Facendo seguito alla mia lettera di ieri, mi do premura di significarLe
che nel pomeriggio di oggi è venuto personalmente a visitarmi
qui il conte Pálffy, affine di parlarmi nuovamente della progettata
visita dell'ex Ministro cecoslovacco Hodza (si pronuncia Oggia), il quale, egli afferma, è
uno dei più importanti uomini politici di quella Repubblica e, dopo un Gabinetto di
transizione Svehla, sarà Capo del Governo. Scopo diella di detta visita, [ein Wort unlesbar]
privata e segreta, sarebbe di [alti] discorrere intorno alla possibilità della
ripresa dei rapporti colla S. Sede, ed in modo speciale
particolare circa la questione dei beni del Primate di
Ungheria in Cecoslovacchia. Ho di nuovo fatto presente al Sig. Conte la mia
incompetenza8v
in tali materie, la quale avrebbe reso di ben
poco profitto il desiderato colloquio. Il Sig. Conte si recherà quindi nei giorni prossimi a
Roma, e mi ha pregato di darne avviso
dar<gliene> previo avviso.
alla Segreteria di Stato
Egli
Ssi presenterà innanzi
tutto a Lei, [ein Wort unlesbar] che
potrà, <alla Sua volta,> se Ella non
credesse,
così le sembrerà opportuno,
di rimandarlo all'ufficio competente, che sarà
vale a dire
probabilmente la
alla a quanto sembra<par>mi, alla prima
Sezione.
Il Conte Pálffy, come ebbi già ad annunciarLe, fu per
vari anni Consigliere
[ein Wort unlesbar] alla prima della guerra in Roma come
Consigliere dell'
d'Ambasciata d'Austria-Ungheria presso la S. Sede col rango di
Ministro Plenipotenziario, ed era allora diplomatico assai distinto
ed apprezzato. Fu poi durante la guerra
per vari anni in Svizzera, ove si trovò a contatto coll'Emo Mons.
Maglione, che potrà eventualmente dare di lui [più] per quel
periodo più precise informazioni.
Intanto con inalterabile e devota stima
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Pizzardo, Giuseppe from 30 September 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 20097, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/20097. Last access: 17-07-2024.