Document no. 2231
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 12 October 1918
Summary
Pacelli bestätigt den Empfang von Gasparris Telegramm vom 5. Oktober 1918 mit dem Antwortbrief Kardinal Merciers zu den Klagen des bayerischen Gesandten beim Heiligen Stuhl über den belgischen Klerus. Pacelli zeigt sich von dem Brief sehr berührt, zumal ihm am heutigen Tag ein deutscher Kapuziner von schrecklichen Taten berichtet habe, die deutsche Amtsträger, vermutlich Preußen, in Belgien begangen haben. Der Nuntius hält es, unter Berücksichtigung der deutschen Mentalität und um eine Verbesserung der Lage der belgischen Bevölkerung zu erzielen, für das Beste, der Reichsregierung den Inhalt des Briefs von Kardinal Mercier, so wie dieser selbst es wünscht, offen mitzuteilen, da gegen diese Maßnahmen der Militärs kaum zu befürchten seien. Falls der Heilige Stuhl von Mühlberg nicht direkt auf sein Schreiben vom 18. März antworten möchte, kann Pacelli dies ebenfalls übernehmen. Wegen der angedrohten Beschlagnahmung von Kirchenglocken hat sich der Nuntius an den Kölner Kardinal Hartmann gewandt.Subject
Sul Belgio
Mi è oggi pervenuto il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 828171 in data del 5 corrente coll'acclusa lettera dell'Eminentissimo Signor Cardinale Mercier in risposta alle lagnanze mosse dal Signor Ministro di Prussia presso la Santa Sede contro di lui e contro il clero belga.
Mi permetta Vostra Eminenza di dirLe che ho letto con vera commozione quella lettera, tanto più che oggi stesso un venerando cappuccino tedesco (e quindi non sospetto) mi ha raccontato orribili fatti, i quali sarebbero stati commessi in Belgio da ufficiali germanici (probabilmente prussiani). Il Signore
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punisce al presente, come ben lo meritano, i colpevoli di simili iniquità!Ora (a meno che il Belgio sia prima sgombrato dalla Germania, ed in tal caso il rimedio sarebbe radicale e definitivo) parmi subordinatamente, per quella qualsiasi conoscenza che posso aver acquistato della mentalità di questo Paese, che la miglior via, onde ottenere efficaci miglioramenti a prò di quelle infelici popolazioni, sarebbe di comunicare francamente al Governo Imperiale, accompagnandola da apposita e conveniente Nota, la lettera del Cardinale Mercier. Ciò corrisponde alla stessa espressa e calda domanda dell'Eminentissimo, contro il quale, d'altra parte, sembrami non vi sia da temere (nelle attuali criticissime circostanze ed in vista dei nuovi criteri, cui ha dichiarato volersi ispirare l'attuale Governo) che possano alcunché perpetrare le Autorità militari. Se quindi l'Eminenza Vostra nel Suo superiore giudizio approvasse questa proposta, e qualora la Santa Sede non credesse di poter fare tale comunicazione direttamente al Signor von Mühlberg in ulteriore risposta alla di lui Nota del
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18 Marzo scorso, non avrei alcuna difficoltà, previa la necessaria autorizzazione dell'Eminenza Vostra, di comunicarla io stesso. Intanto non mancherò, presentandosene l'opportuna occasione, di valermi allo scopo indicato delle notizie contenute nel documento medesimo.In attesa pertanto delle venerate istruzioni dell'Eminenza Vostra, compio il dovere di restituire la sullodata lettera (che Ella nell'ipotesi suaccennate vorrà degnarsi di ritornarmi nuovamente), assicurandoLa in pari tempo che ho subito scritto all'Eminentissimo Signor Cardinale di Colonia circa la minacciata requisizione delle campane, di cui è parola nel proscritto. Dopo di che, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"N. 82817" hds. unterstrichen, vermutlich vom Empfänger.