Document no. 2118
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 09 April 1918
Summary
Der Warschauer Erzbischofs Kakowski hatte Pacelli am 7. November 1917 geschrieben, dass die russische Regierung als Feindin der katholischen Kirche viele Schwierigkeiten bei der Ernennung von Bischöfen und Weihbischöfen mache, sodass gegenwärtig die Bischofsstühle von Lublin und Podlachien vakant seien, Weihbischöfe in Warschau, Wladislavia, Płock, Sandomierz, Lublin und Sejny fehlten und dass das gläubige katholische Volk noch immer an einem Mangel an Seelsorger leide, obwohl es gerade jetzt der geistlichen Hilfe bedürfe. Der Regentschaftsrat sei deshalb entschlossen, der katholischen Kirche in Polen die ihr zukommende Stellung zu sichern und für die Ernennung von Bischöfen zu sorgen. Am 13. November hatte Pacelli dann auf die Bitte Erzbischof Kakowskis hin berichtet, dass die Bischöfe auf Veranlassung des Heiligen Stuhls bereit wären, Kandidaten zu benennen, worauf Gasparri ihm am 19. November geantwortet hatte, dass der Papst den Vorschlag gutheißt und eine Benennung von Kandidaten wünscht. Nachdem Pacelli dies übermittelt habe, haben die Bischöfe der Kirchenprovinz Warschau auf ihrer Konferenz Vorschläge aufgestellt, die Pacelli als Anlagen beigibt. Da ihm aber Gasparri am 23. November auch das Einholen von Informationen über die Kandidaten aufgetragen hatte, wandte sich Pacelli um Gutachten an Erzbischof Sapieha, an Kazimierz Skirmunt und den Jesuitengeneral Ledóchowski. Da ihm diese Gutachten noch unzureichend erschienen, bat er dann noch Erzbischof Dalbor um eine Stellungnahme; alle vier Gutachten sind als Anlage beigegeben. Letzterer bittet den Heiligen Stuhl, die Ernennung der neuen Bischöfe beschleunigen zu wollen, besonders für die Diözese Janów (Podlachien), deren Schicksal sehr ungewiss ist.Subject
Nomine vescovili in Polonia
Con lettera in data del 7 Novembre dello scorso anno Monsignor Arcivescovo di Varsavia mi comunicava, fra le altre cose, quanto segue:
"Il Governo Russo, nemico della Santa Chiesa Cattolica, faceva molte difficoltà tanto nella provvista delle vacanti Sedi vescovili, quanto nella nomina dei Vescovi ausiliari. Attualmente sono vacanti due diocesi, Lublino e Podlachia, come anche mancano i Vescovi Ausiliari di Varsavia, di Vladislavia, di Plock, di Sandomierz, di Lublino e di Seiny. Monsignor Casimiro Ruszkiewicz, un vecchietto di 82 anni, residente a Varsavia, è il secondo ausiliare archidiocesano col titolo di Lowicz.
Il popolo polacco, di tutto cuore attaccato alla Santa Chiesa, soffriva già molto nei tempi passati della penuria dei Pastori e tanto più soffre adesso, vedendo intorno a sé la devastazione e la miseria, abbisognando più che mai di sollievo spiri-
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tuale e pensando con spavento al ritorno delle masse
dei feriti, dei fuggitivi, dei prigionieri e delle altre simili vittime della guerra.
Davvero un enorme lavoro aspetta i sacerdoti, la guida dei quali appartiene in prima linea
ai Vescovi.L'attuale Governo provvisorio russo, entrando in questa penosa situazione, cerca di migliorare lo stato delle cose, provvedendo alla nomina dei Vescovi per le Diocesi, vacanti da cinquanta anni, di Minsk e di Camieniec, nonché per la Chiesa Metropolitana di Mohylew e di Vilna (sic)1.
Perciò il Consiglio di Reggenza, accedendo alla ricostituzione dell'indipendente Regno di Polonia e volendo assicurare in esso alla Santa Chiesa la dovutale posizione, giudicherà esser suo dovere fin dal principio di curare la provvista delle Sedi Vescovili vacanti."
Appena giuntami questa lettera, mi feci un dovere di sottomettere col mio rispettoso cifrato N. 42 in data del 13 dello stesso mese di Novembre all'Eminenza Vostra Reverendissima la domanda del sullodato Monsignor Kakowski, aggiungendo che, qualora la Santa Sede fosse disposta ad accoglierla, i Vescovi della Polonia sarebbero stati pronti ad indicare i nomi dei rispettivi candidati.
L'Eminenza Vostra con venerato telegramma N. 16 del 19 d. m. si degnava rispondermi: "Ricevuto cifrato N. 42. Santo Padre ap-
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prova suggerimento Arcivescovo Varsavia e desidera che
Vescovi Polonia indichino i nomi candidati".Avendo io comunicato immediatamente a Monsignor Kakowski questa Pontificia disposizione, i Vescovi della Provincia ecclesiastica di Varsavia nella Conferenza del 12 Dicembre dell'anno medesimo proposero i candidati in questione, come Vostra Eminenza potrà rilevare dagli Allegati I e II a questo rispettoso Rapporto.
Siccome tuttavia l'Eminenza Vostra nel posteriore cifrato N. 23 del 23 Novembre mi aveva ordinato di trasmettere alla Santa Sede i nomi dei candidati stessi "insieme colle più esatte informazioni a loro riguardo", stimai mio dovere di rivolgermi in proposito a Monsignor Adamo Sapieha, Vescovo di Cracovia, ed a Mons. Casimiro Skirmunt, pregando altresì quest'ultimo di interrogare anche il Reverendissimo P. Ledóchowski, Preposito-Generale della Compagnia di Gesù.
Vostra Eminenza potrà leggere le relative risposte negli Allegati III, IV e V. Non essendomi tuttavia sembrate sufficienti le notizie ivi contenute, reputai necessario d'indirizzarmi pure a Monsignor Edmondo Dalbor, Arcivescovo di Gnesen e Posen, le cui informazioni, che ho trovate ora al mio ritorno da Roma, ho l'onore d'inviare parimente qui accluse all'Eminenza Vostra (Allegato VI).
Debbo aggiungere che nella lettera, con cui il prelodato Monsignor Dalbor accompagna le informazioni medesime, si legge:
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"I Reverendissimi Monsignori Vescovi di Polonia pregano ardentemente la Santa Sede che si degni affrettare le nomine dei nuovi Vescovi, soprattutto l'elezione alla Sede di Janow (o Podlachia), poiché in questi tempi pieni d'incertezza la sorte di quella diocesi pare molto oscura".
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"(sic)" hds. eingefügt von
Pacelli.