Document no. 2188
Pacelli, Eugenio
to Gasparri, Pietro
Munich, 17 October 1919
Summary
In einem Artikel der "Temps" wurden Äußerungen Pacellis als Sekretär der Kongregation für die Außerordentlichen Kirchlichen Angelegenheiten gegenüber dem rumänischen Botschafter in Italien Dimitri Ghika abgedruckt. Weil die Entente keinen Sieg davontragen könne und Frankreich geschlagen sei, so soll Pacelli gesagt haben, sei ein Friedensschluss sehr wichtig. Pacelli versichert Gasparri, sich nie so geäußert zu haben. Er stellt außerdem fest, dass der Diplomat seine Behauptungen verdreht und sich bemüht hat, der Entente vatikanische Informationen zu überreichen.Subject
Su di un colloquio col Principe Ghika
Il Temps


"Un jour, le frère



60v
aux alliés", a declaré Mgr. Pacelli. Et sur une observation que, peut-être, il s'agit là de renseignements intéressés venant des empires centraux: "Non, répond le prélat, c'est un renseignement qui vient de l'Entente".Tengo a dichiarare, per ogni buon fine, all'Eminenza Vostra Reverendissima che io non ho mai detto simili cose al Signor Principe Ghika, il quale, del resto, secondo che risulta ora senza alcun dubbio, si era assunto il poco nobile compito di riferire ai diplomatici dell'Intesa ciò che udiva o credeva di aver udito in Vaticano. La suddetta narrazione del colloquio, che io posso ben aver avuto in quell'epoca con lui (giacché, come è noto all'Eminenza Vostra, egli veniva di tanto in tanto a visitarmi), è quindi del tutto travisata. Tanto meno io potevo poi alludere ad informazioni giunte alla Santa Sede da parte del Signor Caillaux, il quale, malgrado le affermazioni dell'Ambasciata di Francia in Roma, non ha avuto contatto con alcun prelato della Segreteria di Stato.
Lascio al superiore giudizio dell'Eminenza Vostra di decidere se convenga rettificare il falso racconto.
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico