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                            Document no. 20121
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Come ebbi già l'onore di annunziare all'E. V. R. nel mio
        rispettoso Rapporto N. 35748 del 4 corrente, lal'Episcopato prussiano nella <il giorno 10 corr.
            nella> Conferenza vescovile di Fulda hadiscussoe sub secreto pontificio i vari argomenti, i quali formano oggetto delle pendenti
        trattative concordatarie. Con Foglio rispettivamente in data dell'11 e del
        15 corrente gli Eminentissimi Signori Cardinali Schulte e Bertram mi hanno dato
        comunicazione del parere espresso dai Revmi Vescovi, ed io alla mia volta compio il dovere
        di darne notizia all'E. V. per ciò che concerne i punti già,
        trattati coi negoziatori prussianicol Ministero del Culto prussiano, riservandomi di farlo per i
        rimanenti man mano che i negoziati si svolgeranno. Sono lieto intanto di partecipare a
        V. E. aver l'Episcopato concordemente manifestato,
        coll'espressione del suo grato animo,all' al sullodato Cardinale
        Bertram circa la esclusiva competenza della S. Sede medesima nella presente materia
        incontrò il pieno consenso dei Vescovi, i quali la trovarono benevola nella forma e
        sommamente opportuna quanto al contenuto.
CircaQuantoail modo di provvista delle Sedi arcivescovili e vescovili, i Vescoviad aderirono alla formula già nota all'E. V. (Rapporto
        N. 35412 del 16 Giugno c. a.) colle modificazioni indicate
        nell'ossequiato Dispaccio N. 1535/26 del 30 d. m. - Tuttavia, secondo
        quanto mi ha riferito il il Cardinale Schulte, "l'Eminentissimo Bertram stima
        conveniente che in occasione delle vacanze non tutti i Vescovi della Prussia presentino
        proposte di candidati, ma soltanto i vicini o que gli appartenenti alla stessa
        provincia ecclesiastica. Quelli, che risiedono.". A parere del sullodato Emo
        Schulte, "in occasione della vacanza di diocesi della provincia ecclesiastica del Reno
        inferiore, nella quale si[riannodano],per ciòcheconcernerientrano, per il Concilio provinciale, quelle di Osnabrueck e di
        Hildesheim, potrebbero i relat rispettivi Vescovi adunarsi segretamente e senza
        solennità per designare in comune i candidati da proporsirre alla S. Sede. Nella vacanza di vescoviSedi vescovili della provincia del Reno superiore verrebbero in
        questione soltanto i Vescovi di Fulda e Limburgo; tuttavia anche
        Mons. Arcivescovo di Friburgo (Baden) ha in Prussia il territorio di Hohenzollern, e quindi
        potrebbe, secondo il caso, riunirsi [cercare] riunirsi col Vescovo di Fulda o
        di Limburgo per la formazione della lista dei candidati. Una simile adunanza dovrebbe essere
        possibile anche per gli Ordinari della Germania orientale, anche qualora nonvenisse avesse ivi ad effettuarsi la erezione di una nuova
        provincia ecclesiastica, come sarebbe ben desiderabile. Un siffatto modo di partecipazione
        degli Ordinari nelle elezioni vescovili sembra((con
                                (continu (prosegue l'Emo Arcivescovo di Colonia) sembrami di gran lunga preferibile alla proposta di candidati da parte dei singoli
        separatamente. Ad ogni modo non stimerei mai opportuno che si lasciasse libertà ai Vescovi
        di esprimere oppur no il loro avviso; in tal caso, infatti, è da prevedere che benassai spesso non ne darebbero alcuno, giacché sarebbero ben contenti
        di non dover prendere nessuna responsabilità in cosa tanto grave. Così ben sovente non si
        raggiungerebbe lo scopo, cui si mira colla partecipazione dei Vescovi alle elezioni
        anzidette". - L'Emo Bertram, da me testé interrogato in occasione del Congresso generale cattolico di Breslavia, mi ha manifestato l'avviso che
        potrebbe parlarsi semplicemente di "episcopi viciniores", senza determinare ulteriorspecificare ulteriormente né
        quali essi siano, né come essi debbano proporre le relative liste; la S. Sede
        rimarrebbe così libera di determinarlo in ogni singolo
        caso.l'al
        che la nomina del V da parte del Vescovo si effettui alternativamente audito
            capitulo e de consensu capituli (separatamente per i canonici effettivi e gli
        onorari); desidererebbe tuttavia che la S. Sede dichiarasse poter il Capitolo negare il
        consenso soltanto nel caso (e l'onus probandi incomberebbe al Capitolo medesimo) che
        il candidato non sia degno ed idoneo. Un simile modo di alternativa è di gran lunga
        inferiore a quellao
                concessao  già
            alla nel Concordato bavarese (art. 14 § 2), come è ben noto
        all'E. V.; sembrami quindi subordinatamente che che sarebbe consigliabile di
        accordarlo alla Prussia. Per le diocesi di Hildesheim e di Osnabrück esso dovrebbe, avuto
        riguardo alla Bolladirit] lo jus
            suffragii nelle elezioni vescovili ispettava ai canonici così effettivi come onorari. - Per ciò
            che riguarda infinepoi che concerne la collazione di un canonico disposizione
        della succitata Bolla De salute animarum, secondo la quale un canonicato in Breslavia
        ed in Münster doveva essere riservato ad per uno dei Professori di quellae
        Università (cfr. Rapporto N. 35579 dell'11 Luglio p. p.),
        l'Episcopato bra bramerebbenominare i Professori anzidetti la nomina diessere nominati canonici onorari.
Finalmente, quanto allaper ciò che riguarda la cosiddetta "clausola politica", l'Episcopato è pienamente d'accordo che essa vengaappl [accettata] concessa per i Vescovi e per
        i Coadiutori con futura successione. Quanto agli Amministratori Apostolici, il'Episcopato medesimoesso consiglierebbe una distinzione fra quelli ad nutum
            S. Sedis, peraiper i quali l'anzidetta clausola non dovrebbe essere adoapplicata,adottata, e quelli stabili, a cui essaessa potrebbe essereinvece venire estesa, essendo essii medesimi equiparati ai in tutto ai Vescovi residenziali.
        Ciò avrebbe probabilmente un'applicazione pratica per Berlino,
        ove, sembrando quasi impossibile di ottenere dal Governo la
                            costitupoiché sembra quasi impossibile, a causa dell'opposizione <del
            fanatismo> dei circoli protestanti, di addivenire per ora all'erezione di una
            vera e propria diocesi, potrebbe tentarsi la costituzione di
        un'Amministrap
                                sopra osservato, ben più,ampia concessione, che non laavrà la Prussia, riguardo alla provvista dei canonicati; si avrebbe
        così un certo compenso, qualora il S. Padre si degnasse di
            fare
                                accordaredi consentire a favorediaccordare a quest'ultimao la
                            malgrado Stato, sebbene la maggioranza della sua popolazione
            siacon popolazione in maggioranza protestante, una clausola
        quanto ottenne già il Governo britannicoinglese nella Convenzione del 20 Marzo 1890. Mi permetto quindi
        di sottoporre quanto sopra allanuovamente questo punto alla benevola considerazione
        dell'E. V., giacché confesso che altrimenti non vedo come
        le tanto difficili trattative potrebbero essere continuate con qualche speranza di esito
        favorevole.
Intanto, chinato 
                        20r, links oberhalb des Adressaten hds. von
            unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C". 
                        
                             
                        Online since 29-01-2018. 
                    
    Document no. 20121
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[Berlin], 25 August 1926
                        Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Sulle trattative concordatarie colla Prussia - Parere
        dell'Episcopato
                        20v
l'intenzione di
        appoggiare il Rappresentante della S. Sede nelle attuali trattative. La nota lettera dell'E. V. CircaQuantoail modo di provvista delle Sedi arcivescovili e vescovili, i Vescovi
21r
 lontano, non
        possono giudicare le condizioni della relativa diocesi22r
                            22r
Per ciò che si riferisce alla provvista dei canonicati,
            i Revmi Vescovi sarebbero oral'Episcopato prussiano sarebbe ora prontio ad ammettere 22v
Impensa Romanorum Pontificum
        (26 Marzo 1824), valere altresì per la nomina dei Vicarii delle rispettive Chiese
        cattedrali. - Alcuni Ordinari, compreso l'Emo Schulte, manifestarono il desiderio che
        il numero dei canonici onorari possa essere aumentato a norma del diritto comune, ma che i
        medesimi non abbiano diritto di intervenire nella provvista né della Sede vescovile né dei
        canonicati, rimanendo così abrogata la disposizione della Bolla De salute animarum,
        in virtù della quale avevano [23r
che essa cessasse di essererimanere in vigore, potendosio invece conferire
            ai
                                Finalmente, quanto allaper ciò che riguarda la cosiddetta "clausola politica", l'Episcopato è pienamente d'accordo che essa venga
23v
zione Apostolica permanente, separata da
        Breslavia. Né,vale a mio umilissimo e subordinato avviso, farebbe difficoltà il precedente del Concordato bavarese; infatti: 1º) la Baviera non ha alcuna Amministrazione Apostolica
        stabile; 2º) il Governo bavarese non ha mai chiesto una simile concessione, la quale
        non avrebbe avuto per esso avuto
        importanza pratica; 3º) la Baviera ha ottenuto, unacome si è <già> Intanto, chinato
