Document no. 20226
Pacelli, Eugenio to La Puma, Vincenzo
[Berlin], 12 March 1928

Writer (text genesis)
PacelliPacelli
Subject
Sulla fondazione dei due nuovi Istituti dei Missionari e delle Suore di S. Giovanni
Insieme ai due Allegati, che compio il dovere di restituire qui acclusi, mi pervenne regolarmente il venerato Dispaccio N. 5104/27 in data del 5 Gennaio p. p., scorso, col quale la S. V. Illma e Revma si degnava di chiedermi informazioni circa la domanda di erezione in Congregazione religiosa diocesana di per di due nuovi Istituti, l'uno maschile e l'altro femminile, fondati dal Rev. Sac. Giovanni Maria Haw della diocesi di Treviri.
Per cominciare a parlare del fondatore, egli, nato il 25 Maggio 1871 in Schweich, ordinato sacerdote in Treviri il 30 Marzo 1895, nominato il giorno seguente Cappellano nella parrocchia dell'Immacolata Concezione in Coblenza, l'8 Ottobre 1897 vicario in Holz, il 21 Aprile 1900 parroco in Wintersdorf, il 9  Agost Luglio 1906 rettore dell'Ospedale di Treviri, è dal 17 Aprile 1909 direttore del Johannesbund in Leutesdorf. È Secondo noti-
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zie assunte da buona fonte, egli è sacerdote animato dalle migliori intenzioni e dal più grande spirito di disinteresse e di sacrificio. A questo spirito egli intende di informare i membri del suo Istituto, e sembra che lo abbia fatto con successo, almeno massime per quanto riguarda le Suore. D'altra parte, però, non può dirsi che egli sia uomo calmo, perseverante, di prudente e sicuro criterio, giudizio, ma piuttosto singolare e idealista e ed alquanto fantastico. Anche lo svolgimento della sua opera mostra che come egli cambia troppo spesso spesso le sue idee ed i suoi piani troppo spesso sotto l'influenza di impressioni e di bisogni del momento. Il suo ultimo collaboratore, il P. Sudbrack S. J. è noto, egli pure, anche fra i suoi confratelli, come religioso di grande zelo, ma di poco criterio. Ad ambedue è [assai] unito per amicizia e per comunanza di idee, sebbene senza [dubbio] dotato di maggior prudenza, il Revmo Mons. Kaller, Amministratore Apostolico di Schneidemühl.
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Il Sac. Haw cominciò la sua azione apostolica [prestandosi] come capo del movimento antialcoolico e direttore di una Ccasa in Leutesdorf per correggere i bevitori dall'abuso dell'alcool. Avendo egli posto tale sua opera sotto la protezione di S. Giovanni Battista, ne derivarono i nomi di "Johannesbund", "Johanneshaus", "Johannesburg", "Johannesmissionare", "Johannesschwestern". In seguito egli rivolse la sua attività al agli Esercizi spirituali, cui in intima unione coi RR. PP. Gesuiti, come anche ad altri bisogni religiosi, massime soprattutto a quelli che egli gli apparivano sul momento come particolarmente urgenti. Questa moltiplicità di intenti fa sì che il suo programma è ancora alquanto vago ed indeterminato. Esso può tuttavia riassumersi nella formula: Creare una schiera di persone dell'uno e dell'altro sesso, animate da vivo sentimento di fede e da vero spirito apostolico, ed atte a coadiuvare i pastori delle anime specialmente per ovviare alle più pressanti necessità dei nostri tempi.
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L'anzidetto programma è attuato nel Johannesbund, il quale comprende
1º) i membri ordinari della Lega medesima. Tali possono essere tutti i cattolici, i quali vogliono lavorare secondo lo spirito del Johannesbund od almeno sono disposti a promuoverne gli scopi colla preghiera e col sacrificio. Essi non formano nessuna una associazione (Verein) propriamente detta, ma una libera unione in piena dipendenza dall'Autorità ecclesiastica. I membri non sono tenuti a contribuzioni fisse, ma ognuno dà, se può, una elemosina a favore dell'Opera,; né debbono possono esimersi astenersi dal collaborare in altre associazioni religiose o di carità, per diffondere ovunque lo spirito di apostolicoato. Tale apostolato essi debbono esercitare deve essere da loro esercitato a) col buon esempio, professando anche in pubblico la loro fede e la loro incondizionata obbedienza al Papa ed ai Vescovi, combattendo la sensualità, promovendo la mortificazione e l'amore la carità cristiano [sic] fra persone, classi e popoli. b) Colla vita spirituale e <intima e> di preghiera (meditazione o lezione spirituale quotidiana - frequenza Comunione frequente ed assi-
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stenza alla S. Messa possibilmente ogni giorno - Esercizi spirituali almeno ogni tre anni - vita tenore modesto e semplice tenore di vita, anche per mettere da parte ogni settimana un obolo a favore del lavoro apostolico '(Johannesgroschen)' - rinunzia ad ogni spesa non del tutto necessaria durante le settimane dei Quattro Tempi. e la Settimana Santa, per contribuire con tali risparmi all'opera della salvezza delle anime '(Opferwochen)' - preghiere per la diffusione del regno di Dio, per la conversione dei peccatori, degli increduli e degli eretici, e per la santificazione dei buoni - rosario, giaculatorie, via crucis, ecc.) c) coll'azione (aiuto nella cura delle anime, apostolato della buona parola, della buona stampa, della difesa della fede, della difesa dei buoni costumi, della sobrietà massime riguardo alle bevande alcooliche, delle opere di carità, ecc.). I malati, i quali offrono le loro preghiere e le loro sofferenze per gl'interessi del Regno di Dio, per la salvezza e la santificazione delle anime,
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possono essere ammessi nel Krankenapostolat del Johannesbund; essi ricevono il diploma di iscrizione, un piccolo crocifisso ed ogni mese una lettera di conforto, che li esorta ad unire i loro sacrifici dolori e le loro preghiere coal sacrificio ed alle intenzioni del Cuore divino.
2º) gli [sic] Oblati di S. Giovanni Battista. Sono sacerdoti e laici, che vivono nel mondo, ma si dedicano in modo speciale all'apostolato, sia intieramente che od in quanto lo permettono loro i doveri della loro professione e le condizioni della loro famiglia. Debbono essere membri di iscritti ad un Terzo Ordine approvato dalla S. Sede ed emettono anche i voti di ubbidienza e di castità secondo il proprio stato. Aiutano i membri delle Congregazioni religiose soprattutto in quelle opere, che [non] questi come tali non possono compiere.
3º) Finalmente le i due Congregazioni religiose Istituti (dei quali si tratta nella istanza del Revmo Mons. vescovo di Treviri) dei Johannesmissionare Christi des Königs e delle Johannesschwestern von Maria Königin., destinate al lavoro principale per la Il nome è stato scelto dal sacerdote Haw in seguito all'Enciclica del regnante
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Pontefice Pio XI sul Regno di Cristo.
a) I Johannesmissionare formano una una <un> Congregazione Sodalità <Istituto> con voti, composto di sacerdoti e di fratelli laici. Essi si dedicano in maniera speciale alla estensione del ad estendere il Regno di Cristo ed a guadagnare coloro che hanno apostatato dalla Chiesa o vivono da essa lontani. I fratelli laici aiutano i sacerdoti segna massime [colla] con la produzione e la diffusione della buona stampa e mediante la direzione di l'assistenza nelle Case di ricovero per i senza tetto e senza lavoro. La Congregazione L'Istituto procura di unire la vita contemplativa acoll'attiva e dà quindi grande importanza alla cura dellao vita interiore spirito. Affine di espiare i peccati della sensualità e di impetrare la conversione dei peccatori, i detti Missionari si astengono dall'uso delle bevande alcooliche e dal tabacco.
b) Le Johannesschwestern costituiscono anche esse una un Congregazione Sodalità Istituto con voti ed il loro scopo è egualmente di aiutare i i sacerdoti nella cura delle
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anime con mediante <in> <con> tutte quelle opere, che sono confacenti al loro stato delle religiose. che Un gruppo speciale di dette Suore di esse è dedito è dedito esclusivamente alla vita contemplativa mediante la preghiera e l'espiazione.
Sul principio il Rev. Haw era contrario ad adottare un abito speciale per le i due Congregazioni, Istituti, ma cambiò poi di parere, ritenendo che esso fo sia un mezzo per attirare vocazioni, massime quanto alle Suore.
Le case finora erette dal Sac. Haw si trovano a Leutensdorf sul Reno (diocesi di Treviri) ed a Berlino.
A Leutesdorf (Rheinstrasse 129) si trova la Casa madre dei Johannesmissionare, detta Johannesheim, fondata nel 1922. Superiore ne è il medesimo Sac. Haw; vi dimorano tre 3 sacerdoti (cfr. Handbuch des Bistums Trier, 1927, pag. 279) ed oltre venti 20 fratelli laici. Nella stessa località (Rheinstrasse 10) vi è anche la Casa madre dell'Istituto femminile, detta Johannesburg, fondata nel 1919. Superiora è la Suora Gertrude Thomé, con 11 10 Suore, 18 Novizie e 5 postulanti, in tutto 52 persone (cfr. l. c., pag. 297). Nel villaggio di Hüllenberg, vicino
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vicino a Leutesdorf, le stesse Suore hanno un Sanatorio per malattie mentali, detto Johannishöhe, eretto nel 1927, con 4 Suore e 2 postulanti (ibid.).
L'opera della buona stampa del Johannesbund ha, come si è sopra accennato, la sua sede nella Casa madre Johannesheim in Leutesdorf con propria tipografia, ed ha già dato alla luce circa settanti [sic] libri ed opuscoli, almeno in gran parte ben redatti. Ha pure due periodici: il Rufer e la Hoffnung.
In Berlino (Ordinario è l'Eminentissimo Vescovo di Breslavia) l'Istituto del Sac. Haw ha due case: residenze: il Johanneshaus nella Niederwallstrasse 32 ed il Johanneshaus in Berlin-Döberitz, Bahnhofstrasse 7. Dette fondazioni si debbono principalmente al sunnominato Mons. Kaller (già parroco di S. Michele in Berlino ed ora Amministratore Apostolico di Schneidemühl). Le case appartengono alla Società cattolica di assistenza per gli uomini (Katholischer Männerfürsorgeverein E. V.), la quale, a norma di regolare contratto stipulato nel 1926, provvede anche i necessari mezzi finanziari, mentre che i membri l'dell'Istituto anzidetto ne hanno l' la direzione e vi prestano in nella essa medesima l'opera sua loro ;. La prima delle menzionate case serve di temporaneo ricovero ai [ein Wort unlesbar], senza tetto, finché abbiano trovato lavoro. Così essa ha potuto alloggiare nello spazio di due anni varie migliaia di poveri e procurare un posto a numerosi disoc-
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cupati. Al tempo stesso però l'Istituto cura il bene delle anime dei ricoverati, massime mediante conferenze, istruzioni, funzioni religiose, corsi di Esercizi spirituali, ecc. Superiore ed unico sacerdote ivi residente in Berlino è il P. Giuseppe Berg, ( ecclesiastico (a quanto mi ha riferito questo Vescovo Ausiliare e Delegato vescovile, Mons. Deitmer) , esemplare, e e adatto per la cura delle anime (sebbene, come ho appreso da altre fonti, del tutto [inidoneo] incapace per l'amministrazione). capace adatto per il suo ufficio. Vi è poi un fratello laico, esso pure, sempre secondo il sullodato Vescovo, di ottimi sentimenti; e 2 residenti postulanti, inoltre 6 Suore, che si occupano delle cose di casa, specialmente della cucina e della biancheria;, che due di esse aiutano altresì il curato di S. Edvige nelle [sue] opere parrocchiali. (cfr. Handbuch des Bistums Breslau und seines Delegaturbezirkes für das Jahr 1928, pagg. 114, 159 e 183). La La seconda casa in Döberitz è principalmente un ricovero per gli scarcerati; ha varie officine, ove essi possono lavorare ed imparare un mestiere. Vi dimorano 2 fratelli laici e 34  Suore.
Finalmente una terza casa, chiamata pure
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Johanneshaus, nella Krautstrasse 38, vicinao allo Schlesischer Bahnhof, quartiere di Berlino, ove particolarmente triste è lo stato religioso della popolazione, venne eretta nell'Aprile dello scorso anno. È una filiale della prima e si trova così sotto la direzione del P. Berg; non vi risiede però nessun Padre, né o fratello laico né alcuna Suora.
Sulla vitalità dei due Istituti è difficile di esprimere sin da ora sicure previsioni, tanto più che il Sac. Haw, il quale è l'anima dell'intiera opera, a quanto mi si dice, sarebbe malato di tisi tracheale e vi è quindi da temere che non vivrà molto a lungo. Occorre tuttavia tuttavia riconoscere che [qualora] lo spirito l'opera<, cui si dedicano,> medesima è indispensabile nei tempi attuali, e che essi essi membri sono animati da spirito spirito eminentemente caritatevole ed apostolico e da sentimenti di abnegazione , di povertà e di sacrificio, quali forse non si riscontrano in nessuna altra Congregazione nessun'altra Sodalità religiosa in nella Germania. Il più volte menzionato Mons. Kaller mi ha narrato che, allorché fondò il suddetto ricovero della Niederwallstrasse, si rivolse prima a Francescani, Domenicani, ecc., ma tutti,
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quando dopoché videro constatarono vedevano quando vedevano la povertà della casa ed i sacrifici, che una tale impre o impresa arrecava, richiedeva, si strinserogevano nelle spalle e dichiararonovano di non potereterla accettare. Allorché invece la vide visitò il Sac. Haw, esclamò subito: "Questo fa precisamente è ciò quello che fa per il mio Istituto"" ed accolse senz'altro l'offerta. L'opera gode pure il [va] favore dei due Ordinari (Vescovo di Treviri e Delegato vescovile di Berlino), nel cui territorio si trovano le surricordate residenze, ed è stata anche lodata dalla Conferenza vescovile di Fulda dello dell'Agosto 1927 scorso anno (cfr.Protokoll der Fuldaer Bischofskonferenz vom 9. bis 11. August 1927, n. 20). A A giudizio di persone prudenti, che conoscono l'Istituto, sembra che quello delle Suore dia serie garanzie di [serietà] e si possa considerare come sufficientemente assicurato. stabilito ed assicurato. Più incerto appare si presenta invece l'avvenire dell' l'Istituto maschile, almeno per ciò che riguarda i sacerdoti, i quali sono, come si è visto, ancora ben pochi; il che si spiega forse col fatto che l'Haw [dovre] esige molto da loro straordinario enorme <molto> lavoro e continuo sacrificio. . Non ha <L'Istituto medesimo non ha al presente> novizi e nem né studenti di teologia, ma soltanto una diecina di giovani, che studiano compiono ora nelle classi <gli studi> ginnasiali, alcuni <parte> in Leutensdorf stesso, altri <parte> in un Convitto in Prüm; <nella Renania;> altri <studenti di ginnasio> sembra che entreranno prossimamente. Pare quindi tuttora dubbio [se] [esso] se e come detto Istituto <esso> È dubbio quindi se esso possa mantenersi e svilupparsi; in tale
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senso; mentre secondo alcuni, sarebbe più probabile parrebbe la formazione di una Congregazione di Fratelli laici. Se quindi non m'inganno, - previa la completa separazione ed indipendenza fra le due Sodalità, ed eventualmente una più precisa determinazione del loro scopo, si potrebbe forse concedere senz'altro cominciare col concedere il permesso di erezione in Congregazione religiosa diocesana , per ciò che concerne <per> le Suore, per le Suore, m ed attendere invece ancora che alquanto per ciò che concerne l'Istituto maschile. si stabi e, quanto all'Istituto maschile, attendere che esso si costituisca e dia in tal guisa maggiori garanzie di stabilità e garanzie di stabilità e di durata.
Nel sottoporre quanto sopra al superiore giudizio della S. V., e pronto sempre a procurarmi ed a trasmetterLe poi quelle ulteriori informazioni, che fossero ancora ritenute necessarie od opportune, ho l'onore di confermarmi con sensi di profondo ossequio
Della S. V. Illa e Revma
93r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, in blauer Farbe notiert: "C".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to La Puma, Vincenzo from 12 March 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 20226, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/20226. Last access: 10-05-2024.
Online since 20-01-2020.