem Judentum" N. F. vol. 4, 1927),
fasc. 4, pag. 314 e seg. (rivista, la quale nella grand
issima
e
grande massima parte
maggioranza dei suoi articoli sostiene le opinioni del criticismo e radicalismo
protestante e reca quindi gravissimi danni alla dottrina cattolica in materia di
S. Scrittura)apparve un articolo del Professore protestante della Università di Halle
a. S., O. Eissfeldt, circa la proposta dellasi parlava dellafonfondazione di una
Società tedesca "sopraconfessionale"sopraconfessionale per promuoverepromuovere la scienza dell'Antico Testamento,(überkonfessionelle deutsche Gesellschaft zur Förderung der
alttestamentlichen Wissenschaft), e fra coloro, i quali venivano indicati
come
154v
come disposti a
dare [ein Wort unlesbar] [per] a riguardo
di
a
tale progetto, ad accettare dichiarazioni d'ingresso nella progettata Associazione,
era nominato il Rev. Sac. Lorenzo Dürr (originario della diocesi di
Würzburg e quindi, a quanto credo, discepolo del noto prof.Sac. Dr. Hehn), professore di eEsegesi dell'Antico Testamento nell'Accademia
filosofico-teologica della diocesi di Warmia indi Braunsberg (Hosianum).,frequentata dagli alunni della diocesi di Warmia. Non mancai di
richiamare su di ciò l'attenzione del Vescovo,di Mons. Bludau, il quale con foglio del 20 Maggio scorso mi
risposescrisse cercando di spiegare e giustificare tale attitudine del
Pro sunnominato Professore. Ho stimato necessario di con
d
pr replicare delicatamente, ma chiaramente al [ein Wort unlesbar] e
con
al [summ] e con relativa motivazione, al menzionato
Vescovo essere,che (a mio avviso personale) la partecipazione di professori
cattolici a simile intrapresa è inopportuna ed illecita. Attendo ora
la risposta di Mons. Bludau;,e miriservandomi,riservo, qualora essa non
sembrasseappariscafosse soddisfacente, mi r di sottoporre il caso alla
Suprema S. Congregazione del S. Officio.
[La] Giova sperareConfido che la concessione della implorata Pontificia distinzione qualora all'Augusto
Ponteficeal S. Padre piaccia di accordarla, contribuisca ad accrescere
nel Prelato in discorso i sentimenti di devozione e di attaccamento verso la
S. Sede.
Chinato
153r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
notiert: "C".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Perosi, Carlo from 05 July 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 19950, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/19950. Last access: 08-01-2025.