Document no. 19979
Pacelli, Eugenio to Sincero, Luigi
[Berlin], 04 August 1928
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Sulla persecuzione religiosa nella Georgia
"Dopo l'occupazione della Georgia da parte dei Sovietj, ebbe principio una implacabile persecuzione contro quella Nazione ed un terribile terrorismo contro tutto ciò che vièeravidiGgeorgiano. La lotta richiede moltiesacrificivittime, ma il popolo Georgiano non vi rinunzia.ad essa.
Anche la Chiesa Georgiana non poté evidentemente sfuggire alla persecuzione dei carnefici. Le chiese furono chiuse e consegnate ai giovani comunisti come sale da sport
Centinaia di ecclesiastici furono fucilati. Lo stesso Capo della Chiesa Georgiana, il Patriarca Ambrogio, fu arrestato
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e condannato a 10 anni di carcere, per essersi rivoltoaver fatto appello alla Conferenza di Genova eed aver richiamato l'attenzione delle Nazioni Europee sulla teorribile situazione della Georgia. Il vecchio Pastore
soccombette ai suoi patimenti in prigione.Da qualche tempo il Governo dei Sovietjtj ha senza scrupolo intrapreso,ha cominciato, come alsecondo il solito, nei suoi giornali e nei suoi fogli pubblici,ed in altre pubblicazioni una campagna di calunnie contro i sacerdoti cattolici. Questa non significa altro, se non l'intenzione manifesta del Governo soviettico di muovere adesso la guerra anche contro la Chiesa cattolica nella Georgia, ciò che non aveva osato finora. Se non si verrà in aiuto ad essa in tempo opportuno, è da aspettarsi che le sarà riservata la stessa sorte, che è toccata alla Chiesa "ortodossa" Georgiana.
Poco tempo fa venne arrestato il parroco Schio Bathmanischwili (egli dimorava prima nel Convento di S. Gabriele, in Mödbling, presso Vienna, e nel Maggio 1928 si recò andò in Georgia), ed esigliato a "Solowezki Monastir, (Governo di Arcangelo).
Secondo che riferisce il giornale georgiano "Kommunist" (il quale di georgiano ha
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soloamente i caratteri, per il resto è completamente russo) del 20 Luglio u. s., Nº 167, l'Amministratore della Chiesa cattolica nella Georgia,
Rev. P. Emanuele Wardidse, è stato ora arrestato al confine turco-georgiano,
mentre egli tentava di fuggire all'estero, per sottrarsi alla
persecuzione. (Un ritaglio del suddetto numero del "Kommunist" è qui allegato, insieme a
quello dell'11 dello stesso mese). La vita del Rev. P. Wardidse è in
pericolo. Si teme che sarà fucilato; nella miglior ipotesi (ciò che è però assai dubbio), egli sarà esigliato in
Siberia.Secondo il loro sistema, i carnefici soviettici procederannofarannoadessoora probabilmente ad altri arresti.
Per la Chiesa cattolica nella Georgia cominciano ora tempi difficili, calamitosi, forse peggiori di quelli, che traversa il Messico.
Ho stimato mio dovere, come Georgiano e cristianoe credente,
Chinato ...