Document no. 2392
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 06 January 1918
Summary
Gasparri weist Pacelli an, Hilmar Freiherr von dem Bussche-Haddenhausen über den Stand der Bemühungen, Artur Geissler aus der Haft zu entlassen und in die Heimat zu überführen, zu unterrichten. Kardinal Léon-Josephe Amette wurde das Anliegen persönlich aufgetragen, nachdem schriftliche Anweisungen keinen Erfolg gehabt haben. Dieser hatte dem Ersuchen jedoch wenig oder keine Chancen eingeräumt. Seit zwei Monaten gibt es diesbezüglich keine Informationen aus Paris. Gasparri teilt Pacelli mit, dass der Heilige Stuhl seine Bemühungen intensivieren wird.[no subject]
Riferendomi al Rapporto della S. V. Illma in data del 26 ottobre u.s., N°1972, stimo opportuno, allo stato attuale delle cose, non frapporre altro indugio per informare la S. V. – e per Suo mezzo S. E. il Barone Von dem Bussche – di quanto mi diedi già premura di fare e di quanto avrei fatto tuttora in favore del Sig. Arturo Geissler così instantemente raccomandato per la liberazione dal carcere e il ritorno in patria.
Adunque, in considerazione delle speciali e giustissime premure della S. V. dirette a secondare il desiderio di S. E. il Sotto-Segretario di Stato, e d'altra parte, dopo l'esito sfavorevole delle precedenti pratiche scritte, si giudicò miglior espediente interessare personalmente a voce l'Eminentissimo Cardinal Amette, allora di passaggio a Roma, e Monsignor Ceretti ebbe con lui, al riguardo, un apposito colloquio.
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Molto riluttante, da principio, Sua Eminenza, che già prima invano si era occupato dell'affare accettò finalmente di riprenderlo, e promise di perorare la causa presso le Autorità militari, secondo il desiderio già mostrato altra volta dagli autorevoli richiedenti. – Il Cardinale non nascose per altro i forti ostacoli che si sarebbero frapposti anche questa volta alla riuscita delle pratiche; e ben conoscendo gli umori di Parigi, nei riguardi del Glissler [sic], poco o nulla diede a sperare. Sono ormai passati circa due mesi dal colloquio, e nessuna risposta è pervenuta da Parigi fino a questo giorno.
Auguro di cuore che alle nuove sollecitazioni della Santa Sede e alle ulteriori premure che questa non ometterà di fare anche presso altri personaggi politici, abbia finalmente a corrispondere il risultato che si desidera; ad ogni modo è bene che la S. V. sia ormai informata di quanto ho esposto, onde Ella possa, all'occasione rendere testimonianza di quanto la Santa Sede ha operato anche per il desiderio vivissimo di far cosa grata alle illustri per-
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sone che s'interessano del Geissler. Riservandomi ulteriori notizie, se queste mi perverranno, colgo intanto la propizia occasione per raffermarmi coi sensi della più distinta e sincera stima
della S. V. Illma e Revma
affmo per servirla
P. Card. Gasparri